Iter terapeutico

Meno di un mese ho subito un trauma diretto sotto il ginocchio destro evidenziando sin da subito dolenzia gonfiore e difficoltà a deambulare.L'indomani visita ortopedica e rx (negativa)riposo 10 giorni con scarico dell'arto(diagnosi trauma contusivo con ematoma).Dopo 4 giorni controllo ortopedico , arto si presenteva non dolente meno gonfio,manovre valutative legamenti negative. Ma prima del termine dei primi 10 giorni di riposo la dolenzia aumentava sopratutto al livello tibiale.Niente eseguo tac ginocchio che evidenzia frattura infraglenoidea laterale della tibia con versamento.Quindi mi rivolgo ad altra struttura e eseguo nuova visita ortopedica coadiuvato dalla tac stavolta.Mi si prescrive ginocchiera articolata bloccata in estensione e divieto di carico per 25 giorni(terapia con clexane 4000ui 1 fl al di sottocute).Dopo circa una settimana notavo una dolenzia ingravescente ginocchio caldo edematoso gonfio,mi reco dall'ortopedico che aspira circa 60cc di emarto.A questo punto si sospetta compromissione legamento.Per farla breve in data 07/07/08 eseguo rmn che dà il seguente risultato: diffuso impegno sinoviale reattivo con marcata quota fluida endoarticolare, prevalente a livello dei recessi superiori.Ai gradi di flessione dell'arto(10°)la rotula appare lievemente lateralizzata.Sistema estensore tendineo e legamenti laterali rotulei indenni da rotture.Marcato addensamento,di significaato borsitico reattivo, del cellulare lasso prerotuleo/pretibiale. Frattura del piatto tibiale associata a sofferenza, su base edemigenoessudativa, di significato contusivo osseo da impatto,della porzione infraglenoidea laterale della tibia.Legamenti crociato posteriore e collaterali indenni.
Legamento crociato anteriore disomogeneo per coinvolgimento traumatico di tipo parziale.Menischi regolari.Punti d'angolo posteriori non tumefatti.Irregolarità parcellari a carico delle contrapposte superfici articolari femorotulee e femorotibiali, verosimile espressione di condropatia diffusa, non erosiva.Il mio timore è più la frattura che non il danno al l.c.a la paura di un probabile affossamento della frattura(anche se composta)esiste? .Chiedevo qual'è l'iter terapeutico più usato in questi casi,tenendo conto che svolgo una attività lavorativa che mi costringe a stare in piedi dalle 6-8 ore.Potrò riprendere prima o poi attività sportiva se si qual'è la più indicata in questi casi.Grazie in anticipo della vostra attenzione.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Sicuramente la sua frattura e' molto composta, visto che una RX non l'aveva evidenziata. Il mio consiglio e' di evitare il carico per un tempo di almeno due mesi dal trauma, mentre puo' tranquillamente piegare il ginocchio e rinforzare il muscolo.
Se la frattura non si modifica e la lesione al crociato non e' sintomatica, lei potra' riprendere le sue precedenti attivita'.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie molto della sua disponibilità. La informerò su possibili risvolti(speriamo non negativi), ancora grazie.
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Utente
Utente
Scusi dot. Sailis sono di nuovo qua a disturbarla.ieri in data 05/08/08 a 50 giorni dall'evento traumatico su consiglio dell'ortopedico ho ripetuto una nuova rmn per vedere lo stato della frattura. Premetto che porto ancora la ginocchiera bloccata anche se onestamente ogni tanto la rimuovo e muovo un po il ginocchio senza caricare ne poggiare, contravvenendo alle prescrizioni del mio ortopedico(immobilizzazione e divieto assoluto di carico). Bhe la nuova rmn :"conferma l'esistenza di frattura , in fase di consolidamento, associata a sofferenza ossea a carico della porzione infraglenoidea laterale della tibia.Mentre rispetto a prima sembra migliore il quadro del lca: " lca disomogeneo, per postumi di convolgimento traumatico, indenne da rotture complete.
Volevo sapere cosa dovrei fare con tale quadro clinico,devo stare ancora immobile senza caricare ne muovere l'arto nonostante il calo enorme del quadricipe femorale. Poi confesso di aver paura della sindrome di sudeck(da immobilizzazione) di cui se sono stato affetto nel lontano 2001 in seguito a rottura del tendine tibiale posteriore piede destro.Si puo con tale quadro iniziare fisioterapia o iniziare a caricare parzialmente? Ho voglia e necessità di rientrare a lavorare al più presto,sono un infermiere di corsia e di 118 , scusi lo sfogo, ma con le nuove disposizioni del nostro caro MInistro Brunetta la vera malattia è divenuta ancora più difficile da sopportare( perdita economica associata a nuove fasce orarie che assomigliano tanto ad trattamenti di limitazione della libertà personale al pari di arresti domiciliari.)mi scusi ancora per lo sfogo. Grazie in anticipo per la sua attenzione.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Salve,

credo che ai due mesi dall'infortunio lei debba cominciare a recuperare l'articolazione e caricare parzialmente. in questo modo credo che alla fine del terzo mese lei possa tornare all'attivita' lavorativa.
La saluto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille della sua disponibilità.Da giorno 11 ho iniziato la fsk basata sopratutto sul rafforzamento del quadricipice femorale, anche se il fisioterapista mi ha già fatto caricare durante gli esercizi abbandonando le stampelle.Il fastidio maggiore che provo, quando carico senza stampelle, è un dolore sotto calcaneare omolaterale riaffiorando così vecchi ricordi(sudek da immobilizzazione con osteite e calo proprio del calcagno destro trattato all'epoca con decadurabolin fl con pesanti effetti collaterali). Spero tanto sia solo un sintomo nornale dopo un lungo periodo di fermo.Ginocchiera sboccata a quasi 80 gradi visto che la buona mobilità trovata.A parole del fisioterapista entro 8-10 giorni toglieremo le stampelle, e a suo parere primi di settembre potrei anche ritornare a lavorare ( cioè a circa 70-80 giorni dal trauma. Spero di non fare "danni" con la voglia di fare visto che l'ultima rmn parla ancora di frattura in fase di consolidamento. Volevo anche chiederle se la disomogenità del lca è compatibile con uno stiramento dello stesso e non a rottura parziale, certo sarà la stabilità a dirlo lo so ma radiologicamente parlando la disomogenità può essere compatibile con un semplice stiramento dello stesso? Grazie ancora e buona estate.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Per quanto riguarda il legamento crociato anteriore, solo una visita puo' dare una risposta sull'entita' della lesione.
La saluto.