Sottofondo ansioso ingestibile

Buonasera,
sono una ragazza di 24 anni e soffro di depressione da circa due anni.
Nell'ultimo anno in particolare, dopo aver preso delle decisioni importanti, ho registrato un netto miglioramento, sebbene ci siano sempre alti e bassi e il disturbo si acuisca ciclicamente, ma diciamo che i momenti buoni sono decisamente di più di quelli cattivi.

Nel momento in cui scrivo sono serena e rilassata, sto ascoltando musica e mi godo la solitudine nel mio appartamento. Tuttavia non spiego la mia ansia, un'ansia che non ha le connotazioni classiche del disturbo: in questo momento non mi sto preoccupando per nulla, anzi, ho smesso fin troppo di preoccuparmi in generale. Oserei dire che mi trovo in uno dei miei momenti buoni: con gli amici rido e scherzo, sono ottimista per il futuro, anche se la voglia di impegnarmi nel lavoro (nel mio caso l'università, che sto portando a termine, finalmente), quella, stenta ancora un po' a esserci, anche se credo che questo non sia peculiarità della depressione, ma normale stanchezza al termine del percorso.
Tornando al problema d'ansia, ciò che mi affligge è un sottofondo ansioso perenne, senza che il mio equilibrio sia turbato da chissà quali pensieri, se non la mera constatazione del disturbo stesso. Percepisco una sorta di dolore intercostale che si intensifica quando inspiro, una sorta di "soffio" angoscioso che proviene da metà addome. Il problema è che ci filo dietro, a volte troppo, altre meno, ma ciò non toglie che la sensazione sia reale. Quando sono particolarmente concentrata, il sintomo viene messo in secondo piano, ma non appena distolgo l'attenzione e rimango "sola con me stessa", ecco che lo sento più forte di prima.
Ora, per quanto sia relativamente soddisfatta della mia vita, la prospettiva di portarmi dietro questo problema in eterno mi spaventa: sinceramente non riesco a cacciarlo, perchè, per quanto cerchi di tenere impegnata la mente con attività, questo si ripresenta e mi disturba. In poche parole, vivo male, anche se l'umore è buono, e per questo non mi sento a posto, non mi sento ancora di godere di buona salute mentale nonostante il tempo trascorso.

Aggiungo informazioni rilevanti: sono in cura con Efexor 150mg die, seguo la psicoterapia cognitivo-comportamentale, fumo 7-8 sigarette al giorno, tant'è che speravo ci fosse una correlazione tra questa sorta di angoscia e il fumo, ma ho paura che non ci sia affatto.

Potrebbe essere il fumo? Potrebbe essere la terapia farmacologica inadeguata? Prima di Efexor prendevo Zoloft e lamentavo lo stesso problema, per questo ho cambiato. Prima ancora dei 150 mg , prendevo 75 mg e a seguito dell'aumento non ho riscontrato nessun miglioramento. Cosa consigliate di fare? Esercizi in particolare? Non ho notato miglioramenti, nemmeno dopo che ho ripreso a leggere libri in maniera assidua per occupare la mente. Lo psicologo mi consiglia di praticare esercizi di concentrazione, ma su di me non hanno sortito l'effetto sperato.

Ringrazio lo staff medico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La diagnosi quale è ? Depressione come diceva all'inizio ?

Efexor non è a dose massima, è una dose già potenzialmente efficace. Zoloft a che dose lo ha provato ?

Queste cure sono valutabili in 2-3 mesi, con un miglioramento iniziale atteso dopo un mese di solito. Se questo non si verifica ovviamente si cambia cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Dunque, prendevo Zoloft fino alla dose di 100 mg, ma non verificavo progressi sostanziali. Da 75 mg un mese fa sono passata a 150 mg a seguito di un episodio depressivo, dovuto a una situazione di conflitto col mio ragazzo. Lasciatolo, mi sono sentita subito meglio, ma ora confesso di stare più o meno come sempre, cioè con questo problema d'ansia e con la poca voglia di fare, nonostante l'aumento.

La diagnosi è depressione ansiosa, confermata da diversi specialisti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Le dosi non sono massimali, neanche quella di zoloft era, e un mese è un tempo medio per vedere miglioramenti parziali, per cui c'è spazio di manovra sia sulla dose che sul tempo al momento.