Componenti inchiostro del tatuaggio, piuttosto urgente.
GENTILI MEDICI, VORREI PROPORVI LA LISTA DI TUTTI I COMPONENTI DELL'INCHIOSTRO NERO CHE IL MIO TATUATORE UTILIZZERA' PER ESEGUIRE IL MIO TATUAGGIO (NEL QUAL CASO POTESSI FARLO). VORREI SAPERE SE QUESTE SOSTANZE SONO PERICOLOSE PER UN'ALLERGICA AL NICHEL (+++) COME ME, CON PELLE CHIARA E DELICATA.
ECCOLI: AQUA, CI77266, PROPYLENE, GLYCOL, CALCIUM, SODIUM, PHOSPHOSILICATE, SHELLAC, PVP, AMMONIA(PER L'INCHIOSTRO NERO). INVECE UTILIZZEREBBE DISTILLED WATER, PRESERVATIVE, C.I. #77266 (PER ESEGUIRE LE SFUMATURE).
SONO SOSTANZE CONTENENTI NICHEL O COMUNQUE PERICOLOSE PER ME? ATTENDO LA VOSTRA RISPOSTA, CORDIALI SALUTI.
ECCOLI: AQUA, CI77266, PROPYLENE, GLYCOL, CALCIUM, SODIUM, PHOSPHOSILICATE, SHELLAC, PVP, AMMONIA(PER L'INCHIOSTRO NERO). INVECE UTILIZZEREBBE DISTILLED WATER, PRESERVATIVE, C.I. #77266 (PER ESEGUIRE LE SFUMATURE).
SONO SOSTANZE CONTENENTI NICHEL O COMUNQUE PERICOLOSE PER ME? ATTENDO LA VOSTRA RISPOSTA, CORDIALI SALUTI.
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Schroeder La ringrazio molto per la sua risposta positiva!
Mi chiedo però come mai un suo collega, il Dott. Tracanna specializzato in Dermatologia, in una sua risposta risalente a Febbraio 2009 ad un altro utente, scrive queste precise parole:
"Gentile utente la ringrazio per la domanda perchè mi permette di affrontare il problema delle allergopatie in generale. Il suo caso è molto interessante, vista la grande richiesta negli ultimi anni di tatuaggi delle più svariate forme, dimensioni e colori. La sua allergia al nichel non promette assolutamente bene per un eventuale tatuaggio...per due motivi: il primo è che tutti i tatuaggi a base di inchistri permanenti contengono nichel; il secondo è che anche se l'inchiostro non dovesse contenere nichel (cosa di per sè impossibile) lei sarebbe comunque predisposta negli anni a sviluppare una allergia nei confronti della sostanza iniettata sottocute. Infatti le allergopatie sono un fenomeno dinamico, non statico: negli anni possono svilupparsi nei soggetti predisposti sempre nuove allergie, soprattutto se il contatto con la sostanza in questione è prolungato nel tempo (l'esempio del tatuaggio è forse il principale). Nondimeno in caso di allergia all'inchiostro del tatuaggio i rischi di effetti deturpanti permanenti sulla cute trattata non sono infrequenti... Il test del "puntino" non è assolutamente una buona regola: come le ho spiegato l'allergia può svilupparsi durante alcune settimane o persino mesi, non deve essere immediata per forza di cose... Spero di essere stato il più possibile chiaro! In generale le consiglio sempre di sottoporsi ad una visita specialistica dermatologica che per tanti motivi è l'unico strumento che voi pazienti avete per affrontare le problematiche cutanee in maniera appropriata.
Le porgo i miei più cordiali saluti,
Dr. Marco Tracanna
Medico Chirurgo
Specialista in Dermatologia e Venereologia"
Mi sento un pò confusa dal momento che non dubito nè della Sua professionalità, nè di quella del Dott. Tracanna.
Attendo una sua delucidazione in merito.
Nel frattempo la ringrazio molto per la gentilezza e l'attenzione.
Cordiali Saluti.
Mi chiedo però come mai un suo collega, il Dott. Tracanna specializzato in Dermatologia, in una sua risposta risalente a Febbraio 2009 ad un altro utente, scrive queste precise parole:
"Gentile utente la ringrazio per la domanda perchè mi permette di affrontare il problema delle allergopatie in generale. Il suo caso è molto interessante, vista la grande richiesta negli ultimi anni di tatuaggi delle più svariate forme, dimensioni e colori. La sua allergia al nichel non promette assolutamente bene per un eventuale tatuaggio...per due motivi: il primo è che tutti i tatuaggi a base di inchistri permanenti contengono nichel; il secondo è che anche se l'inchiostro non dovesse contenere nichel (cosa di per sè impossibile) lei sarebbe comunque predisposta negli anni a sviluppare una allergia nei confronti della sostanza iniettata sottocute. Infatti le allergopatie sono un fenomeno dinamico, non statico: negli anni possono svilupparsi nei soggetti predisposti sempre nuove allergie, soprattutto se il contatto con la sostanza in questione è prolungato nel tempo (l'esempio del tatuaggio è forse il principale). Nondimeno in caso di allergia all'inchiostro del tatuaggio i rischi di effetti deturpanti permanenti sulla cute trattata non sono infrequenti... Il test del "puntino" non è assolutamente una buona regola: come le ho spiegato l'allergia può svilupparsi durante alcune settimane o persino mesi, non deve essere immediata per forza di cose... Spero di essere stato il più possibile chiaro! In generale le consiglio sempre di sottoporsi ad una visita specialistica dermatologica che per tanti motivi è l'unico strumento che voi pazienti avete per affrontare le problematiche cutanee in maniera appropriata.
Le porgo i miei più cordiali saluti,
Dr. Marco Tracanna
Medico Chirurgo
Specialista in Dermatologia e Venereologia"
Mi sento un pò confusa dal momento che non dubito nè della Sua professionalità, nè di quella del Dott. Tracanna.
Attendo una sua delucidazione in merito.
Nel frattempo la ringrazio molto per la gentilezza e l'attenzione.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 33.6k visite dal 17/12/2010.
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