La quale avevo fatto una visita

Buona giornata,
soffro di una leggera ginecomastia per la quale avevo fatto una visita (intramoenia) con un chirurgo plastico il quale mi aveva, dopo avermi consigliato l’intervento presso una clinica privata, richiesto degli esami tra cui una ecografia mammaria dalla quale è emersa la presenza di una ghiandola mammaria. Non feci l’intervento per ragioni economiche ma soprattutto perché avrei voluto svolgerlo in ospedale dove sarei stato più tranquillo per la presenza della rianimazione e di tutti gli specialisti (cosa non possibile in clinica anche se si tratta va di una rinomata clinica romana) ma il dottore mi disse che in ospedale non era possibile svolgere questo tipo di intervento. In questo sito leggo che addirittura nel mio caso l’intervento sarebbe a carico del SSN.
Vorrei una conferma di ciò che ho capito leggendo su “medicitalia” e se possibile una spiegazione del perché in caso di presenza di ginecomastia con ghiandola mammaria l’intervento sia a carico del SSN, ciò è forse dovuto all’incidenza del tumore al seno nel maschio? Ringraziando saluto.

Ps. Per me è importante questa risposta perché in famiglia c’è stato un caso(femminile) di tumore al seno.
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Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
Sicuramente la sua ginecomastia non è passibile di trattamento medico o di remissione spontanea in quanto per definizione quando questa condizione dura da oltre 6-12 mesi non vi è risposta alcuna a trattamenti medici a causa della fibrosi (aumento del tessuto fibroso nella ghiandola mammaria) che compare. A me risulta che sia sempre stato un intervento effettuabile su SSN (da almeno 14 anni)e questo credo per le implicazioni di ordine psicologico che tale condizione può comportare nel maschio.
La possibilità di un carcinoma della mammella è estremamente rara e interessa tipicamente una sola mammella ma sptt per i caratteri evidenti alla visita e alla ecografia.Direi piuttosto che sarebbe utile un inquadramento diagnostico per ciò che riguarda le cause più tipiche con dosaggi ormonali e routine chimica (esami di base del sangue) che non so se il chirurgo abbia fatto effettuare a suo tempo.

Dr.ssa Paola Mossa

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio moltissimo per la risposta dalla quale intuisco che anche se sono anni che soffro di questo disturbo è utile individuarne le cause.
mi rivolgerò ad un endocrinologo (dovrò vedere nelle fotografie per capire quando si è verificato per costatare se l'insorgenza coincide con l'assunzione di farmaci contro il reflusso gastroesofageo); il chirurgo che avevo contattato non si è interessato affatto di queste. ora mi è evidente di non avevo incontrato un medico onesto.