A distanza di 3 mesi il fatto di non avere una motivo di morte preciso mi fa stare ancora male

mi scuserete se faccio riferimento ad un decesso già avvenuto; il 1.o maggio scorso ho trovato mia madre (81 anni) morta in casa sua; arrivata l'ambulanza il medico ha refertato il decesso come morte naturale; a mia richiesta di precisazione ha risposto che non era il caso di richiedere l'autopsia (nel mio stato immaginabile mi è sembrato di capire che non mi avrebbe dato particolari risposte oppure che in quei casi non si fa e d'altronde in quel momento l'idea mi repelleva). Il cardiologo di mia madre ha fatto un'ipotesi di infarto considerando che mia madre da tempo soffriva di angina pectoris specialmente in periodi di proccupazione/stress ma ad una mia descrizione di come l'avevo trovata ha supposto che potesse trattarsi di un ictus; a distanza di 3 mesi il fatto di non avere una motivo di morte preciso mi fa stare ancora male (e forse ricoorerò ai vostri colleghi psicologi); la domanda è se davvero in un caso del genere è normale non fare l'autopsia; se è ancora possibile farla; se qualche medico fosse particolarmente disponibile potrei fornire indicazioni sullo stato di salute nelle ultime settimane, analisi e risultati degli ultimi esami di mia madre per aiutarmi ad avere delle idee più precise su quanto possa essere accaduto.
Grazie
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Gentile utente,sicuramente è possibile e verosimile che in una persona anziana malata di cuore da tempo si possa essere scatenato un evento fatale come un infarto o una aritmia grave o un accidente cerebrovascolare che sia stata la causa del decesso;il problema dell'autopsia doveva essere affrontato ai tempi ma come lei stesso dice in quelle situazioni di disperazione per la perdita del caro non si va certamente a pensarci molto;cerchi di trovare un po di pace interiore,le farebbe molta differenza sapere se sia stato un infarto o una aritmia fatale post-infartuale o uno scompenso cardiaco o un ictus?le riporterebbe indietro sua mamma?o forse pensa che avrebbe potuto fare qualcosa?purtroppo la morte è un evento doloroso,il più doloroso che fa parte della vita di tutti noi e per il quale non c'è altra medicina che il tempo;si dia pace,tormentarsi non seve a nulla,è stato quel che è stato,probabilmente un evento cardiaco menzionato,ma si concentri su i ricordi belli legati a questa persona che porterà sempre dentro è non sulla soluzione di un caso clinico medico-legale che lascia il tempo che trova.
Cordiali saluti

Annoni Andrea, MD

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dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
la ringrazio per l'umanità della sua risposta; devo probabilmente risolvere una questione relativa al mio stato psicologico. In una prossima richiesta vorrei comunque esporle alcuni sintomi accusati da mia madre nei giorni precedenti alla morte per sapere se secondo lei potevano essere considerati una fase preparatoria di ciò che è avvenuto; non tanto per indagare inutilmente ma più che altro perchè, essendo anche mio padre deceduto di infarto (a 58 anni) immagino di avere forse predisposizione (più di altri) a un certo tipo di problemi. Per il momento la ringrazio di nuovo.
Infarto

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