sfiduciata

Gentili dottori chiedo un vostro parere in merito alla situazione attuale che sto vivendo , premetto il fatto che sono stata seguita da una psicologa per diverse sedute e ne ho avuto giovamento, ho analizzato alcune mie insicurezze e problemi familiari da un altro punto di vista ma attualmente nonostante le cose vadano meglio ogni tanto ho qualche momento di sconforto dovuto principalmente a quella che è stata la mia più grande delusione.
Sono sempre stata una persona propositiva, piena di iniziativa, con il sorriso nonostante le difficoltà...ho sempre creduto nell'amore e il non averlo mai vissuto appieno è sempre stato un "limite" per me. Ho sì avuto storie ma non degne di nota, diverse frequentazioni non corrisposte appieno da parte mia o da parte altrui ma mai una relazione ufficiale.
In un momento difficile della mia vita ho conosciuto quello che poi è stato la mia più grande gioia e il mio più grande dolore che mi ha portato a mettere in dubbio la mia capacità di riconoscere come sono le persone, mi sono colpevolizzata, ho creduto di non essere abbastanza. Questi aspetti li ho analizzato con la mia terapista ma una cosa che non riesco a superare è la mancanza di fiducia nel prossimo.
Non ho mai pensato che fosse l'uomo della vita, era anche solo avventa una idea simile.....le storie possono durare poco ovvio, ma dipende tanto da come si gestisce il tutto. E lui è passato dal tutto al trattarmi malissimo, a fare un qualcosa che sapeva mi avrebbe fatta soffrire e al rovinare ogni cosa con una tale avventatezza, quasi cattiveria nei miei confronti che non lo riconoscevo più.
Non avevamo mai parlato del futuro prossimo assieme e lui tutto ad un tratto ha pensato " al dopo", a quanto sarebbe stato difficile a causa di situazioni contingenti e ha lasciato perdere tutto dicendomi cose che mi hanno fatto più male che altro.
Ora ovviamente ho perso la fiducia nel prossimo, dopo diverse delusioni in diversi ambiti culminate in questa che è stata epocale. Ho perso quella spensieratezza, quel forse " vivere tra le nuvole", quell'immaginare come sarebbe stato vivere una vera storia....ho capito tante cose, mi sono tolta alcune pare mie in merito al conoscere i genitori o presentarlo ai miei..... ho vissuto tutto così intensamente ed in modo emotivalmente tanto coinvolgente che adesso mi sembra di essermi persa. Non rimpiango nulla e non ho rimorsi, anzi! Però mi sono però chiusa molto in me stessa, cerco di concentarmi su altro ed accantonare ogni pensiero su di lui ma alla prima occasione, che sia un discorso, una situazione.....il pensiero ritorna su lui.
A momenti mi manca e pure tanto cosa che non dovrebbe accadere.
Proprio per tutelarmi mi sono allontanata da persone o situazioni che mi destabilizzassero ma non posso stare sola come un'eremita!
Non riesco appieno a gioire per la felicità altrui sebbene in cuor mio sia contenta per gli altri, ho tanta rabbia ancora addosso, ho paura di fidarmi delle persone in generale. Cosa potrei fare ?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"La cosa che non riesco a superare è la mancanza di fiducia nel prossimo"

La fidicia nel prossimo, gentile Utente, dipende da quella che abbiamo interiorizzato da bambini...

Da come siamo stati amati...
Se siamo stati amati..

Dalle successive esperienze di vita ed amorose...

Si chiama infatti fidicia di base.

Forse dovrebbe valutare di tornare dalla sua terapeuta, se si è trovata bene, potrebbe proseguire ancora per un po' per sanare qualche ferita ancora aperta.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Randone, ho analizzato a fondo anche questo aspetto con la mia terapeuta e le mie paure attuali sono legate alle recenti delusioni ricevute.
Sono fin troppo riflessiva e ogni singolo aspetto o ferita l'abbiamo analizzata.
Non ho mai avuto timore di fidarmi delle persone, inquadro subito come sono e non sono ingenua.
I miei problemi nascono proprio perché temo di aver perso la capacità di capire come sono le persone. Nessuno si conoscerà mai del tutto ovviamente ma nel mio caso non mi sarei mai e poi mai aspettata di essere trattata così male da una persona che prima era tutt'altro.
Ho smesso di colpevolizzarmi per non aver forse intuito qualcosa che non era intuibile ma ora rimane questo aspetto che non riesco del tutto a capire.
La mia è una ferita recente quindi, dovuta proprio alla fiducia di base riposta ( pesavo bene ) che poi mi ha destabilizzata.
Mi viene da pensare : se lui si è comportato così e pensavo di averlo capito, compreso nel suo modo di vedere le cose....chissà cosa mi aspetta da altri!
Il mio sbaglio, lo so benissimo, è di ragionare in base a come avrei agito io!
Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio ma mi riesce difficile fare questo passo ulteriore perché la paura di stare male di nuovo è fortissima.
Sono conscia dei limiti di un consulto online ma vorrei avere ulteriori spunti su cui riflettere per superare questa fase mi auguro di transizione.
La ringrazio della sua disponibilità.
Cordiali saluti.