Fistola sacrococcigea operata con laser terapia, nuovamente infiammata

Buongiorno, circa una settimana e mezzo fa sono stata operata ad una fistola sacrococcigea tramite la laser terapia. Il chirurgo mi ha dato la possibilità di scegliere il tipo di intervento seppur lui era indirizzato all'estrazione della zona infetta con conseguente guarigione per seconda intenzione. Ero stata avvisata che l'operazione con il laser avrebbe potuto non avere successo nel caso in cui la fistola presentasse anche una "caverna" profonda oltre che al solo canale fistoloso. Ho voluto comunque provare conoscendo i lunghi tempi di guarigione dell'altra tipologia di intervento. Operando è risultato proprio che purtroppo la mia fistola era bella profonda e a detta del medico anche di vecchia data (anche se non avevo avuto alcun fastidio prima di dicembre scorso in cui si era formato l'ascesso). Il medico mi ha comunque operata col laser dopo un'opportuna pulizia dal foro già presente più un altro aperto al momento, bruciando poi un po' più in profondità. A fine intervento i due fori sono stati lasciati aperti, poiché c'è ancora fuoriuscita di materia e sono aperti tuttora così che cambio ogni giorno la medicazione esterna disinfettando con betadine.
Fino a ieri sembrava andare tutto bene, lunedì scorso andai anche a controllo e non c'era alcun problema. Però stamattina mi sono svegliata con dolore e un nuovo rigonfiamento sul solco dei glutei sia a destra che a sinistra (dove in precedenza si era formato l'ascesso) nonostante i due fori siano ancora aperti e dagli stessi fuoriesca ancora pus.
Dato che per vedere il mio medico devo attendere all'appuntamento di lunedì, vorrei un parere esperto: è possibile che si stia riformando di nuovo l'ascesso? C'è qualcosa che posso fare per evitare che la situazione peggiori prima di andare dal medico?
E nel caso dovessi operarmi nuovamente, stavolta con l'intervento che prevede la guarigione per seconda intenzione, in una situazione del genere, quali possono essere i tempi di completa cicatrizzazione? Potrò comunque stare seduta in quel periodo? Lo chiedo perché studio e lavoro ed entrambi mi comportano stare seduta per più ore.
Grazie mille in anticipo.
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Salve,
in questi casi è fondamentale eseguire una visita specialistica per valutare la situazione. In considerazione della presenza di materiale drenante dai fori è fondamentale in questo momento eseguire delle medicazioni e abbondanti lavaggi per favorire la continua emissione di pus. In caso di non miglioramento, Le consiglio di contattare il suo medico per intraprendere un'eventuale terapia antibiotica.
Come tutte le cisti sacro-coccigee, le fistole sono associate ad una cavità sottostante o pseudocisti, quindi non va trattata solo la fistola.
In caso di recidiva, non deve necessariamente eseguire un intervento in cui la ferita viene lasciata guarire per seconda intenzione (tecnica aperta), ma può eseguire anche una tecnica mini-invasiva, come riportato nella nostra pagina:
https://www.medicitalia.it/blog/chirurgia-pediatrica/6157-sinus-pilonidalis-tecnica-mini-invasiva.html
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Olivieri

