Iniezioni di vitamina E nelle labbra: complicanze tardive, diagnosi e gestione
Negli anni passati, in alcuni Paesi extraeuropei, sono state praticate iniezioni di vitamina E in forma oleosa nelle labbra, con finalità estetiche di aumento di volume.
Questa pratica, priva di basi scientifiche, è oggi riconosciuta come pericolosa e non autorizzata in Europa.

Perché l'iniezione di vitamina E nelle labbra è pericolosa?
Le iniezioni di vitamina E nelle labbra possono determinare danni permanenti al tessuto e complicare o impedire futuri trattamenti estetici con filler.
È fondamentale informare i pazienti che hanno ricevuto tali procedure in passato che il tessuto labiale potrebbe presentare cicatrici interne e aderenze anche molti anni dopo.
Alterazioni istologiche e cliniche
La vitamina E, essendo un olio esogeno, non viene metabolizzata né riassorbita in maniera fisiologica.
Il tessuto reagisce con una risposta cronica da corpo estraneo, caratterizzata da:
- lipogranulomi e noduli fibrotici
- fibrosi e aderenze tissutali
- cicatrici interne e perdita di elasticità
- episodi ricorrenti di edema e flogosi cronica anche a distanza di anni
Studi istopatologici mostrano vacuoli oleosi circondati da cellule giganti e tessuto fibrotico, tipico del granuloma da olio.
Queste modificazioni persistono a lungo e possono essere rilevabili anche dopo 10–15 anni dall’iniezione iniziale.
Per approfondire:I filler nella medicina estetica: caratteristiche e tipologia
Implicazioni per nuovi trattamenti estetici
Anche quando la mucosa labiale appare esteriormente normale, il tessuto profondo può essere alterato e cicatriziale.
Di conseguenza:
- l’infiltrazione di filler a base di acido ialuronico può risultare irregolare;
- vi è un rischio aumentato di asimmetrie, noduli o scarsa integrazione del filler;
- in alcuni casi, la presenza di aderenze fibrotiche rende il trattamento non consigliabile senza valutazione ecografica o specialistica.
Aspetti medico-legali
- Iniezioni di vitamina E non sono mai state approvate come filler e oggi sono considerate pratiche illegali in UE.
- La presenza di tessuto alterato va sempre documentata in anamnesi e spiegata al paziente prima di proporre nuovi trattamenti.
- In caso di sequele, è fondamentale l’approccio multidisciplinare (dermatologia, chirurgia plastica, medicina estetica).
Solo una valutazione specialistica accurata consente di decidere se e come procedere in sicurezza.
Bibliografia
- Kamouna B, et al. Complications of injected vitamin E as a filler for lip augmentation: case series and therapeutic approach. Dermatol Ther. 2015;28(2):94-97. doi:10.1111/dth.12203.
- Abtahi-Naeini B, et al. Liquid vitamin E injection for cosmetic facial rejuvenation: a disaster report of lipogranuloma. J Cosmet Dermatol. 2022;21(11):5549-5554. doi:10.1111/jocd.15294.
- Haneke E. Adverse Effects of Fillers and Their Histopathology. Facial Plast Surg. 2014;30(6):599-614.
- Bingoel AS, et al. Complications and Disasters After Minimally Invasive Tissue Augmentation with Different Types of Fillers: A Retrospective Analysis. Aesthetic Plast Surg. 2022;46:2602-2614.