Due cuori e due capanne: funziona?

Buongiorno,
mi son già rivolta a voi in preda ad alcune crisi...crisi che avete poi sempre saputo risolvere, aiutandomi a calmarmi
Ebbene, ho quasi 40 anni, una storia di 5 anni con un uomo (il migliore che abbia conosciuto finora) di 15 anni più di me. Dopo varie incomprensioni da parte mia, ma che chiamerei "capricci" (con un po' di autoironia), alla fine io convengo con lui che la convivenza non è sempre la scelta migliore per una coppia, soprattutto quando uno è uscito da un matrimonio rovinoso e l'altra ha vissuto la sua famiglia come una gabbia.

Perché scrivo? Perché dall'influenzabile che sono, mi dà fastidio (ci resto proprio male) quando alcune amiche insistono che non è normale che un uomo non voglia convivere o sposarsi, anche perché mi costringe a spendere di più e che invece un rapporto deve evolversi ecc.

Io faccio fatica a spiegare che in realtà chi non si sente adatta al matrimonio sono anche io, perché ho avuto un modello fallimentare in famiglia: son rimasti
insieme, certo, ma ho sempre visto mia madre succube, vittima, depressa e pentita coi gesti (mai con le parole) di essersi sposata perché alla fine ti trasformi in una cameriera di un uomo. In effetti, anche io da casa...VOLEVO FUGGIRE.
Il mio compagno dice che io ho una mente indipendente e che ho più che altro di un vero punto di riferimento, una persona che mi vuole bene davvero, e che ci sia (e lui lo è, non è uno che fugge di fronte alle difficoltà). Io sono attratta dalla solidità di un uomo, non più dalla voglia di sedurre, dai tipi che devi inseguire, dalle strategie che devi mettere in atto...

È tanto sbagliato aderire al modello 2 cuore e 2 capanne anche se io sono ancora giovane? No, perché mi dicono che queste scelte le fa chi ha vissuto già matrimoni falliti, ha dei figli, ha + di 50 anni, conosce la vita...
A me le storie con gli uomini che ho avuto mi bastano e avanzano per decidere di non continuare a sperare di trovare COLUI CHE MI SALVA LA VITA PORTANDOMI ALL'ALTARE... e dimenticavo: ciò che ci unisce è il non desiderare figli ...
Grazie se riuscirete a darmi una visione su come si sta evolvendo il modo di amare da parte delle donne...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)quando alcune amiche insistono (..)
gentile utente come clinico le dico che l'insistenza o i consigli delle cosiddette amiche sono tra le cose più deleterie per una coppia!!

Basterebbe questo per concludere il discorso. Le scelte che una coppia fa le deve fare in base alla propria funzionalità Se una coppia fa una scelta e questa scelta induce verso un equilibrio FUORI i consigli di chi la pensa diversamente. NON ci sono convenzioni da seguire ma solo scelte operative.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor De Vincentiis, guardi che è proprio così. Noi andremmo benissimo se non ci si mettesse l'amica di turno a "farmi aprire" gli occhi sul fatto che o si va a convivere o la relazione non è profonda «perché a un certo punto una storia deve prendere una direzione». Cito una frase (fatta) e sottolineo l'uso del verbo "dovere.
Addirittura, l'amica di ieri mi diceva che visto che la penso così io non dovrei avere nemmeno un compagno...
E il mio lui, che è una persona intelligente, mi ha fatto riflettere che è stata una ragazza un po' offensiva...perché è come se mi avesse trattato da stupidina che non sa quello che vuole dalla vita che si aspetta solo consigli dagli altri.
Insomma, come se l'amore debba seguire schemi sdandardizzati.
Voglio proprio vedere se io mi metto a scocciare sul fatto "come mai non avete ancora figli?" - Cosa di cui a me frega veramente niente...

Se poi vogliamo indagare su come mai io sia ancora così influenzabile è un altro fatto ... :-(
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente se c'è un problema qui non sono le sue amiche, che ovviamente NON vanno ascoltate, ma il fatto che lei (lei che scrive) entri in crisi solo sentendo ciò che le "amiche" dicono.
se avete fatto una scelta e questa vi sta bene nulla dovrebbe scalfirvi.
Si interroghi sul perchè si lascia influenzare dalle opinioni di persone che non stanno nelle sue emozioni.
saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Eh io i motivi li so...ho già fatto un'analisi piuttosto impegnativa (e moderatamente risolutiva). Ero una ragazza fragile, dalla fiducia di base vacillante e dall'autostima non così solida. Forse così autonoma di testa non lo sono ANCORA diventata...
Credo però che a mano a mano mi irrobustisca, imparerò a non dare peso a ciò che dicono gli altri.
In realtà, rispetto a com'ero fragile prima già va molto meglio
[#5]
Dr.ssa Tiziana Vernola Psicologo, Psicoterapeuta 8 2
Condivido a pieno ciò che ha scritto il collega, riga per riga.

Mi sento solo di sottolineare, che è sensato il ritenere che non esista un uomo che “ti salva la vita portandoti all’altare”, dato che il principe azzurro esiste solo nelle favole.
A 40 anni inoltre, si è tendenzialmente più maturi e indipendenti, per cui è ancora più sano il ricercare una relazione semplice, fatta di onesti e saggi compromessi, in cui “nessuno salva nessuno” ma si persegue un equilibrio che solo la coppia sa, a patto certo, che si stia bene e si sia felici entrambe.
Consiglio di raccontare il meno possibile agli altri, e di selezionare attentamente i confidenti, perché non tutti hanno adeguate capacità di ascolto e comprensione.
L’empatia è merce rara di questi tempi.
In bocca al lupo,

Dott.ssa Tiziana Vernola
www.ansiaeipnosi.it

Dr.ssa Tiziana Vernola
Psicologa- Psicoterapeuta- Ipnosi
Milano

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Vernola,
il suo consiglio di "raccontare il meno possibile agli altri, e di selezionare attentamente i confidenti"
mi ha fatto ricordare un'altra cosa del nostro scambio di ieri.

A un certo punto lei mi fa: «non ho mai ben capito perché tu non mi parli molto di lui».
Io ho risposto: «E cosa ti devo dire?» E x sensibilità ed educazione non ho voluto aggiungere «La pensiamo così diversamente nelle relazioni che non mi vien voglia di raccontare...». A parte che io non son mai stata la tipa che si vanta di questo e quello (e se lui mi trattasse come una regina? Visto che la mia amica poneva la questione anche sul fatto economico... io non ho voglia di raccontare).

Francamente non ho capito il senso della domanda: non siamo più 20enni tra cui ci si racconta di lui che ha fatto quello, questo ecc. che mi fa tremare per quest'altro.

La dico tutta: a volte io mi sento sfigata per aver avuto relativamente
poche esperienze sentimentali (ma ha senso quantificare?), però poi vengo a scoprire con sorpresa che amiche che ritengo più smaliziate (perché hanno avuto mille esperienze) alla fine sono delle eterne adolescenti (della serie lui mi deve salvare).

Non so, a me sembra di capire che dai miei errori del passato (inseguimento, uomini assenti, fissazioni, storie x' devi assecondare il dogma sociali) abbia capito che ciò che conta è la sostanza (= DEVE VOLERE IL MIO BENE) e abbia anche scoperto qualche elemento in più di me.