Procreazione eterologa: ecco la normativa

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha stabilito che la fecondazione assistita omologa e eterologa sia inserita nei livelli essenziali di assistenza stabilendo precise regole:

  • Gratuità: non potrà esistere una retribuzione economica per i donatori, né potrà essere richiesto alla ricevente contributo aggiuntivo per i gameti ricevuti.
  • Centri Autorizzati: Solo i centri di Procreazione medicalmente assistita con regolare autorizzazione e già accreditati a livello regionale saranno ritenuti idonei ad effettuare la fecondazione eterologa.
  • Prerequisiti per eseguire la fecondazione eterologa:
    • Causa irreversibile di sterilità o infertilità
    • Coniugi o conviventi di sesso diverso
    • Essere maggiorenni
  • Età congrua: la donazione di gameti consentita agli uomini di età compresa fra 18 e 40 anni e alle donne di età compresa fra 20 e 35 anni. La donazione degli ovociti richiede una stimolazione ormonale ovarica con monitoraggio e recupero degli ovociti comportando disagio e rischi per la donatrice.
  • Donne potenzialmente fertili in buona salute per poter affrontare con serenità una gravidanza (sconsigliato nelle donne over-50 per l'alta incidenza di complicanze ostetriche)
  • I Gameti congelati in precedenza possono anche essere donati.
  • La donna ricevente non deve avere età superiore a 43 anni.

 

Caratteristiche del figlio da concepire:

  • non è possibile per le coppie scegliere particolari caratteristiche fenotipiche del donatore, al fine di evitare selezioni genetiche e la scelta del donatore deve avere caratteristiche salienti simili alla coppia (colore pelle, colore occhi, colore capelli, razza ecc.);
  • le cellule riproduttive di un medesimo donatore non potranno determinare più di 10 nascite;
  • l’individuo concepito da fecondazione eterologa potrà venire a conoscenza delle generalità del genitore biologico dopo il compimento del 25° anno di età.

 

Commenti

Ora sta alle regioni applicare la normativa in tempi congrui considerata la notevole richiesta.

Immediata anche la reazione della Chiesa: ”Avere un figlio non è un diritto ma un dono" ed è possibile che insorgano problemi psicologici sia nella coppia che nel nascituro qualora venga a sapere che il genitore biologico è un altro, oltre al business parallelo del "figlio a tutti i costi” e la “patologia del desiderio”.

 

 

Fonte: 
http://www.lastampa.it/2014/09/04/italia/cronache/eterologa-le-regioni-approvano-le-linee-guida-costi-limiti-det-e-colore-della-pelle-le-novit-pgV2KPMRyhrITG3j3KwRxI/pagina.html 

Data pubblicazione: 18 settembre 2014

2 commenti

#1
Utente 171XXX
Utente 171XXX

da "esperto" di ovodonazione (io e mia moglie ne abbiamo effettuata una con successo in Spagna ) mi domando: ma senza retribuzione chi si sottoporrà al prelievo degli ovociti? Mah!!

#2
Dr. Gino Alessandro Scalese
Dr. Gino Alessandro Scalese

In effetti per l'uomo è più semplice e quindi la gratuità ci sta bene. Per la donna è più complesso ed in effetti la gratuità motiverebbe poco.

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