Intolleranze alimentari: bufala o verità?
Buonasera,
premetto che prima di decidere di scriverle su questo forum ho letto molti consulti riguardo al tema delle intolleranze alimentari e trovo piuttosto sconcertante il fatto che alcuni medici ne ammettano l'esistenza e che altri la neghino catergoricamente, perchè in una situazione di questo tipo un paziente si trova davvero allo sbaraglio.
La mia storia, in breve, è questa:
ho 28, ho iniziato a soffrire di disturbi gastro-intestinali all'età di 10 anni. Ho sofferto, in diverse fasi della mia vita, di forte gastrite, poi di ulcera duodenale, esofagite da reflusso ed ernia iatale (tutte queste patologie sono state diagnostiche a seguito di diverse gastro-duodenoscopie ed anche ph-metria).
Dopo una lunga assenza di sintomi, ho ricominciato a soffrire di disturbi gastro intestinali circa 3 anni fa, ma la ultima gastroscopia ha evidenziato la completa risoluzione dell'ulcera, dell'esofagite e del reflusso gastroesofageo.
Ad oggi, tuttavia, continuo a soffrire di mal di stomico, addome gonfio, stitichezza alternata a diarrea, cattiva digestione ed in aggiunta a tutto ciò soffro di acne (non ormonale), anemia e stanchezza perenne. Celiachia e disturbi del fegato sono stati esclusi perchè ho effettuato tutti gli esami di questo mondo (compreso clismo opaco, egografie addominali varie, ecc ecc.)
Ora, non mi resta forse, come unica alternativa plausibile, la strada delle intolleranze alimentari? Perchè a questo punto, non saprei che altro fare.
L'ultimo gastroenterologo da me consultato mi ha detto che "Si sono esaurite le possibilità diagnostiche e che a questo punto deve per forza trattarsi di sindrome ansiosa.....!!"
Cosa devo fare? Le intolleranze alimentari sono realmente solo una trovata per rubare soldi alla gente che non sa più dove sbattere la testa?
Attendo con ansia i vostri consigli e vi ringrazio anticipatamente.
premetto che prima di decidere di scriverle su questo forum ho letto molti consulti riguardo al tema delle intolleranze alimentari e trovo piuttosto sconcertante il fatto che alcuni medici ne ammettano l'esistenza e che altri la neghino catergoricamente, perchè in una situazione di questo tipo un paziente si trova davvero allo sbaraglio.
La mia storia, in breve, è questa:
ho 28, ho iniziato a soffrire di disturbi gastro-intestinali all'età di 10 anni. Ho sofferto, in diverse fasi della mia vita, di forte gastrite, poi di ulcera duodenale, esofagite da reflusso ed ernia iatale (tutte queste patologie sono state diagnostiche a seguito di diverse gastro-duodenoscopie ed anche ph-metria).
Dopo una lunga assenza di sintomi, ho ricominciato a soffrire di disturbi gastro intestinali circa 3 anni fa, ma la ultima gastroscopia ha evidenziato la completa risoluzione dell'ulcera, dell'esofagite e del reflusso gastroesofageo.
Ad oggi, tuttavia, continuo a soffrire di mal di stomico, addome gonfio, stitichezza alternata a diarrea, cattiva digestione ed in aggiunta a tutto ciò soffro di acne (non ormonale), anemia e stanchezza perenne. Celiachia e disturbi del fegato sono stati esclusi perchè ho effettuato tutti gli esami di questo mondo (compreso clismo opaco, egografie addominali varie, ecc ecc.)
Ora, non mi resta forse, come unica alternativa plausibile, la strada delle intolleranze alimentari? Perchè a questo punto, non saprei che altro fare.
L'ultimo gastroenterologo da me consultato mi ha detto che "Si sono esaurite le possibilità diagnostiche e che a questo punto deve per forza trattarsi di sindrome ansiosa.....!!"
Cosa devo fare? Le intolleranze alimentari sono realmente solo una trovata per rubare soldi alla gente che non sa più dove sbattere la testa?
Attendo con ansia i vostri consigli e vi ringrazio anticipatamente.
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A quanto ne ho capito le ha oggettivamente una patologia esofago gastrica che già rende possibile la sintomatologia di cui soffre.
Credo che escludere delle patologie sia ilo modo più utile per saperne di più, la celiachia necessita di fare gli esami qualche volte in più nel corso dell'anno.
Delle intolleranza alimentari non ci sono dati scientifici che possono dimostrare l'effettiva utilità, fermo restando che se uno non mangia o non mangia tante cose si dimagrisce di sicuro(se vengono fatte per questo).
Esistono le reazioni crociate pollini e alimenti e di questo ve ne è la certezza(se si è allergici ai pollini.
L'ansia ci può entrare e a volte può dar fastidio.
E' una paziente da valutare attentamente e fare a mio avviso qualche altra indagine.
Credo che escludere delle patologie sia ilo modo più utile per saperne di più, la celiachia necessita di fare gli esami qualche volte in più nel corso dell'anno.
Delle intolleranza alimentari non ci sono dati scientifici che possono dimostrare l'effettiva utilità, fermo restando che se uno non mangia o non mangia tante cose si dimagrisce di sicuro(se vengono fatte per questo).
Esistono le reazioni crociate pollini e alimenti e di questo ve ne è la certezza(se si è allergici ai pollini.
L'ansia ci può entrare e a volte può dar fastidio.
E' una paziente da valutare attentamente e fare a mio avviso qualche altra indagine.
dott. ANTONIO CORICA
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 08/06/2011.
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