Autostima

Salve. Scrivo per un consulto. Sono un ragazzo di 24 anni, studente universitario quasi prossimo alla laurea, amante dello sport (alterno palestra e calcetto) con un aspetto nella media. Nei giorni scorsi, mentre mi trovavo in un locale con i miei amici, mi sono accorto della mia difficoltà nell'approcciare le ragazze. Sono stato fidanzato per tre anni con una ragazza, che ho poi lasciato perché accortomi di non amare troppo, motivo per cui ho deciso di guardarmi un po' intorno, nella speranza di trovare una relazione che mi soddisfacesse pienamente. Da due sono single, ma non ho alcuna vergogna nel dire che in questi due anni non ho avuto alcun flirt. In discoteca, a differenza dei miei amici, provo imbarazzo nel mettermi a ballare con qualche ragazza, soprattutto perché quando l'ho fatto sono quasi sempre stato rifiutato, a differenza loro (dei miei amici). Non so se il mio è un deficit comportamentale, cioè magari le ragazze percepiscono il mio imbarazzo, o se più semplicemente non sono poi così piacente. Non mi ritengo totalmente privo di fascino. Studio presso la facoltà di lettere e filosofia e sono appassionato di teatro e cinema. Insomma, tutto ciò che è "dialettico" mi appassiona e ritengo che saper argomentare sia una buona arma di seduzione, ma non ho trovato ragazze particolarmente colpite da quelle che ritengo essere le mie doti, a parte qualche collega o amica, che, ogni volta che ci si vede, stanno bene con me, ma alla fine preferiscono sempre altri, a meno che non siano già fidanzate. In questi giorni sto mettendo in seria discussione le mie doti e il mio aspetto fisico ( a dire il vero questo lo faccio sempre. Prova ne sono i continui tagli di capelli o gli esperimenti con barba e baffi). Non che non abbia mai percepito un interessamento da parte di qualche altra ragazza, ma quasi sempre erano ragazze che non mi coinvolgevano tanto o non mi attraevano particolarmente dal punto di vista fisico e dell'aspetto. Attendo una vostra rispota, anche un semplicissimo commento, che naturalmente non considererò sostitutivo di un consulto a tu per tu con un esperto.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il problema non sta nell'aspetto fisico, ma in ciò che pensa su sé dunque alla percezione che ha di se stesso che avrebbe riverberi sul suo modo di relazionarsi.
< cioè magari le ragazze percepiscono il mio imbarazzo> Probabile davvero, se lei si pone con premesse erronee e in modo poco naturale e spontaneo.
< quasi sempre erano ragazze che non mi coinvolgevano tanto o non mi attraevano> E quali sono le ragazze che la attraggono, quali caratteristiche? Come si sente con se stesso quando le incontra?

Per il resto come va in altri ambiti?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
Non saprei stilarle delle caratteristiche. Vedo una ragazza e la trovo attraente per il fisico, per i colori, per il modo di vestire, per una sfumatura nel modo di porsi o nello sguardo. Non saprei spiegarle e credo sia difficile farlo. L'attrazione la si sente. In quelle circostanze mi emoziono. Faccio ricorso ad una frase che sentii in un monologo: "quando ci piace una, l'emozione viaggia ad alta quota e quando l'emozione viaggia ad alta quota ci facciamo impacciati...". Ecco, mi sento impacciato. L'altra sera, per esempio, in discoteca, una ragazza mi chiese se avevo una sigaretta, ma purtroppo non fumo. Mentre eravamo in pista gli sguardi si sono incrociati. Sarei voluto andare da lei ed attaccare bottone, prenderla per mano per ballare insieme, ma ho tentennato e alla fine lei si è messa a ballare con un altro. Invece con ragazze che considero mie amiche sono tranquillo, simpatico, loquace. Come va in altri ambiti? Credo vada bene. All'università, specie nei primi esami, avevo timore, ma poi è passato. Nel frattempo lavoro con mio padre, che ha un negozio, perciò ho un contatto con il pubblico e in quelle circostanze sono tranquillo.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Faccio ricorso ad una frase che sentii in un monologo: "quando ci piace una, l'emozione viaggia ad alta quota e quando l'emozione viaggia ad alta quota ci facciamo impacciati...". Ecco, mi sento impacciato. >
L'emozione che viaggia ad alta quota, una ragazza davvero interessante ed ecco che i nostri pensieri si attardano magari sul come agire, su quanto possiamo realmente piacere, su eventuali possibili insuccessi, sul timore di fallire, di non essere accettati (cosa che non avviene con le sue amiche)... l'insicurezza si fa strada e l'occasione sfuma.
I timori si vincono affrontando, non evitando,con positive ricadute sulla propria autostima, così come sembra sia accaduto con i suoi studi universitari ed altro.
Naturalmente mettendo anche in conto e accettando qualche possibile insuccesso (non possiamo piacere proprio a tutti) , dandoci però così anche la possibilità di riscontri positivi.

Cordialità

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità.