Aspetti psico-sessuologici nell’ipospadia del bambino e dell’adulto

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

L'ipospadia è un'anomalia congenita maschile, con ovvie ripercussioni sull'aspetto psicologico, della crescita psico-sessuale, relazionale e di coppia del paziente. L'approccio è integrato

Cos'è l'ipospadia

L'ipospadia è un'anomalia anatomica congenita del pene,dovuta ad un insufficiente sviluppo dell’uretra il cuimeatonon è localizzato all’apice del glande, ma si trova sulla faccia ventrale del pene oppure, nei casi più gravi, nello scroto o nel perineo. Alcune ricerche ipotizzano un mancato apporto di testosterone durante la vita intrauterina.

Come tutte le patologie organiche le ripercussioni a livello psicologico sono notevoli e, spesso, invalidanti per la vita del paziente ipospadico.

Ogni patologia organica, congenita o acquisita, porta con sé un’inevitabile compromissione psichica, relazionale, del tono dell’umore ed ovviamente psico-sessuale. Come tutte le patologie organiche le ripercussioni a livello psicologico sono notevoli e, spesso, invalidanti per la vita del paziente ipospadico.

Trattandosi di una problematica a carico del pene, questa patologia comprometterà inevitabilmente lo sviluppo psico-sessuale del bambino, per questo motivo un intervento precoce – chirurgico e psicologico- diventa indispensabile.

Le forme più gravi di ipospadia sono spesso (non sempre) associate ad altre anomalie anatomiche del pene o dell'apparato urinario, tra le quali il pene curvo congenito. Questa anomalia comporta non poche difficoltà, estetiche, relazionali e sessuali, con ovvie ripercussioni sulla salute psico-sessuale del paziente e della coppia.

 

Ipospadia e socializzazione nel bambino

Un bambino che nasce con un’anomalia congenita al pene, sarà un bambino candidato ad un disagio psicologico notevole.

Sarà un bambino che avrà difficoltà nel fare pipì nello stesso bagno dei compagni d’asilo (come spesso avviene nella scuola primaria), che avrà vergogna nel mostrarsi in palestra e che verrà inevitabilmente attenzionato ed ispezionato di continuo dai genitori e dai medici.

I disturbi che questa patologia porta con sé, non riguardano soltanto la minzione, ma anche la futura vita sessuale del paziente, dando vita a tutta una serie di difficoltà su più livelli:

  • deflessione del tono dell’umore
  • sentimenti di inadeguatezza e di diversità
  • ritardo e riduzione dell’autoerotismo
  • paura del dolore associato alla sessualità, autoerotica e di coppia
  • paura della diversità
  • paura delle donne
  • dismorfismo
  • dismorfofobia (esito del dismorfismo)
  • problematiche riguardanti la sfera eiaculatoria
  • problematiche inerenti la fertilità.

  

Quale approccio al paziente con ipospadia

L’approccio al paziente è sempre chirurgico e dipende dall’età dell’intervento: se trattasi di un bambino, di un ragazzino in età pre-puberale, di un adolescente, di un uomo adulto, il protocollo di accoglienza e di counselling o del counselling psico-sessuologico verrà calibrato in funzione della presenza o meno dei genitori ed in funzione della presenza o meno della partner.

La presa di coscienza da parte del paziente dei suoi disturbi, può portare verso un’importante fluttuazione del tono dell’umore fino ad arrivare ad una possibile sindrome depressiva.
Egli infatti si sente "diverso" e le difficoltà riscontrate, sia nella vita quotidiana – con la sua immagine allo specchio - sia in quella sessuale, aumentano la sensazione di disagio.

 

Aspetti psicolo-sessuologici dellipospadia

La sessualità, come sappiamo, ricopre un ruolo centrale e determinante nella vita biologica, riproduttiva e psicologica dell'individuo.

Fattori biologici, psichici, relazionali ed ambientali si intersecano per determinare il ruolo sessuale e l’identità sessuale; alla luce di queste riflessioni ci rendiamo ben conto di come l’ipospadia possa influenzare un sano ed armonioso sviluppo psico-sessuale, inficiando anche le successive sperimentazioni sessuali.

