Vaginite cronica e difese immunitarie
Gentili Medici,
soffro di vaginite cronica oramai da un anno e mezzo(presunta candida ma tamponi sempre negativi) Inizialmente le terapie topiche animicotiche facevano effetto,anche se dopo neanche un mese i sintomi ritornavano, ma dopo un pò di tempo i farmaci hanno smesso di "funzionare" e mi hanno portato ad uno stato di infiammazione delle mucose molto forte (possibile sensibiizzazione?). Ora è un anno e mezzo che ho i sintomi tutti i giorni(intenso bruciore e arrossamento sia esterno che interno, leggero prurito e perdite bianche) . Uno stato di sensibilizzazione può durare tutto questo tempo? Qualsiasi cosa applichi a livello locale mi peggiora la situazione(aumenta l'infiammazione) la mia vaginite è diventata cronica e non ne posso più, non sò più come uscirne.quello che avverto è una forte infiammazione sia interna che esterna e sento che più passa il tempo e più mi danneggia i tessuti. Ci sono periodi in cui i sintomi sembrano diminuire giorno per giorno, ma improvvisamente mi ritrovo più infiammata di prima. La terapia che sto facendo al momento, dopo aver cambiato 4 ginecologi, è fluconazolo per bocca, sono già due mesi che l'assumo ma i sintomi sembrano addirittura aumentare. Inoltre in questo ultimo periodo mi sono comparse delle chiazze tonde rosa squamose sulla pelle e mi è venuta una lesione tra le dita dei piedi (piede d'atleta), la quale mi viene periodicamente, da molti anni, ma ultimamente è più frequente e assumendo il fluconazolo non mi sarebbe dovuta tornare , giusto? Tutto ciò mi fa pensare ad un calo delle mie difese immunitarie. Potrei fare delle analisi per verificare lo stato delle difese? Secondo voi una terapia per alzare le difese potrebbe risolvere il mio problema?
Inoltre sono positiva al Virus Hpv ed ho una piaghetta che però è risultata negativa dalla biopsia. POtrebbe comunque influire il virus?
soffro di vaginite cronica oramai da un anno e mezzo(presunta candida ma tamponi sempre negativi) Inizialmente le terapie topiche animicotiche facevano effetto,anche se dopo neanche un mese i sintomi ritornavano, ma dopo un pò di tempo i farmaci hanno smesso di "funzionare" e mi hanno portato ad uno stato di infiammazione delle mucose molto forte (possibile sensibiizzazione?). Ora è un anno e mezzo che ho i sintomi tutti i giorni(intenso bruciore e arrossamento sia esterno che interno, leggero prurito e perdite bianche) . Uno stato di sensibilizzazione può durare tutto questo tempo? Qualsiasi cosa applichi a livello locale mi peggiora la situazione(aumenta l'infiammazione) la mia vaginite è diventata cronica e non ne posso più, non sò più come uscirne.quello che avverto è una forte infiammazione sia interna che esterna e sento che più passa il tempo e più mi danneggia i tessuti. Ci sono periodi in cui i sintomi sembrano diminuire giorno per giorno, ma improvvisamente mi ritrovo più infiammata di prima. La terapia che sto facendo al momento, dopo aver cambiato 4 ginecologi, è fluconazolo per bocca, sono già due mesi che l'assumo ma i sintomi sembrano addirittura aumentare. Inoltre in questo ultimo periodo mi sono comparse delle chiazze tonde rosa squamose sulla pelle e mi è venuta una lesione tra le dita dei piedi (piede d'atleta), la quale mi viene periodicamente, da molti anni, ma ultimamente è più frequente e assumendo il fluconazolo non mi sarebbe dovuta tornare , giusto? Tutto ciò mi fa pensare ad un calo delle mie difese immunitarie. Potrei fare delle analisi per verificare lo stato delle difese? Secondo voi una terapia per alzare le difese potrebbe risolvere il mio problema?
Inoltre sono positiva al Virus Hpv ed ho una piaghetta che però è risultata negativa dalla biopsia. POtrebbe comunque influire il virus?
[#1]
Per aumentare le difese immunitarie si ricorre a degli integratori composti di estratti naturali e sali minerali, l'efficacia in genere è buona ma non per tutti.
Certemente una cura farmacologica prolungata come quella che sta facendo debilita un pò e sarebbe il caso di fare dei fermenti lattici.
Dipende però dalla diagnosi corretta il suo problema e dall'abilità del ginecologo a prelevare i campioni da esaminare per il pap test.
Il virus non credo influisca, ma la piaghetta si, può dare bruciori e infiammazione.
Certemente una cura farmacologica prolungata come quella che sta facendo debilita un pò e sarebbe il caso di fare dei fermenti lattici.
Dipende però dalla diagnosi corretta il suo problema e dall'abilità del ginecologo a prelevare i campioni da esaminare per il pap test.
Il virus non credo influisca, ma la piaghetta si, può dare bruciori e infiammazione.
dott. ANTONIO CORICA
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Corica, la ringrazio per la tempestiva risposta. Il mio problema fondamentale è effettivamente avere una diagnosi corretta, sembra che sia così difficile! Per ora il mio ginecologo sta tentando di curare questa presunta candida con fluconazolo, candida diagnosticata dai sintomi, ma non dai tamponi. Riguardo gli integratori ne ho assunti abbstanza e per lungo tempo (fermenti lattici,lattoferrina , fattore m, immun'age ) ma sinceramente non ne ho trovato giovamento, la situazione va a peggiorare! Come dice lei l'efficacia in genere è buona ma non per tutti.
Riguardo la piaghetta io ho molti dubbi in quanto ho avuto pareri medici contrastanti: c'è chi mi ha consigliato di eseguire immediatamente un intervento di conizzazione che potrebbe essere risolutivo in quanto , essendo presente il virus nel corpo, potrei trovarmi in uno stato di immunodepressione causata dall'hpv;
c'è chi , al contrario, mi ha detto che la piaghetta non va tolta e non può influire sui miei disturbi in quanto non risulta infettata (tamponi pap teste biopsie negativi).
A chi dovrei dar retta? A questo punto sarei tentata di effettuare l'intervento come ultima spiaggia!
Le posso chiedere per quale motivo la piaghetta può dare bruciori e infiammazioni? SE fosse la piaghetta la causa, l'intervento potrebbe risolvere questi miei problemi (bruciori e infiammazione)?
Riguardo la piaghetta io ho molti dubbi in quanto ho avuto pareri medici contrastanti: c'è chi mi ha consigliato di eseguire immediatamente un intervento di conizzazione che potrebbe essere risolutivo in quanto , essendo presente il virus nel corpo, potrei trovarmi in uno stato di immunodepressione causata dall'hpv;
c'è chi , al contrario, mi ha detto che la piaghetta non va tolta e non può influire sui miei disturbi in quanto non risulta infettata (tamponi pap teste biopsie negativi).
A chi dovrei dar retta? A questo punto sarei tentata di effettuare l'intervento come ultima spiaggia!
Le posso chiedere per quale motivo la piaghetta può dare bruciori e infiammazioni? SE fosse la piaghetta la causa, l'intervento potrebbe risolvere questi miei problemi (bruciori e infiammazione)?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 12/03/2011.
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