Paura di non farcela

Non ce la faccio più . Siamo alla quarta ricaduta ( se ricaduta si può chiamare , non ci capisco più nulla ). Ho cominciato a soffrire di ansia e depressione 5 anni fa a seguito della fine di una storia di soli 5 mesi . Ho intrapreso un percorso di psicoterapia che continuo tutt'ora e sono anche seguita da uno psichiatra. Nei periodi in cui i sintomi non sono così acuti comunque non sto bene e non solo non miglioro ma devo affrontare continui peggioramenti. Non ce la faccio più , non è vita questa ! Sono sopraffatta dall'ansia e dalla nausea e mi costringi così tanto a lavoro e al tirocinio che temo di impazzire. So i miei limiti , so quelli della mia famiglia , ho studiato e applicato tutte le strategie possibili per uscirne. Ma nulla da fare ! Ho un continuo bisogno di rassicurazioni, paura di impazzire di essere costretta a lasciare il lavoro e di stare così a vita. Non è un malessere che può essere gestito , non sto bene in nessun posto e in nessun modo. So che non potete fare nulla da qui . Ma ho bisogno di aiuto e di credere a ciò in cui non credo più ..Una guarigione! Mi chiedo io dopo 5 anni se siamo punto è a capo quale beneficio posso trarre ancora dalla psicoterapia? Non voglio passare la vita così . In più mi assalgono continui dubbi sulla mia psicologa e sulle sue competenze. Non posso cambiare in quanto non potrei permettermi neanche di pagare 20 € a settimana da un privato . Mi sento senza via d'uscita!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"i chiedo io dopo 5 anni se siamo punto è a capo quale beneficio posso trarre ancora dalla psicoterapia? Non voglio passare la vita così "

Ed ha perfettamente ragione.

Rivaluti il tutto con chi ha il piacere di seguirla, e cambi traiettoria...

Gli psicologi li trova anche in convenzione, non trattasi di costi, ma di costi psichici.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
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Ex utente
La ringrazio infinitamente per la risposta. In questo momento come ho già detto sono spaventatissima e stanca . Quindi farei di tutto pur di stare una volta per tutto meglio . Anche investire in una nuova psicoterapia nonostante ciò mi spaventi non poco , ma davvero non saprei come muovermi. Quando parlo del troppo tempo che sto passando in queste condizioni alla mia psicoterapeuta mi risponde che anni passati a "funzionare male" non si risolvono in breve tempo. Ok, concordo, ma 5anni mi sembrano davvero tanti e le speranze piano piano sento che svaniscono . Cosa mi consiglia? Di provare a cambiare se non ho capito male ? E cosa intende per psicologi in convenzione?
La ringrazio ancora per la risposta è l'attenzione che mi sta dando.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Intendo alla usl, presso le strutture pubbliche, se non puo permettersi il professionista privato.
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L'ho già fatto una volta e mi sono trovata malissimo . Ho tanta paura di fare un buco nell'acqua o di trovare qualcuno che mi dica che dovrò rassegnarmi e passare la vita così. Lei almeno mi dà speranza , mi dice che ci vuole tempo ma che è convinta che posso farcela perché ho volontà e consapevolezza. Ma ho tanta paura, di tutto: degli impegni, del mio malessere, di avere per sempre paura e stanchezza della vita. Ho fatto scelte universitarie sbagliate ma a 25 anni e con genitori depressi e con problemi economici cambiare mi spaventa e non so fino a che punto mi farebbe bene. Vivo in casa con altre due ragazze( depresse ), svolgo un tirocinio che è fonte costante di ansia presso un segretariato sociale in quanto ho fatto tempo fa l'assurda scelta di studiare servizio sociale. Sto capendo che non voglio stare a contatto con i problemi delle persone è che sarebbe stato giusto fare quello che ho sempre sognato, cioè insegnare ai bambini. Faccio la babysitter e nonostante la paura di sentirmi peggio ogni volta che vado a lavoro sento poi che il mio umore migliora. Inoltre​,tornando all'attività di tirocinio, a procurarmi ansia e stress è anche l'assistente sociale che mi segue in questo percorso: è totalmente fuori di se, dice di essere depressa ma a me sembra veramente pazza. Oltre a piangere spesso ha comportamenti strani, parla di continuo delle sue insicurezze , si sfoga con quei poveri utenti, è irrequieta , ansiosa e mi chiede di continuo di aiutarla a gestire questi suoi stati. In fine mio padre probabilmente ha un tumore. In questi anni di terapia ho imparato che non è tanto il problema ma come noi reagiamo ad esso ed è assolutamente sbagliato che io stia reagendo così a tutto ciò. Chiedo scusa per lo sfogo ma ho paura di impazzire e non farcela.
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dopo
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Forse ci sono persone destinate a questo tipo di vita ed io semplicemente non ho la forza di accettarlo e forse ciò che ti ha segnato nell'infanzia non può essere cancellato. Si avrà sempre fame di protezione , di amore e di serenità e di vita..Quella vera . Leggendo su internet trovo che non sempre dalla depressione se ne può uscire e ahimè per quanto non vorrei forse faccio parte di quelle persone e la mia psicoterapeuta non me lo dice perché sa che in questo momento o forse mai non riuscirei a sostenere tale sconfitta. Io sento di essere consapevole di tutto da un punto di vista razionale, ma i risultati sul mio stato di animo non si vedono.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Internet non è un clinico, e di depressione si guarisce.

