Fascite plantare

Gentili dottori, chiedo consulto per dolore al tallone che persiste da ottobre, premetto che sono uno sportivo che si allena tre volte a settimana a livello agonistico, da ottobre circa che presento un fastidio al mattino quando Poggio piede a terra e durante la giornata, ho effettuato ecografia che ha riscontrato : alterazione ecostrutturale dell'inserzione calcaneare della fascia plantare che appare diffusamente ipoecogena ed aumentata lungo il suo decorso.
Coesiste edema reattivo dei tessuti molli peri fasciali. Si segnala inoltre presenza di multipli spot iperecogeni in sede sottocutanea da riferire verosimilmente a esiti di pregresse terapie infilteative cortisoniche . Il reperto descritto depone fasciste plantare in fase cronica .

Premetto che da ottobre a ora , come si legge dal referto, ho fatto una infiltrazione di cortisone e oltre a questa, 7 sedute di tecar e un ciclo di onde d'urto , la situazione è migliorata ma non ho risolto totalmente, mi sono fermato circa un mese mentre facevo le terapie ma ancora il problema è presente. Chiedo consigli a riguardo
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Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16 1
Gentile utente, la fascite plantare dipende nella stragrande maggioranza dei casi da un overuse sportivo detto volgarmente sovraccarico funzionale. Tutto ciò può essere accentuato da alterazioni anatomiche o posturali che a lungo andare cronicizzano l'evento. Leggo che ha fatto una ecografia; benissimo ma non sarebbe male accoppoare un RX che possa stabilire, per esempio, la presenza di una spina calcaneare e completare il tutto con un esame baropodometrico computerizzato statico e dinamico per l'analisi del passo.
Se verrà accertata la presenza di una spina calcaneare le consiglio l'uso di talloniere in gel siliconico con il centro asportabile; questo le permetterà di "sospendere" la spina evitando così la compressione nella zona di inserzione della fascia plantare. Il costo è davvero irrisorio ed in genere non supera i 25 euro per entrambi.
Se, invece si dovesse accertare un difetto del passo allora sarà il caso di mettere dei plantari ad hoc (fatti con l'impronta del suo piede e successivamente lavorati sotto dal tecnico ortopedico). In questo caso la spesa è maggiore e si può arricare a superare i 200 euro.
Spero di essere stato utile.
Cordiali saluti.
Dr. Gianpaolo Sardo

Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottor sardo, dimenticavo a scrivere che ho anche fatto una rx e non è presente spina calcaneare, ho appreso che la migliore terapia è il riposo, creda che sia utile accoppiare a questo un altro ciclo di tecar o un altro ciclo di onde d'urto? Ci sono controindicazioni? Le consiglia?
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Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16 1
gentile utente, bene per l'assenza di una spina calcaneare ma prima di qualsiasi terapia, costosa come la tecar o le onde d'urto, si deve fare qualcosa di diverso. Di troppo riposo non è mai morto nessuno, lapalissiano, ma bastasse solo questo.....
Le terapie cui lei ha accennato curano l'effetto ma poco possono fare per la causa. Mi spiego meglio. Se un esame del passo dovesse accertare un difetto di appoggio con alterazione della giusta deambulazione, lei potra inizialmente usufruire delle terapie ma se non elimina la causa generante, il problema ricomparirà prima o poi.
Quindi, prima faccia l'esame baropodometrico computerizzato, statico e dinamico e poi si regolerà di conseguenza.
Solo alla fine potrà optare per la tecar, a modalità RESISTIVA oppure per le onde d'urto (utili le semplici radiali che potranno essere fatte anche da fisioterapista rispetto a quelle focali che presuppongono la sola manu medica).
Saluti.
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dopo
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Utente
La ringrazio dottore per la disponibilità e la chiarezza nell'esposizione