L’identità sessuale ruota anche attorno alla genitalità, quindi una genitalità compromessa inficerà anche l’armonioso sviluppo sessuale del bambino. Pediatra, chirurgo uro-andrologo e psicologo dovranno occuparsi di questo piccolo paziente al fine di restituirgli qualità di vita. L’iter psicologico dipende da come e quando i genitori, il ragazzino o l’adulto prendono coscienza della problematica e si rivolgono al clinico. Un ritardo diagnostico e terapeutico determinerà una possibile cronicizzazione del disagio psico-sessuale; alla luce di queste riflessioni ci rendiamo conto di come sia importante intervenire precocemente sul paziente.

 

Bambini ed adolescenti con ipospadia

I bambini ipospadici presentano possibili disturbi comportamentali, come difficoltà nella socializzazione, chiusura in se stessi, atteggiamenti genericamente passivi e meno intraprendenti all’interno del gruppo di pari e note di aggressività data dalle difficoltà d’integrazione.

Nell'adolescenza si nota invece un’immagine del paziente sia notevolmente compromessa, elemento che comprometterà non solo la vita di relazione, ma anche e soprattutto quella affettiva e sessuale.

La consapevolezza e conseguenza di avere un difetto congenito, di avere una malformazione ad un organo così importante come il pene, crea veramente molte problematiche su più fronti.

La strutturazione dell'immagine corporea nel bambino deriva dalle interazioni sociali con coloro i quali lo accudiscono, i genitori o le figure parentali, ed i loro coetanei.

Un bambino con un’anomalia congenita così importante va incontro a distorsioni della sua immagine corporea date delle valutazioni espresse in maniera inconscia da altre persone, come genitori o compagni di scuola e da preoccupazioni non verbalizzate da parte delle figure parentali. La correzione precoce dell'ipospadia è di fondamentale importanza per un armonioso futuro sviluppo psichico.

 

La sessualità del paziente ipospadico

Il paziente ipospadico manifesta svariate preoccupazioni in ambito sessuale, tutte da dover analizzare con cura ed estrema competenza, tra queste abbiamo:

  1. la vergogna nel mostrare un pene brutto, anomalo, diverso da quello degli altri
  2. il timore di essere deriso dalla partner
  3. il timore di non sentirsi adeguato dal punto di vista funzionale (desiderio- erezione-orgasmo-risoluzione)
  4. ansia da prestazione e da dimensione
  5. la paura di essere sessualmente inadeguato, impacciato e goffo
  6. la paura che la sua genitalità “diversa” non sia in grado di far provare un orgasmo alla partner
  7. la paura di sentirsi poco “maschio”, problematiche ansiose che si possono ripercuotere sull’orientamento sessuale
  8. la paura correlata all’eiaculato (il getto non è possente, è spesso a goccia e, nell’immaginario collettivo, correla a poca potenza sessuale)
  9. la paura di non poter fecondare una donna (l’eiaculazione pro-concepimento in questi pazienti è spesso assistita, perché l’eiaculato non arriva in vagina)
  10. confusività tra potenza fallica e potenza riproduttiva
  11. deficit erettivo secondario
  12. possibile calo del desiderio sessuale, come copertura ad una sessualità difficoltosa e dolorosa
  13. problematiche di coppia
  14. isolamento sessuale.

 

Conclusioni e riflessioni

La sfera della sessualità, proprio per la sua complessità somato-psichica, obbliga ad un approccio integrato.

In un caso così complesso - proprio perché congenito - come l’ipospadia, l’aspetto diagnostico e chirurgico non può non tenere presente del sostegno psicologico ai genitori, dell’educazione emozionale e sessuale al paziente, del supporto psicologico o di un’eventuale psicoterapia al paziente e del sostegno alla coppia.

L’ipospadia intacca e compromette gravemente l’immagine corporea, la crescita psico-sessuale, la sessualità ed ovviamente la qualità della vita dei pazienti. 

L’intervento chirurgico – a seconda dell’età del paziente – ha sempre svariate ripercussioni sulla psiche del paziente stesso: paura dell’intervento nel bambino piccolo, paura del dolore e paura della morte, paura di un fallimento chirurgico e paura della non risoluzione, paura delle recidive, terrore di essere poco mascolini a seguito dell’intervento, paura dell’infertilità e dell’inadeguatezza sessuale. Pediatra, chirurgo, uro-andrologo e psicologo sono i referenti per la salute psico-fisica e sessuale del paziente ipospadico.

 

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Data pubblicazione: 05 maggio 2015

Autore

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Laureata in Psicologia nel 1992 presso La Sapienza-Roma.
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia tesserino n° 1048.

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