Mi regalo un figlio, ma senza partner. Il sesso, un optional!

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

"Tutto ciò che un figlio può ragionevolmente aspettarsi da suo padre è che sia almeno presente all'atto del concepimento".
Joe Orton

 

  • Un figlio è frutto dell'amore di coppia o di un desiderio individuale?
  • È un percorso obbligato ed obbligatorio?
  • É un trofeo narcisistico?
  • Un anti-depressivo?
  • Ha un significato "riparativo"?
  • Salva un matrimonio traballante?
  • Ed ancora, il concepimento passa sempre dal sentimento elitario dell'amore oppure lo si concepisce a prescindere?
  • Il concepimento passa dall'intimità e dalla sessualità della coppia o la sessualità è davvero opzionale?

 

Qualche riflessione

"Primipara attempata" è la dicitura che accompagna le cartelle cliniche di tante donne di oggi.

Il tempo dell'attesa sembra essere diventato un vero compagno di viaggio per le donne che desiderano diventare madri: attesa di un lavoro adeguato - o adeguatamente remunerato - attesa dell'amore, attesa di sentirsi pronte, comunque attesa!

Molte donne di oggi infatti, rimandano nel tempo la gravidanza per un numero imprecisato di ragioni ma l'attendismo procreativo non corrisponde all'attendismo ovocitario.

La riserva ovocitaria è a termine e non sempre l'attesa del calendario corrisponde con l'attesa degli ovociti.
La vita media si è allungata, ma una donna over quaranta, se pur innamorata della vita e consapevole, psichicamente straripante di energia e "pronta"per diventare mamma, non può non dimenticare di avere un corpo biologico che segue perfettamente l'età biologica, con i suoi rallentamenti e le sue defezioni fisiologiche.
I passaggi procreativi che caratterizzano le "nascite tardive" oggi, sono svariati: dalle tecniche di pma alla fecondazione eterologa, fino ad arrivare alla pratica - controversa - dell'utero in affitto, metodica severamente vietata in italia, ma in voga in tutte le altre parti del mondo.

Fino a non poco tempo fa una gravidanza tardiva veniva considerata una frontiera verso l'ignoto, oggi invece, la scienza aiuta le donne/coppie attendiste, con varie - ed eventuali - soluzioni.

 

L'Italia ha il primato mondiale delle mamme over 40

  • Tutte attendiste?
  • Sfortunate in amore?
  • Realizzate tardivamente?
  • Al secondo giro di boa del cuore?

 

La fecondazione assistita separa la sessualità dalla procreazione, il piacere dal bisogno - di riprodursi - fino a compromettere il vissuto orgasmico e la dimensione del desiderio sessuale, se la coppia non viene affiancata da uno psicologo durante il percorso pre e post pma.

La sessualità che equivale ad intimità ed amore, complicità e desiderio dovrebbe essere la strada verso il concepimento, anche se assistito, altrimenti si corre il rischio di avere due cari genitori che però non sono più "coppia" da tempo e, nel tempo, lo saranno sempre di meno.

Molte donne ricorrono al social egg freezing, congelano cioè i propri ovociti per adoperarli in seguito, in attesa di tempi migliori, lavorativi ed amorosi.

Lo scenario sembra apparentemente dei migliori: iper lavoro, congelamento talvolta offerto - strategicamente - dai datori di lavoro, come Apple e Facebook, attendismo e pma, ed il gioco è fatto: un figlio assicurato e "congelato".

Sembra essere un vero trionfo della libertà!

Libertà di decidere e libertà di non decidere.
Libertà di crescere professionalmente e di procrastinare scelte che obbligano a rallentare.
Ed anora, libertà di amare davvero e di poter aspettare un padre/compagno ideale all'altezza del ruolo.

  • E se tutto questo celasse un vero delirio di onnipotenza?
  • Un delirio procreativo?

 

Madri - addirittura - vergini: qualche riflessione

Da un paio d'anni, c'è un altro fenomeno che disgiunge la sessualità dalla procreazione: il trionfo di madri vergini!

Nessun costo, psichico ed emotivo, concepimento ad uopo ed un figlio in grembo, anche senza partner.

La confusione aumenta e questi nuovi scenari entrano sempre più in conflitto con il concetto atavico di generatività, di gravidanza e di maternità.

