Cipralex sospensione cura

Salve, sono un ragazzo di 29 anni.
Assumo cipralex ( 20 mg ) da 4 anni.
Conduco una vita piena e soddisfaciente, e sono molto contento di me stesso.Non sono mai stato depresso, la cura fu prescritta (il dosaggio iniziale e ra di 10 mg ) come cura per l’ansia e attacchi di panico. Non soffro di ansia e attacchi di panico da almeno 3 anni.
Da molto tempo ormai ( da almeno due anni )soffro di una serie di sintomi che attribuisco al farmaco,anche perchè fo fatto diversi controlli ( esami del sangue etc etc ) che non hanno riportato risultati sospetti o negativi di alcun genere.
I sintomi di cui parlo sono i seguenti:
Nausea,vertigini,mal di testa,tensione muscolare,stanchezza eccessiva e costante,sonnolenza costante,diarrea e/o stitichezza.
E’ verosimile attribuire questi sintomi a cipralex?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La cosa non è chiara: come fa con quei sintomi che riferisce (sonnolenza costante, nausea, vertigini, mal di testa, stanchezza eccessiva e costante etc) a condurre una vita "piena e soddisfacente" ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Nel corso degli anni ho imparato a convivere con i sintomi (anche se non e’ semplice )e ad aquisire uno stile di vita che mi consente di compensare parzialmente le limitazioni che i sintomi stessi comportano.
Faccio attenzione alla mia dieta,sport ( corsa 2-3 volte la settimana ), sono molto attento al mio orologio biologico ( raramente rientro tardi ),raramente assumo alchool,dedico molto tempo ad attività che mi rilassano e mi fanno stare bene, come la lettura o il cinema o altre.
Rispondendo alla sua domanda:
Conduco una vita piena e soddisfaciente perchè sono ottimista,lotto costantemente,sono molto paziente e non penso troppo al problema. Riesco quindi (anche se con molta fatica )a raggiungere i miei obiettivi ed a realizzarmi nelle relazioni,professionalmente, personalmente.
Per utilizzare una metafora, mi sento come un automobile che viaggia,percorre le distanze, non delude il conducente,ottimo motore. Ma, c’è un ma: ha i freni bloccati ( i sintomi di cui sopra ) e non va a più di 60.
Alle sei di pomeriggio sono gia stanchissimo, a volte non riesco letteralmente neanche a camminare. Capita che mi addormenti alle 6 per svegliarmi l’indomani mattina.
Il risveglio è sempre problematico. Non riesco letteralmente a svegliarmi a prescindere dall’ora in cui sono andato a dormire. Ho 6 sveglie che suonano la mattina,altrimenti sarei gia stato licenziato da un pezzo.
Non continuo con la descrizione dei sintomi, credo che il concetto sia chiaro.
Concludo: Conduco una vita piena e soddisfaciente ( o per lo meno io la percepisco cosi )ma senza questi sintomi la mia vita sarebbe meravigliosa.
E poi...siamo sicuri che i freni della macchina prima o poi non si rompano?Sono stanco dottore ,molto stanco. Sono ottimista ma a volte ho paura di non poter continuare così a lungo, sto fisicamente male.
E’ verosimile attribuire questi sintomi a cipralex?
Grazie infinite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quindi da quel che scrive direi che ha una estrema attenzione ad una serie di sintomi che di fatto poi non le impediscono di definire la sua vita già buona allo stato attuale. La percezione della difficoltà è ovviamente sua, ma una macchina che va a 60 non consente di far nulla, Lei invece fa tutto. Questo tipo di discrepanza (sensazione di fatica, rischio di perdere il controllo, preoccupazione di come sarebbe "se" le cose non fossero controllate e così via, può essere di per sé il problema, non tanto la velocità della macchina)

Questo tipo di sintomi possono ad esempio motivare il ricorso ad un farmaco con un profilo diverso, perché può essere che il farmaco attuale abbia brillantemente risolto alcuni aspetti ma non altri.

