Visita tricologica in Dermatologia

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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico

Visita tricologica in Dermatologia

La tricologia è la branca della dermatologia che si occupa del cuoio capelluto, e quindi dei capelli , in quanto annessi cutanei. Per lungo tempo considerata la «cenerentola» di questa specialità, e abbandonata un pò a se stessa , oggigiorno conosce una nuova valorizzazione da parte di dermatologi sensibilizzati , grazie ad nuove acquisizioni in tema di diagnostica e terapia.

La premessa è ovviamente nel considerare la perdita di capelli una patologia, e non più una condizione parafisiologica ,cosa che avveniva specialmente per la alopecia androgenetica maschile , detta anche «calvizie comune».

La visita tricologica prevede delle regole.

La prima è il tempo.

Si comincia sempre la visita con una anamnesi approfondita (cioè il racconto), che va effettuata senza fretta e lasciando parlare il paziente.

La anamnesi prevede di indagare accuratamente non solo su familiarità, malattie pregresse e attuali, anche sistemiche e di altri organi,ma anche su controlli dermatologici pregressi, su farmaci assunti,sul lavoro svolto,sulle abitudini di vita, diete, intolleranze, ciclo mestruale nella donna, esami e visite già eseguite e sopratutto su come viene vissuta la presunta caduta e quali caratteristiche di questa il paziente riferisce di notare.

Un buon lavoro effettuato in questa prima parte della visita ci permette di arrivare alla seconda parte con una alta probabilità di avere già la diagnosi «in tasca».

Questa parte prevede la diagnostica sul cuoio capelluto.

Si parte dall'esame obiettivo dermatologico che deve essere esteso oltre al cuoio capelluto, e particolarmente mirato alla ricerca di vari segni (pelosità , seborrea , acne, forforazione,etc) . Meglio certamente se coadiuvati dal videodermatoscopio, con possibilità di archiviazione e misurazione.

Sarà stata ovviamente buona norma avvertire il paziente, in fase di prenotazione visita, di NON lavare i capelli per i 3 giorni precedenti la visita stessa, per valutare correttamente la condizione di base del cuoio capelluto. Seguiranno test clinici (es. pull-test, test dello sfregamento, etc) e una valutazione del rapporto anageni e telogeni, nonchè dei miniaturizzati, e loro localizzazione. Verrà eventualmente valutato il capello al microscopio ottico.

A seconda del caso si potranno quindi proporre tricogrammi classici o altri test (wash test ed altro ) . Si possono utilizzare anche i test genetici, se ritenuto utile.

A termine del percorso diagnostico potranno essere richiesti gli esami ormonali , ematochimici con controllo di oligoelementi (ferro , rame , zinco ,etc) , e nella donna anche ecografie ovariche.

Questa grande messe di dati sarà quindi elaborata per arrivare ad una diagnosi precisa.

La fase successiva è la terapia.

E attualmente vi sono farmaci molto attivi, anche se il dermotricologo ricorre spesso alla formulazione galenica, insostituibile arma nel bagaglio terapeutico di tutti i giorni.

E i risultati andranno monitorati con visite a periodicità di 4-6 mesi.

Buona chioma a tutti :-) !!!!!!

Data pubblicazione: 03 ottobre 2012

3 commenti

#1
Utente 297XXX
Utente 297XXX

Buona sera, mi riallaccio a questo argomento per sapere se è opportuno presentarsi ad una visita tricologica con degli esami ematici specifici, puntualizzo che è mia intenzione chiedere un appuntamento a causa di un periodo ormai prolungato (3 mesi) di perdita di capelli
grazie

#2
Ex utente
Ex utente

Ho già effettuato i controlli del caso senza appunto risultati. Pertanto chiedevo quali dosaggi ormonali siano utili in caso di caduta di capelli nella donna in quanto mi mancano da effettuare. non ho acne ne irsutismo e il ciclo è regolare, solo desquamazione e dolore al cuoio capelluto che non vanno via e, dato che apparentemente non trovo altre cause, non escludo che gli ormoni possano centrare.
La ringrazio
Cordiali saluti

#3
Utente 496XXX
Utente 496XXX

È sufficiente una visita con dermatoscopio per definire se un capello ha problemi di secchezza o se è disidratato per esempio?. Io ho fatto visita dermatologica, i miei capelli basta toccarli per capire che sono completamente secchi e arruffati, li ho dovuti rasare perché erano come paglia. Sono stata da una dermatologa mi ha detto che il capello va bene visto al dermatoscopio. Mi domando quindi se invece non sia il caso di utilizzare un microscopio. Lei dottore lo utilizza?

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