https://www.facebook.com/Claudio.Olivieri.Chirurgo.Pediatrico/

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Utente
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La ringrazio dottore per la risposta.
Ho già eseguito la terapia antibiotica dal giorno immediatamente successivo all'operazione (Augumentin per 6 giorni).
Secondo lei, cosa può significare che si siano riformati questi rigonfiamenti? Che ho preso infezione, che l'intervento non ha avuto successo, oppure altro?
Cerco di contattare il mio medico, ma finora con nessun successo. Purtroppo la visita dovrò farla lunedì e sono un po' preoccupata che la situazione peggiori.
Per quanto riguarda i lavaggi interni alla ferita per la fuoriuscita di pus, mi è stato detto che è normale che continui a fuoriuscire materia e non bisogna inserire acqua ossigenata all'interno perché ne ostacola la cicatrizzazione e che fin quando i fori sono aperti, non c'è pericolo di infezione. Allora cosa possono essere questi ringonfiamenti nello stesso identico punto in cui si è formato l'ascesso in precedenza?
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Come Le ho già detto è fondamentale una visita per valutare la situazione ed escludere una recidiva. Ovviamente, in questi casi è importante eseguire dei lavaggi con soluzione fisiologica per favorire la fuoriuscita di materiale attraverso i due forellini che, fortunatamente sono ancora pervi e fungono da "drenaggio". Se non ci dovessero essere miglioramenti potrebbe essere utile intraprendere una terapia antibiotica, previo consulto con il suo medico curante e non necessariamente con il chirurgo visto l'impossibilità di avere un appuntamento a breve.
Cordiali saluti.
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Prof. Luigi Basso Chirurgo generale, Colonproctologo 129 6
La terapia mini-invasiva della malattia pilonidale non implica la non rimozione di eventuali cisti o "caverne" (come le chiama lei9, che anche con queste tecniche possono essere rimosse. Si tratta solo di non rimuovere "metà testa ad un paziente" solo perchè si ha un foruncolo. Come le è stato già segnalato, può in ogni caso eseguire un reintervento mini-invasivo in caso di recidiva. A questo proposito, tuttavia, sarebbe il caso di distinguere tra : 1. persistenza di malattia, 2. recidiva vera, 3. nuova localizzazione. In ogni caso, comunque la si consideri, la "recidiva" è sempre possibile con qualsiasi tecnica e con qualsiasi chirurgo e la recidiva "zero" non esiste se non nelle fantasie di alcuni chirurghi autocelebrativi. Infine, sarei curioso di sapere cosa intende quando parla di "intervento con il LASER". Forse intende la Epsit (che, però, si fa con il fistuloscopio?). Cordiali saluti.

Prof. L. Basso
Prof. Associato c/o "Sapienza" Università di Roma
Casa di Cura "Ars Medica", Roma
https://www.colonproctologia.com/it/default.aspx