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Utente
Utente
Gentile professore,
la ringrazio ancora una volta per aver dedicato un po del suo tempo alla mia risposta, tantopiù di domenica.
Continuo tuttavia a non capire se cipralex può generare i sintomi di cui parlavo.
Ho definito la mia vita “piena e soddifaciente” non “buona”.La domanda è: Può una vita “piena e soddifaciente” essere contemporaneamente poco buona perchè si devono costantemente fare i conti con un certo tipo di difficoltà? ( i sintomi di cui parlo ).
Secondo me, si.
Considero la mia vita “piena e soddifaciente” perchè realizzo molte delle cose che voglio realizzare fuori e dentro di me, ma considero non buono il mio stato di salute, visto che faccio tutto con estrema fatica.
Non credo di avere “una estrema attenzione ad una serie di sintomi che di fatto poi non mi impediscono di definire la mia vita già buona”. Nausea,vertigini,mal di testa,tensione muscolare,stanchezza eccessiva e costante,etc etc, sono ( nel mio caso e dal mio punto di vista )sintomi reali non frutto di un’attenzione estrema.Al contrario, come dicevo all’inizio “non penso troppo al problema” consapevole come sono che un’atteggiamento di quel tipo ( rimuginazione )mi condurrebbe ad un loop mentale deleterio.
Le chiedo, se è così gentile da rispondermi ancora una volta:
E’ verosimile attribuire questi sintomi a cipralex?
Ho deciso di abbandonare la cura (ovviamente seguito dal mio specialista ). Crede che sia una decisione saggia, alla luce del fatto che assumo il farmaco da ormai 4 anni?
Dovrei, invece, cambiare molecola?
Grazie ancora di cuore.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La valutazione di come le sue condizioni siano cambiate dall'inizio ad ora, e se questo tipo di sintomi siano ricollegabili alla medicina oppure invece a qualche componente che già si vedeva prima, deve giudicarlo un medico. Prima di prendere iniziative
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Utente
Utente
Gentile dottore.

Non sono solito approfittare della disponibilita’ di nessuno,ne esprimermi in chiave polemica ma e’ evidente che abbiamo un problema di comunicazione.

La mia domanda iniziale era la seguente: Puo’ cipralex generare i sintomi di cui le parlavo?

Lei mi ha prima risposto che c’era un mismatch tra il mio stile di vita ed i sintomi che riportavo,poi che sembrava esserci da parte mia una estrema attenzione ai sintomi ed infine che “La valutazione di come le sue condizioni siano cambiate dall'inizio ad ora” deve giuducarlo un medico.

E’ ovvio, che deve giudicarlo un medico, ma io non le ho chiesto questo.

Io le ho chiesto se puo’ cipralex generare quei sintomi.

Le fonti ufficiali di cipralex dicono di si,il foglietto illustrativo dice di si. Hoscelto la sezione “farmacologia” del sito proprio perche’ cerco una risposta precisa ( laddove possibile ) o per lo meno orientativa, agli effetti collaterali di un farmaco,il Cipralex.

Perche’ lei non mi da una risposta?
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Allora, proprio perché cerca una risposta precisa mi chiedo se non abbia la tendenza a prestare molta attenzione ad alcuni problemi generando delle preoccupazioni su di essi.

Rimane incomprensibile la valutazione che fa della sua condizione globale, anche questa discrepanza richiama a questa ipotesi dell'attenzione molto costante e ripetitiva a determinati aspetti che poi non trovano riscontro pratico.

Usavo il termine "buono" come dire un qualcosa in meno rispetto a "pieno e soddisfacente", Lei ha inteso il contrario. Da come descrive le cose si direbbe tutto il contrario di pieno e soddisfacente, elenca fastidi di vario tipo, persistenti e che ritiene rilevanti, quindi non si capisce esattamente che senso dia al termine "pieno e soddisfacente", che per come lo intendo è praticamente la valutazione massima che si può dare alla propria condizione (ovvero: 10 su 10).

Chi le risponde non è tenuto a rispondere alla lettera a domande che indicano altri problemi. Mi sembra ozioso dirle che i sintomi "possono" essere legati al cipralex, questo è ovvio e lo ha già appurato lei, che "possono", di più preciso le può dire qualcosa chi la conosce, certamente qui a livello virtuale non avrebbe senso dirle se sono o non sono, così, seccamente.

Un commento che è stato fatto è che potrebbero riguardare non il farmaco, ma le caratteristiche del suo disturbo, e che questo è bene che lo valuti chi già la conosce, se la sta sempre seguendo.

Il concetto era sempre questo, in tutte le risposte.
[#8]
dopo
Utente
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Grazie dottore. Adesso e' tutto piu' chiaro.

E' evidente che mi ero espresso male.

Grazie ancora.
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