Fumare fa perdere il cromosoma Y e aumenta il rischio di avere un tumore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Queste sono le correlazioni significative a cui giunge uno studio, apparso in questi giorni su "Science" e scritto dallo stesso numeroso gruppo di ricercatori, molti della Uppsala University, che già aveva pubblicato recentemente su "Nature Genetics", una ricerca sulla correlazione diretta tra perdita del cromosoma Y e maggiori rischi di avere un cancro nei maschi.

 

Sappiamo che le donne fumatrici rispetto ai maschi fumatori presentano, infatti, un rischio minore di avere un tumore.

Ora questa nuova ricerca sembrerebbe indicarci il perché di questa differenza di genere ipotizzando anche una prospettiva genetica.

I ricercatori hanno cercato di capire quali fattori fossero in gioco nella perdita del cromosoma Y, oltre al fumo, ad esempio alcool, diabete, alterazioni della pressione arteriosa, stili di vita ed altro.

  

Per cercare di capire qualcosa sono stati così studiati ed analizzati le situazioni cliniche e gli stili di vita di oltre seimila uomini.

Si è così osservata che la perdita della Y era più marcata nei fumatori, che il fenomeno era dose dipendente, cioè i forti fumatori erano i più colpiti, ma che fortunatamente il processo era reversibile, cioè il problema della perdita interessava i fumatori attuali non quelli che avevano fumato in un lontano passato che invece mostravano una perdita della Y paragonabile a chi non aveva mai fumato.

 

Nel lavoro presentato comunque gli studiosi non arrivano a conclusioni drastiche e ipotizzano che la perdita del cromosoma Y a livello delle cellule del sistema immunitario possa indebolire quest’ultime che diventerebbero meno attive nella loro funzione di controllo e di contrasto nei confronti delle cellule tumorali mutate; si ritorna così alla ipotesi, fatta anche nel precedente lavoro, che la perdita della Y non solo spiegherebbe la maggior insorgenza nei maschi di neoplasie ma anche perché i maschi vivono, in generale, meno delle signore.

Vista anche questa nuova ricerca il nostro consiglio finale rimane sempre questo: uomini non fumate!

 

Fonte:

Altre informazioni:

Data pubblicazione: 06 gennaio 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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17 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

Sarebbe opportuno sensibilizzare i ragazzi a non iniziare MAI a fumare (comprese le erbe strane)! ora non so se le statistiche diano in aumento o in diminuzione la percentuale di nuovi fumatori

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Osservazione generale corretta la sua!
Sui nuovi fumatori, soprattutto maschi, poco invece le so dire anche se, guardandomi intorno, mi sembra che i maschi fumatori siano sensibilmente diminuiti soprattutto rispetto alle signore fumatrici che invece mi sembrano un pò aumentate!

#3
Ex utente
Ex utente

Penso che lei abbia visto giusto. io, per mia fortuna, non ho mai fumato (neanche un tiro, sul serio) e bevo poco e raramente (ecco, oggi, giusto perché è la festa della Befana, mi sono concesso un buon mezzo bicchiere di Chianti d'annata - il vino, se lo bevo, deve essere buono e di qualità). mi ricordo che, quando andavo al liceo, ero l'unico che non fumava, nella mia classe e, ai tempi, si poteva fumare anche in classe (lo facevano a volte anche i professori...)

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Situazioni "ambientali" oggi incredibili; per fortuna è vietato fumare nei luoghi pubblici, nei cinema, nei treni ed anche in alcune stazioni!

#5
Ex utente
Ex utente

Anche nei ristoranti, benché parecchi fumino anche là (oggi a pranzo ero in una tipica trattoria romana e si sentiva il puzzo di sigaretta provenire da un tavolo della sala)

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Purtroppo non tutti sono ligi e rispettosi verso leggi e norme di comportamento utili e corrette!

#7
Ex utente
Ex utente

Eh, l'Italia...

#9
Ex utente
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Eh, dott. Boretta, le assicuro, per mia esperienza personale, che il fatto di trasgredire molte regole (o leggi) di buon senso e di rispetto civico verso gli altri, è tipicamente degli italiani. all'estero (Nord Europa, per esempio) sono più civili di noi, in questo senso

#10
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Sicuramente quello che dice ha molti spunti veritieri su cui meditare ma non esistono purtroppo solo i paesi nordeuropei!

#11
Ex utente
Ex utente

Bè, certo, tutto mondo è paese (per esempio, nella rigida Germania esiste una forte evasione fiscale, ma ben pochi sospettano questa cosa), però, quando mi vengono a trovare amici inglesi o americani, le assicuro che l'educazione che hanno, nel porsi verso il prossimo (e ad ascoltarlo), spesso e volentieri, noi italiani ce la sognamo

#12
Ex utente
Ex utente

Buona sera Dottor Beretta. Mi rivolgo a lei per porle un chiarimento che esula dal tema di questo articolo che lei ha scritto. Mi rivolgo a lei per avere un chiarimento da un medico chirurgo. Anche perché comunque ho visto che a volte lei pubblica delle news sull'argomento delle neoplasie urologiche. Dunque: i mass media, più o meno il 2 gennaio 2015, hanno riportato una notizia secondo la quale una università americana ha appena pubblicato i risultati di uno studio dal quale emerge che la possibilità che si possa sviluppare un cancro dipende dalla "sfortuna", dal "caso", dall'essere "sfortunati", piuttosto che da cause determinate dall'ambiente e dallo stile di vita (per esempio fumo, inquinamento ambientale, diete alimentari sbagliate, sedentarietà, alcolismo, radiazioni elettromagnetiche,.......). A proposito di questa notizia, volevo quindi chiederle Dottore se anche lei l'aveva letta e ne era venuto a conoscenza, e quindi se anche lei la può confermare o smentire, ed eventualmente chiarirla un po' meglio nei suoi aspetti (per esempio....in che senso "sfortuna"?). Anche considerando il fatto che stranamente questa notizia, che sembrerebbe piuttosto importante, e che è stata resa nota dai mass media ormai da più di 7 giorni, non è ancora stata presa in considerazione da nessun medico in nessun articolo o news, qui su Medicitalia. La ringrazio Dottore, buona sera.

#13
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile utente,
notizia che al momento nessun medico di Medicitalia ha ripreso semplicemente perché in realtà non è una informazione originale e nuova.
Gli aspetti genetici nello sviluppo di numerose problematiche oncologiche sono bene noti e non devono essere naturalmente sottovalutati ma questo non vuol dire che le persone non possono cercare di contrastare questa "sfortuna", ad esempio salvaguardando l'ambiente in cui vivono e/o seguendo corretti e mirati stili di vita.
Queste notizie "scientifiche" sono dannose e non aiutano a comprendere la complessità e i vari aspetti che possono scatenare una patologia neoplastica.

#14
Ex utente
Ex utente

Che il fumo sia dannosissimo per la salute sono d'accordo tutti. la genetica ha il suo ruolo, ma se noi ci mettiamo di nostro per peggiorare (e di molto) la situazione, poi ne pagheremo le conseguenze. un discorso analogo è stato fatto per le persone obese. si diceva che l'obesità è anche genetica, ma se uno, che è già sovrappeso di suo, continua a mangiare a quattro ganasce, ingrasserà sempre di più e starà sempre peggio in salute

#16
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro utente 103659,
la "non novità" della notizia, da lei indicata, ci è stata confermata anche dal collega Catania.

#17
Utente 370XXX
Utente 370XXX

Grazie Dr. Beretta per l'interessantissimo articolo, sia di ispirazione, spunto di riflessione e punto di partenza per gli uomini per smettere di fumare. Saluti

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