Già nel 2010 i dottori John Yovich e Gabor Vajata della Murdoc University di Perth ipotizzavano che nel 2020 ma era mediante tecniche di pma e la sessualità sarà solo un optional, non più un mezzo, uno strumento d'amore a servizio del concepimento.

Si avrà sempre meno tempo per aspettare, per tentare a vuoto, per trovare il principe azzurro e tutto verrà fatto in laboratorio, fino ad arrivare ad un vero, possibile, supermercato degli ovociti: bambini biondi, con gli occhi azzurri e cognitivamente super dotati!

 

Conclusioni

Abbiamo disgiunto il concepimento dalla sessualità, l'utero dalla madre, spezzettato la maternità nella "triade ovocita/utero/genitorialità", ma non siamo riusciti a congiungere - facilmente e con costi contenuti - un bambino da adottare con dei genitori desiderosi di donare amore e cure!

La legge, forse, dovrebbe facilitare le adozioni per evitare deliri fecondativi e scelte egocentriche ed egoistiche pur di realizzare il "proprio" progetto di genitorialità.

 

 

Bibliografia

  •  Giuseppe Cassano “Le nuove frontiere del diritto di famiglia. Il diritto a nascere sani, la maternità surrogata, la fecondazione artificiale eterologa” Giuffré, 2000
  • Ines Corti “La maternità per sostituzione” Giuffré, 2000
  • Carla Faralli e Cecilia Cortesi “Nuove maternità. Riflessioni bioetiche al femminile” Diabasis, 2005
  • Alicia B. Faraoni “La maternità La natura del fenomeno, gli aspetti giuridici, le prospettive di disciplina” Giuffré, 2002
  • Homan GF, Davies M, Norman R. The impact of lifestyle factors on reproductive performance in the general population and those undergoing infertility treatment a review. Hum Reprod Update2007;13:209-23
  • Pescetto G, De Cecco L, Pecorari D, et al. Ginecologia ed ostetricia. Società Editrice Universo: Roma, 2001.

 

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Data pubblicazione: 30 marzo 2016

5 commenti

#1
Utente 397XXX
Utente 397XXX

Sono argomenti molto dibattuti. Premetto che sono un uomo e quindi non riesco facilmente a mettermi nei panni di una futura mamma, però posso azzardare che per alcune donne possa essere preferibile la fecondazione in vitro rispetto all'adozione. Sono d'accordo con lei dottoressa, che un figlio nato senza atto d'amore, senza genitorialità condivisa assomiglia a qualcosa di artefatto, ma è pur vero che la mamma lo porta in grembo, lo sente suo. Un bambino adottato in fondo l'ha generato qualcun altro e la mamma adottiva potrebbe sentirlo meno suo rispetto ad un bimbo cresciuto dentro di lei. E' solo una sensazione; ammeto che se fossi donna, la vedrei in questo modo, ma non voglio dire che sia qualcosa di auspicabile.

#2
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
grazie per essere intervenuto, l'argomento è davvero controverso e sfaccettato.
Ci sono bambini concepiti con amore o senza amore..
Altri nati per caso o per sbaglio...
Altri ancora nati grazie alle tecniche di pma, metodiche che aiutano i sentieri impervi dell'infertilità..
Alcuni con i gameti della coppia, altri con gameti donati e così via..

Il vero problema è il delirio fecondativo: un figlio per tutti ed a tutti i costi, con o senza amore, con o senza coppia, con o senza utero ed ancora con o senza sessualità.

L'adozione credo sia un gesto d'amore profondo, da poter attuare - se fosse più semplice - anche avendo già dei figli propri.


Un cordiale saluto.

#3
Utente 397XXX
Utente 397XXX

In effetti adottare un figlio è un gesto di grande amore e, visti i tempi, sarebbe da incentivare e facilitare. Si farebbero felici molte coppie e soprattutto molti bambini e ragazzi che altrimenti rischiano di rimanere soli.

#5
Psicologo
Psicologo

Pur condividendo l'articolo in diversi punti, credo che non si possa generalizzare: avere un figlio può essere una scelta egoistica in ogni caso, anche se lo si adotta. Non credo che sia il modo con cui si diventa padre o madre che rende un genitore buono o cattivo, ma l'amore che si è pronti a offrire e a condividere.

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