Attenzione all'alcool per i futuri papà

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Questa indicazione emerge da uno studio tutto italiano, condotto dall’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con il Centro di Riferimento Alcoolico della Regione Lazio e pubblicato ora sulla rivista "Addiction Biology".

Da tempo sono noti gli effetti negativi dell’alcool sulle mamme e queste sanno bene quanto importante è non bere alcoolici prima e durante una gravidanza per i possibili effetti negativi sul futuro feto

Quello che non si sapeva, o meglio si sospettava ma non si era provato, è che pure i comportamenti alcoolici, scorretti del padre prima di un concepimento potessero condizionare in modo non positivo il feto e il futuro bimbo.

 

L’alcool è un composto teratogeno e mutageno, cioè capace di alterare il DNA ma s’ipotizza pure che condizioni cambiamenti epigenetici tra padre e figlio, cioè le normali sequenze nucleotidiche dei geni non vengono alterate ma la loro attività sì e questo accade attraverso meccanismi complessi ed ancora non completamente chiariti.

Un cambiamento di tipo epigenetico è ereditabile di padre in figlio.

 

Nel lavoro qui proposto, i ricercatori hanno somministrato a dei topi una dose di alcool corrispondente, per un uomo, a un consumo cronico di diversi anni e poi li hanno fatti accoppiare con topoline che non avevano mai assunto alcool.

I ricercatori sostengono che il topo è un animale–modello molto interessante per la nostra specie perché presenta una risposta all’alcool molto simile a quella che si osserva appunto nell’uomo.

Questo ha permesso così di valutare alcune alterazioni, a livello cerebrale, di alcune proteine che regolano la crescita, lo sviluppo ed il funzionamento delle cellule neuronali ed altro ancora che potrebbero essere considerati “simili” anche per l’uomo.

 

In sostanza questo studio dimostrerebbe che l’esposizione paterna all’alcool indurrebbe nei topolini figli una maggior sensibilità agli effetti gratificanti ad esso dovuti e questo potrebbe determinare una loro maggior dipendenza ed un abuso della sostanza, una volta cresciuti; sono state infatti verificate, ad esempio, significative modificazioni a livello del sistema della dopamina, che è un importante neurotrasmettitore, determinante in numerosi processi legati alla farmacodipendenza.

Molte cose devono ancora essere verificate, ed ulteriori studi sono necessari sui diversi altri sistemi, legati a diversi neurotrasmettitori, come l’acetilcolina, il GABA, la serotonina, che conosciamo essere capaci di scatenare in un uomo dipendenze varie a farmaci e droghe.

Tutto questo discorso ci porta comunque già a dare un’indicazione utile e precisa; cioè, quando si vuole avere un figlio e si prevede una gravidanza, bisogna ridurre drasticamente, per un periodo di tempo significativo, l’uso di tutte le bevande alcooliche, o meglio, rinunciare ad esse.

 

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Altre informazioni:

 

Data pubblicazione: 31 maggio 2015 Ultimo aggiornamento: 26 giugno 2017

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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