Paura possesso o amore

Salve, ho un problema di confronto con me stesso. Ho appena chiuso una relazione non per mia volontà. Nelle scorse settimane nutrivo forti dubbi relazionali per via del comportamento possessivo ed eccessivamente affettuoso. Questa relazione mi ha portato ad allontanarmi da alcuni affetti per via di molti problemi sorti rispetto ai rapporti che lei aveva con le persone a me vicine. Il mio problema nasce dal momento in cui l'ho rivista farsi una vita almeno per quel poco che ho potuto osservare, addirittura è diventata più socievole e dinamica, cosa che insieme a me per sua scelta non era, ed anzi questo era un motivo di lite. Ad oggi sto continuamente a cercare di capire come e cosa faccia, osservo le diverse abitudini che registra rispetto a quando stavamo insieme e vado fuori di senno a pensare che lei possa già avere un rapporto anche informale con qualcuno. Tutto nasce da un evento al quale ha partecipato con un amico che non conosco. Prima di questa cosa il mio era un rapporto distaccato, dove ero io stesso a cercare l'allontanamento, dove io stesso cercavo di chiudere questa cosa, mentre lei cercava di restare. Da quando le posizioni si sono invertite ho maturato l'idea che forse ho sbagliato tutto e che forse ancora provo qualcosa per lei. Contestualmente ho dimenticato ogni motivo di lite che ho completamente rimosso dalla mia mente, ricordando solo le cose positive, tentano di giustificare anche le forti pressioni relazionali
e legatoria e ad un futuro e insieme
che desiderava in un tempo eccessivamente prossimo dettando spesso scadenze, mentre chi mi è vicino è esterrefatto da questo atteggiamento, poiché ricordano e molto bene tutto ciò che è accaduto e cosa questa relazione mi costava in termini sentimentali, di nervosismo (avevo cominciato a soffrire si bruxismo ed insonnia), tanto da arrivare a liti pesanti con i miei amici storici e con la mia famiglia e soprattutto di resa in termini di studio e lavoro che mi era costato non pochi ritardi sugli obiettivi. Avverto la paura di restare solo, ed avverto il fatto che lei possa essere già andata avanti e mi abbia archiviato così facilmente. Io non so se questo è amore o senso del possesso o paura del domani o di qualcosa che non ho più, sicuramente la mia età di passaggio e la mia incertezza sociale contano davvero molto. Ho bisogno di un consulto professionale che faccia chiarezza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

penso che la sua sia semplicemente la comprensibile paura di restare solo, che assale la maggior parte delle persone dopo la fine di un rapporto sentimentale:

"Avverto la paura di restare solo, ed avverto il fatto che lei possa essere già andata avanti e mi abbia archiviato così facilmente".

Le è molto chiaro che fra voi le cose andavano male e che lei stesso stava male, soffrendo anche di bruxismo e insonnia, cosa che parenti e amici le ricordano, e le è altrettanto chiaro che si sta "dimenticando" di quanto soffrisse solo perchè vede che la ragazza sta andando avanti con la propria vita.
Non c'è quindi un reale interesse da parte sua a ipotizzare di tornare con la sua ex, ma sta semplicemente provando rabbia e invidia perchè la ragazza sta uscendo, si sta divertendo e sembra essersi dimenticata di lei.

Quando anche lei andrà avanti non si preoccuperà più minimamente di quello che la sua ex starà facendo e sarebbe bene che si sforzasse fin da subito di evitare di cercare notizie e informazioni sul suo conto, perchè così si sta solo facendo del male da solo.

Si faccia aiutare dai suoi amici a distrarsi, a trovare degli impegni che le consentano di pensare ad altro, e faccia tutto il possibile per investire le sue energie in attività che le interessino e la coinvolgano.
Se nonostante i suoi sforzi non riuscisse a superare l'accaduto e a tralasciare i pensieri sulla sua ex le consiglierei di farsi aiutare in questo da uno psicologo.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie del consulto, è che alle volte penso che avrei potuto evitare le liti inutili e forse le mie reazioni potevano essere esagerate, anche se chi mi sta vicino dice che non mi pongo le domande giuste, ovvero come realmente stessi e cosa davvero mi faceva stare male e quanto questa relazione poteva essere legata ad un atteggiamento che aveva lei nei miei confronti. Tanto fa il fatto che lei da parte sua mi addossa la fine di questa relazione per una carenza di affetto da parte mia, stimolando dentro di me anche in un fortissimo senso di colpa. Così spesso controllo i suoi accessi su WhatsApp e più vedo che tarda la notte e più mi sento male per non sapere cosa sta facendo. Contestualmente ascolto cosa mi viene detto,e mi viene detto che il mio approccio ai rapporti con gli altri erano cambiati ed ero solo, solo io e lei. Purtroppo non ricordo, non ricordo quanto stavo male, e questo ricordo potrebbe aiutarmi a chiudere questo capitolo di possesso nei confronti del suo sentimento.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"chi mi sta vicino dice che non mi pongo le domande giuste, ovvero come realmente stessi e cosa davvero mi faceva stare male"

Se lei è molto spaventato dal pensiero che potrebbe restare per sempre da solo (cosa che non avverrà, anche perchè è molto giovane, ma che ora le può sembrare inevitabile) è comprensibile che stia cancellando i ricordi negativi e si stia auto-convincendo che quella era la ragazza giusta per lei, ma se tutti le ricordano il contrario può fidarsi di quanto le dicono.

Le suggerirei di fare qualche seduta con uno psicologo che utilizzi ipnosi o PNL per farsi aiutare a vedere la situazione sotto la luce corretta e a non rimuovere più i ricordi negativi della sua precedente relazione.
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