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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Immagino che si riferisca all'EPSiT (endoscopic pilonidal sinus treatment), visto che al momento non esiste nessuna tecnica con il Laser.
Come già ribadito, in caso di una recidiva l'intervento può essere tranquillamente eseguito con una tecnica mini-invasiva senza ricorrere ad interventi eccessivamente invasivi, che sono responsabili di dolorose medicazioni e di un ritardo ritorno alle normali attività quotidiane, oltre a lasciare degli esiti cicatriziali deturpanti.
A sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata.
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Gentili dottori,
mi scuso se rispondo solo adesso, ho avuto problemi di connessione. Vi ringrazio per il vostro parare e per i consigli. Vi aggiorno su ciò che è accaduto in seguito a quanto scritto: il venerdì in serata riuscii a contattare il mio medico chirurgo che mi consigliò di riprendere la terapia antibiotica e fortunatamente il gonfiore è andato a diminuire fino a diventare oggi di dimensioni quasi nulle (se tasto ho solo come una piccola "nocciolina") e il dolore è del tutto assente. Lunedì andai a controllo e in vista dei ringonfiamenti allora ancora presenti e della quantità di materia uscente dai fori abbastanza significativa, il dottore mi ha detto di continuare con le medicazioni disinfettando con betadine e in più fare dei lavaggi con acqua ossigenata all'interno dei fori e premere per far fuoriuscire il siero. Ho così fatto e in questi giorni non ho alcun fastidio e svolgo regolarmente la mia giornata. Visitandomi, poi mi ha detto che secondo lui non c'è infezione e la materia che esce è siero dovuto all'operazione (contemporaneamente uscivano anche una specie di crosticine bruciate) e non pus.
Oggi questi residui di bruciatura non sono più presenti e il siero è in quantità minime.
Dopo domani ho il prossimo controllo e spero vivamente che ci siano miglioramenti nel processo di cicatrizzazione.
Per quanto riguarda il tipo di operazione, il mio medico continua a parlarmi di laser, io purtroppo data la posizione in cui sono stata operata, non son riuscita a vedere nulla, l'unica cosa che ho visto è una specie di tubicino (forse un elettrodo, non so) con rigature azzurre, che mi ha fatto vedere a fine operazione e mi ha detto che è stato infilato nel foro della fistola già presente più quello praticato al momento, per bruciare le pareti, dopo aver pulito e raschiato con una spazzolina (che non ho visto).
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Salve,
da quello che descrive potrebbe essere stata realmente impiegata la tecnica con il laser.
Prosegua le medicazioni e i controlli come le ha prescritto il suo chirurgo curante.
Buona guarigione.
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Buonasera dottori,
vi scrivo per un ulteriore consiglio: da qualche giorno i due fori si sono completamente chiusi, però al tatto quando tolgo la medicazione, sento che lo strato di pelle è ancora sottile e in prossimità di dove c'erano i fori, adesso ci sono due "pallini" violacei. Quello che vorrei sapere è se devo continuare con betadine e cerotto, anche se adesso è tutto chiuso e se posso lavarmi normalmente passando il detergente direttamente a contatto con la zona (fare normalmente la doccia insomma), senza tenere il cerotto.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Salve,
se la ferita è completamente chiusa, certamente può riprendere a lavarsi visto che la zona deve rimanere sempre pulita ed esente da peli. Ovviamente, il consiglio è quello però di consultarsi con il suo chirurgo curante per valutare la cicatrizzazione e quindi di ricevere le dovute prescrizioni.
Cordiali saluti.
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La ringrazio per la pronta risposta. Invece, riguardo alle medicazioni con betadine, che mi consiglia? Devo continuare?
Per quanto riguarda il medico, lo vedrò lunedì e mi dirà anche come procedere con l'eliminazione dei peli. Lei mi può anticipare qualcosa? Probabilmente si riferiva a semplici metodi depilatori quali creme e cerette, oppure si potrebbe trattare di altro?
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Se la ferita è ben consolidata e non presenta segni di infiammazione, le medicazioni con betadine possono essere sospese ma, come Le ho detto, conviene prima che il suo medico curante la visita.
Per quanto riguarda la rimozione dei peli, di solito viene consigliato la ceretta, la luce pulsata o meglio ancora il laser. L'importante è tenere sempre pulita la zona e soprattutto rimuovere i peli.
Da evitare le creme depilatorie.
Cordiali saluti.
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Utente
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Grazie mille, dottore.
Farò così. Buona giornata!
Cordiali saluti.
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
A Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buon week-end.
Cordiali saluti.
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Utente
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Buongiorno dottore,
ieri andai al controllo dal mio medico e mi ha interrotto sia medicazioni che controlli perché a sua detta è tutto risolto. E mi ha poi consigliato di rimuovere i peli con ceretta o luce pulsata come mi consigliò anche lei.
Io però accuso ancora un fastidio: quando resto seduta per un po' più di tempo (ad esempio un'ora o due ore quando studio) oppure mi siedo su superfici dure (come le panche universitarie) dopo ho un dolore abbastanza forte nella zona del coccige come se si fosse infiammato. Riferendolo al medico, mi ha risposto che è dato dalla posizione in cui sono seduta e non c'entra con l'intervento subíto o la fistola.
Se devo essere sincera, io ho questo fastidio dall'estate scorsa (anche se inizialmente era più lieve e gli episodi più rari), ma poiché lo stesso medico mi ha detto che la fistola in questione era di vecchia data e non me ne sono mai accorta, ho pensato che appunto questo dolore ad altezza coccige, fosse dovuto alla fistola che si stava formando o che era al momento già formata. Sta di fatto che da dopo l'intervento questo fastidio è aumentato tantissimo, tant'è è vero che mi risulta impossibile restare seduta e devo alzarmi e fare una passeggiata per alleviarlo. Se invece sto seduta su superfici più soffici, a meno che non passino ore intere come quando sono intenta a studiare, il fastidio si verifica molto di meno.
Secondo lei è collegato alla fistola che ho avuto? Passerà? Oppure devo fare qualche esame (tipo RX o RM), per vedere se è davvero un'infiammazione al coccige?
Grazie ancora per l'attenzione.
Buona Giornata.
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Salve,
probabilmente la sua sintomatologia dolorosa è legata al pregresso intervento, comunque se dovesse persistere è utile una rivalutazione specialistica.
In questo periodo segua le indicazioni del suo medico curante e continui a tenere sempre pulita la regione sacro-coccigea e proceda con la rimozione dei peli.
Cordiali saluti.
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Utente
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Buongiorno dottore,
mi scuso se la disturbo ancora, ma spero sia l'ultima volta: sono andata in un centro estetico specializzato e ho prenotato la prima seduta di luce pulsata a cui dopo domani andrò a sottopormi. Ho spiegato il problema e posso eliminare tutti i peli della zona perianale. Ora mi sorge un dubbio: è sufficiente? O devo eliminare anche la peluria sul solco dei glutei (dove ho le cicatrici) e sui glutei stessi?
Grazie mille.
Cari saluti.
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
E' fondamentale, al fine di ridurre le recidive, di rimuovere i peli soprattutto nella zona sacro-coccigea, la sede della formazione del sinus pilonidalis.
Cordiali saluti.