Gastroscopia a cosa serve come si esegue

La gastroscopia - egds o esofagogastroduodenoscopia

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

La gastroscopia è attualmente l'esame di scelta per lo studio del tratto digestivo superiore: in questo articolo vediamo come si svolge e a cosa serve.

La gastroscopia è un esame diagnostico che permette di visualizzare dall'interno (ed eventualmente eseguire biopsie o manovre operative) il tratto digestivo superiore costituito da esofago, stomaco e duodeno. Il termine significa infatti "guardare nello stomaco".

Come si svolge la gastroscopia?

Il medico esegue l'esame introducendo, attraverso la bocca, uno strumento flessibile di circa 10 mm di diametro che contiene una piccola telecamera ed un canale attraverso il quale introdurre strumenti, acqua o aria.

La procedura viene eseguita ambulatorialmente ed è opportuno presentarsi accompagnati se verrà eseguita una sedazione cosciente endovenosa.

Preparazione

L’unica condizione essenziale prevista per l'esecuzione della gastroscopia è il digiuno da almeno 8 - 10 ore.

Infatti, se all'interno dello stomaco sono presenti residui alimentari non è possibile eseguire una valutazione adeguata. In genere eventuali terapie farmacologiche per bocca possono essere regolarmente assunte.

Consenso informato

Prima dell'esame, il paziente viene adeguatamente informato riguardo alla procedura ed alle eventuali complicanze. Si tratta di eventi sono rarissimi, ma che possono occasionalmente verificarsi, soprattutto durante esami operativi (perforazione, emorragia, reazione a farmaci). Questo comporta l'obbligo di firmare un consenso in cui dichiarare di acconsentire all'esecuzione dell'esame.

Sedazione

Nella maggior parte delle unità operative di endoscopia viene eseguita una sedazione endovenosa con un'associazione di farmaci che rendono l'esame assolutamente indolore. In alcuni casi si può eseguire un'anestesia locale del cavo orale mediante spray.

Su richiesta del paziente l'esame viene eseguito senza sedazione, tuttavia in questo caso può risultare sgradevole soprattutto l'introduzione dello strumento e l'insufflazione di aria che è indispensabile per distendere le pareti e vedere bene.

A volte la sedazione può essere eseguita con farmaci diversi che inducono una completa perdita di coscienza. In questo caso la possibilità di effetti collaterali severi (arresto respiratorio e cardiaco) aumenta significativamente ed il loro utilizzo routinario appare ingiustificato, a maggior ragione il ricorrere ad un'anestesia generale per eseguire l'esame.

Durata della gastroscopia

L'esame dura in genere 10 – 20 minuti, può richiedere più tempo in casi particolari e per l'esecuzione di manovre operative all'interno dello stomaco.

Esito

Il risultato dell'esame, accompagnato da immagini in casi di patologia, viene in genere consegnato al paziente subito dopo averlo eseguito, compreso l'esito dell'eventuale test rapido di positività all'Helicobacter Pylori.

L'esito di eventuali biopsie richiede in genere una decina di giorni e pertanto viene consegnato in un secondo tempo.

A cosa serve la gastroscopia?

Mediante gastroscopia possono essere diagnosticate alcune malattie come:

L'endoscopia operativa permette inoltre di trattare ad esempio:

  • varici esofagee,
  • restringimenti benigni o maligni,
  • posizionare protesi,
  • rimuovere corpi estranei,
  • arrestare emorragie,
  • posizionare tubi nutrizionali (peg),
  • asportare polipi o piccoli tumori.

La gastroscopia è attualmente l'esame di scelta per lo studio dell' apparato digerente superiore.

È un esame affidabile, indolore, sostanzialmente sicuro e permette di ottenere informazioni altrimenti non ottenibili con altre metodiche diagnostiche strumentali. Si tratta, comunque, di un esame invasivo che richiede un consenso informato prima di essere eseguito e, quando indicato, va affrontato con serenità senza timori ingiustificati che potrebbero determinare un ritardo diagnostico importante.

Per approfondire:L'importanza della gastroscopia per la diagnosi di ulcera

Altri esami collegati alla gastroscopia

La gastroscopia transnasale viene eseguita in alcuni centri e consiste nell’ esecuzione dell'esame introducendo lo strumento attraverso il naso evitando la bocca, utilizzando una sonda dedicata particolarmente sottile.

Questa tecnica non può venire sempre utilizzata (deviazioni o ostruzioni nasali) ma è tuttavia un'opzione proponibile e particolamente gradita da alcuni pazienti.

L'endoscopia con videocapsula da alcuni anni viene utilizzata per lo studio dell'intestino tenue in situazioni particolari, tuttavia la conformazione del tratto digestivo superiore non consente di ritenerla attualmente una metodica affidabile in grado di sostituire la gastroscopia.

L'ecoendoscopia è una metodica di recente introduzione e consiste nell'utilizzo di una sonda particolare sulla quale è montata una sonda ecografica. È molto utile nello studio di alcune patologie particolari selezionate.

La radiografica del tubo digerente con mezzo di contrasto è un esame radiologico attualmente indicato soprattutto nella diagnosi dei disturbi funzionali e motori dell'apparato digerente (discinesie, acalasia). Tuttavia non è paragonabile all'endoscopia in termini di accuratezza diagnostica. Non permette inoltre di eseguire biopsie o manovre operative ed il suo utilizzo attualmente va riservato a situazioni particolari.

Data pubblicazione: 13 marzo 2010

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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