Guillain barrè nei bambini

Gentile Dottore, mio figlio di 10 anni dal 2 al 17 di dicembre è stato ricoverato in pediatria a seguito di una forma di meningite asettica acuta, broncopolmonite e poliradicolonevrite di Guillain-Barrè. In ospedale gli sono stati subito fatti, emocultura, esame chimico del liquo, lgClamidia, IgMicoplasma, ricerca Ecovirus e Coxackie, TORCH, Monotest, Sierodiagnosi VidalWright e t. faringeo, tutti risultati nella norma. Gli è stato fatto un trattamento antivirale ed antiinfettivo e sono state somministrate, per cinque giorni, immunoglobuline ad alte dosi. Il risultato della TAC e dell'elettroencefalogramma è risultato negativo e la RMN encefalo e midollo spinale ha avuto lo stesso esito negativo. Quindi è stato dimesso e come terapia consigliata hanno dato la fisioterapia che attualmente sta effettuando in un centro specializzato. In pratica mio figlio, da quando è stato ricoverato, ha difficoltà a deambulare, ha la sensibilità, i riflessi sono presenti, ma non ha la forza di sostenersi in posizione eretta e quindi camminare. Volevo chiedere se esistono altre terapie efficaci per risolvere il problema. Tutti i medici consultati mi dicono che si tratta di una fase transitoria e che con la fisioterapia riprenderà a camminare, ma vorrei sapere se e dopo quanto tempo si potrà verificare tale nostra speranza.
Grazie per la risposta che vorrà darmi.
Carlo
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Credo che i medici che lo hanno curato dovrebbero poter rispondere alle sue domande, anche se le variabili individuali impediscono di rispondere con l'esattezza che forse lei vorrebbe.
La Guillan Barrè è pericolosa nella fase iniziale per il rischio di interessamento dei muscoli respiratori, e richiede quindi ogni precauzione per intervenire a sostenere la respirazione. Passata questa fase, il recupero della funzionalità dei muscoli dagli arti e del tronco, spesso in maniera inversa all'andamento 'ascendente' della paralisi, può richiedere un tempo più o meno prolungato, anche di diversi mesi, ma la prognosi solitamente è positiva e dipende forse più dall'entità della malattia che dalla fisioterapia, che comunque è consigliata come controllo e sostegno per la ripresa motoria, che ha bisogno però dei suoi tempi.

Dr. Gianmaria Benedetti

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