Papaya fermentata

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Gent.mi Medici
l'immunologo francese Luc Montagner esalta le potenti azioni antiossidanti nonché le potenzialità anticancro della papaya fermentata, che, stimolando la produzione delle citochine infiammatorie th-1, migliora l'azione del sistema immunitario rendendolo più forte rallentando la crescita del tumore. Orbene la papaya fermentata mi pare che sia prodotta industrialmente però è quella di cui parla lo scienziato francese, mentre il frutto, naturale, non solo non pare avere tutti i benefici di quella fermentata ma se li avesse bignorebbe mangiarne grandi quantità, ciò premesso Vi chiedo di conoscere, se possibile, il Vostro parere sull'utilizzo, bontà ed efficacia dell'uno e dell'altra. grazie. Cordiali saluti.
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Dr. Valentino Fontebasso Perfezionato in medicine non convenzionali, Angiologo 30
Gentile Utente,
le risparmierò tutta la lunga storia legata al fenomeno "papaya fermentata" (poco più di 10 anni) e alle dichiarazioni che vedono coinvolto il Prof. Montagner più o meno scientemente; mi accontento di segnalarle che i presunti miracoli legati alle "proprietà" della papaya fermentata sono già stati ampiamente sbugiardati da quanti si occupano realmente e scientificamente di fitoterapia, mentre rimane ovviamente un interessante prodotto per il mercato (visto il ricavo ottenibile dalla vendita di succo di frutta marcia!).
Per quanto riguarda il consumo del frutto come alimento, ha il valore di ogni altro componente di una sana dieta, variata e naturale, in cui può apportare il suo contributo senza doverne forzatamente costituire l'elemento principale, dove, a fronte di un solo minimo vantaggio, rischierebbe di introdurre il rischio di non benefici squilibri nutrizionali.
In conclusione, mangi tranquillamente la papaya come frutto, possibilmente fresco e portato a maturazione sulla pianta (!), semprechè il gusto sia di suo gradimento.
Mi permetto a conclusione di ricordare che, comunque, anche le pochissime "erbe" che hanno delle DIMOSTRATE proprietà in oncologia sono a tutt'oggi da considerarsi dei complementi alle terapie ortodosse e non delle alternative o, peggio, dei sostituti.
Mi stia bene

Dr. Valentino Fontebasso
Flebologia Emodinamica
Fitoterapia