Angioplastica e cirrosi epatica

Buonasera, vorrei esporre la situazione clinica di mio zio, uomo di 69 anni.

Da circa cinque mesi soffre dei seguenti sintomi: forte debolezza e affaticamento, lentezza nel camminare e nello svolgere altri movimenti, difficoltà nell'effettuare azioni di precisione con le mani, difficoltà nello scrivere, tremore alle mani durante attività, voce molto bassa.

Dopo un primo ricovero durante il quale si attribuivano le cause dei sintomi a problematiche del fegato (cirrosi epatica score B8 sec. ChildPugh di natura autoimmune e pregressa HBV), a settembre è ricoverato d'urgenza a causa di due coronarie ostruite. Questa volta, quindi, la causa dei sintomi è stata attribuita al cuore.

Sono state eseguiti due interventi di angioplastica coronarica con l'inserimento di numerosi sent. I due interventi, pur essendo risultati molto lunghi e complessi, hanno avuto buon esito. L'unico inconveniente è stato il sopraggiungere di una infezione alle vie urinarie, curata con antibiotici endovena. Il paziente è stato ricoverato per più di un mese e dimesso da pochi giorni.

Dagli ultimi esami è emersa la buona riuscita degli interventi (prescritta terapia anti-aggregante). Per il fegato sono stati prescritti diuretici per smaltire i liquidi somministrati nel corso della degenza. Anche torace e tac cerebrale sono nella norma. L'emocromo è basso (emoglobina 10.1; ematocrito 30.4; globuli rossi 3.02; globuli bianchi 2.41; piastrine 72 - queste ultime sono sempre stazionarie a questo valore per i problemi del fegato).

Nonostante tutto ciò i sintomi precedenti persistono, con l'aggiunta della perdita di peso e del tono muscolare.
Nell'attesa della visita di controllo, vorrei capire se ciò può essere dovuto al decorso post ospedaliero (ricovero in UTIC senza camminare per diversi giorni, febbre alta, somministrazione antibiotici, sintomi persistenti da diversi mesi), oppure le cause della debolezza vanno cercate altrove, forse in problemi neurologici nonostante la negatività della tac?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.3k 3.6k 3
Mi pare che il cuopre in questo caso sia davvero l'ultimo l uale la colpa dei sintomi.
PArticolare attenzione ai diuretici: quanto ha il paziente di azotemia e creatinina? e gli elettroliti? quanta acqua beve? assume antialdosteronici?

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

La situazione delle coronarie era molto complessa, ma pare sia stata risolta completamente, tenendo sempre conto della terapia farmacologica e dei consigli sullo stile di vita.

Il paziente assume 3 compresse di Luvion 50 mg e 1 di Lasix 25 mg al giorno. Beve circa 1 litro di acqua al giorno.

• azoto ureico 24 (parametri di riferimento 10 - 23)

• Creatinina 0.81 (parametri di riferimento 0.67 - 1.17)

• Sodio 139 (parametri di riferimento 135 - 145)
• Potassio 3.8 (parametri di riferimento 3.5 - 5)
• Cloruri 107 (parametri di riferimento 98 - 108)
• calcio 8.9 (parametri di riferimento 8.6 - 10.2)
Le analisi sono state fatte circa una settimana fa in ospedale.

I medici che hanno in cura il paziente sono molto competenti e disponibili. È il caso di contattarli immediatamente per far presente il persistere dei sintomi, oppure sono situazioni che si possono verificare e si può aspettare la visita di controllo?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.3k 3.6k 3
Gli esami sono accettabili e pertanto la causa dell' astenia deve essere cercata altrove, ad esempio nel prolungato allettamento.

Arrivederci

cecchini

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