Fegato assai ridotto di dimensioni di aspetto cirrotico con alterazione del segnale di tipo focale

Gentilissimi Dottori,
a mia madre di 66 anni è stato diagnosticato da pochi giorni un epatocarcinoma, dopo aver eseguito Risonanza magnetica e Biopsia.
Gli esami del sangue presentano valori quasi nella norma tranne che per il valore delle piastrine PLT = 67 [150..440] dell' AST (Aspartato aminotrasferasi) 86 [14..41] e l'ALT (alanina aminotrasferasi) 68 [10..37].
Inoltre anamnesi e sierologia hanno evidenziato pregresse epatiti B e C.
La risonanza magnetica all'addome evidenzia quanto segue:
Fegato assai ridotto di dimensioni di aspetto cirrotico con alterazione del segnale di tipo focale a livello del segmento 4 in rapporto a lesione della grandezza di circa 3 cm. Di diametro caratterizzata da ipertensità di segnale T2 e da precoce impregnazione in fase arteriosa e washout in fase portale con cercine periferico in rapporto a capsula incompleta.
Il reperto è riferibile a lesione discariocinetica primitiva in cirrosi (HCC).
Abbondante ascite.
Normale il pancreas ed entrambi i reni.
Moderata splenomegalia.
Non evidenti linfoadenomegalie lungo il decorso dei grossi vasiaddomino-pelvici.
Normale l’utero e la vescica.
Ascite ed edemi arti inferiori sono in gran parte regrediti con terapia diuretica.

Dovendo prendere nel più breve tempo possibile una decisione sull'istituto presso il quale rivolgersi, volevo sapere se le metodologie di trattamento sono identiche per tutti gli istituti e se la medicina molecolare (vedi sorafenib) che Lei stà egregiamente portando avanti è anch'essa utilizzata a livello nazionale.
Ringrazio anticipatamente per la Vs. disponibilità e la speranza che il Vs. lavoro di ricerca offre a tutti noi.
Cordialmente
P.M.
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

certamente le modalità di trattamento per gli epatocarcinomi sono le medesime ovunque si decida di rivolgersi. Dirò di più... i protocolli sono internazionali. Il sorafenib risulta di buona efficacia e tollerabilità ed occorrerebbe valutare anche se fossero possibili procedure di embolizzazione cioè di trattamento locoregionale.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/