Cinque anni sono davvero troppi.

Cambi clinico, e perché no, cambi orientamento.
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dopo
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Non so se ce la farò a cambiare . Oramai conosce la mia storia , ed è l'unico punto di riferimento affettivo sano che ho . In più nel pubblico le liste d'attesa so che sono infinite e per quanto mi piacerebbe provare un indirizzo cognitivo comportamentale ( che ho sentito essere il più efficace per questo tipo di disturbi) non credo ci sia la possibilità anche di scegliere l'orientamento. In ogni caso terrò presente il suo consiglio sperando intanto di riuscire a far fronte a tutti gli impegni, tirocinio e lavoro senza impazzire . Grazie ancora per la cortese attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non esiste un orientamento migliore, o più compatibile, di un altro, ma un clinico più consono di un altro con un paziente e con una problematica psichica

Il suo non voler cambiare, è un meccanismo di difesa.

Se non guarisce e rimane immobile, sono i sintomi che si difendono, e lei che li asseconda.

Auguri per tutto.
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dopo
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Su questo sto riflettendo spesso. Nel senso che , magari mi sbaglio , ma penso che lo psicologo curi oltre che con tutto ciò che ha appreso anche con il suo modo di essere , è così in tutte le professioni ma forse in quelle d'aiuto la personalità di chi cura influisce particolarmente. Prendo in considerazione che come dice lei può essere una difesa perché sono sprofondata nel baratro proprio quando si è trattato di crescere, prendere decisioni e assumersi la responsabilità ( a seguito dell'esame di maturità) . Però mi chiedo anche se sto mettendo in discussione la sua professionalità solo perché questo stato mi fa mettere in dubbio tutto mentre in realtà sono io a non riuscire ad uscirne per mancanza di intelligenza, capacità o altro.
Grazie ancora, spero di riuscire a cambiare qualcosa e di conseguenza anche me.
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dopo
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Chiedo scusa se vi riscrivo ma spero di avere qualche spunto di riflessione perché non ci sto capendo più nulla. Nella scorsa settimana ho preso una pausa dal tirocinio e ho deciso di non tornare nel fine settimana dalla mia famiglia. Su sette giorni ne ho passati tre in cui stavo bene . Era strano , non ero di certo euforica o strafelice, ma mi sentivo serena e solo un po' scossa dati i giorni passati. Riuscivo a rimurginare meno, mi chiedevo però come mai questo benessere di punto in bianco e se c era stato qualcosa che mi è aveva portato a tale risvolto positivo. L'unica cosa che mi è venuta in mente è che forse nella disperazione ho pensato di volermi concedere una settimana di riposo, cercare cambiare vita da subito, cercare stimoli nuovi ( mi sono iscritta a yoga e sto valutando di voler cambiare il mio percorso di studi) . Queste cose forse mi hanno fatto rifugiare nella speranza di qualcosa che in realtà non sarà(cambiamento=inizio di una guarigione definitiva) perché da stamattina sto di nuovo male , premetto che ho dormito poco e mi sono svegliata con febbricola e forte mal di gola . Forse ho avuto paura che questa stanchezza fosse un riacutizzarsi della tristezza o forse dovevo stare male è basta. Oggi l ho passato a rimurginare sui sintomi , sulle cause e sulle mie sensazioni sia fisiche che mentali per cercare di venirne a capo. Questo perché questa settimana avrei dovuto ricominciare con il tirocinio o perché mi doveva venire e basta perché sono diventata una malata cronica? Sono tornata a pensare se davvero voglio fare scienze della formazione o altro e mi sono assaliti dubbi, non so scegliere ,oggi mi sento sicura di una cosa domani la metto in dubbio. Vorrei avere una passione che mi aiuti , quelle che ho non le posso più coltivare. In ogni caso mi sembra un copione che si ripete . Vorrei capire perché , come fare per essere più decisa ,più normale e trovare la mia strada. Sembra quasi una depressione da responsabilità, anche se Delle volte quando stavo giú, uscire di casa per adempiere ai miei impegni stavo meglio ma se penso a come tutto è cominciato dopo la maturità penso che forse il motivo è quello. Ho di nuovo paura , e non poca
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
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So che dinanzi a delle non risposte scrivere un ulteriore consulto è forse da stupidi e comprendo che è impossibile fare psicoterapia a distanza. Ma ci vogliono comunque provare. Lei in una delle risposte ai miei consulti mi ha detto che se io non cambio i sintomi si ribellano . Come fa a saperlo ? Cosa le fa pensare che probabilmente la mia situazione è legata ad un non cambiamento e non ad una cronicizazione da dovermi portare a vita. In questi due giorni passati ho avuto pensieri davvero orribili che mi vergogno a dire ma che può immaginare , era come se una voce dentro di me mi dicesse "molla tutto , tanto se hai fatto io possibile fino ad ora e non è cambiato nulla , nient'altro cambierà mai " .