Asma e ventolin
Salve, volevo avere dei chiarimenti sul Ventolin, mi è stato prescritto anni fa perché raramente soffro di attacchi di asma che sparisce con l'espellere il catarro tossendo ma, ho sempre avuto paura ad assumerlo, mi accontentavo a tossire più forte possibile per eliminare il catarro e irritarmi tutta la gola piuttosto di fare lo spruzzo. Soffro di allergie ma questi attacchi il 90% sono dovuti al reflusso gastro esofageo ( sono stata anche ricoverata in pneumologia anni fa). Stasera stavo per addormentarmi e come per magia è arrivata l'asma con il catarro allora, mi sono fatta coraggio e ho fatto lo spruzzo, non sapendo se avevo fatto correttamente, ho fatto il secondo spruzzo e sono stata soddisfatta, neanche il tempo di posare la bomboletta che l'asma non la sentivo più solo che, è apparso un tremore assurdo, non mi sentivo gli arti, so che è normale con questi farmaci ma siccome soffro anche di tachicardia e extrasistole, posso farlo ugualmente.
[#1]
Allergologo
Gentile utente,
ogni prescrizione segue un ragionamento su beneficio e rischio atteso dall'assunzione del farmaco in questione.
Il tremore può essere un effetto indesiderato del salbutamolo, che peraltro è anche in grado di indurre tachicardia. Sciacquare bene la bocca dopo l'uso può essere utile a limitare il problema.
In linea generale però devono essere messe in atto tutte le misure idonee al miglior controllo possibile dell'asma (in modo da ridurre il numero degli eventi acuti e quindi la somministrazione di salbutamolo): la prevenzione ambientale (se si tratta di allergeni in qualche modo "controllabili"), l'eventuale assunzione di altri farmaci per l'asma, il contemporaneo trattamento della rinite (compreso il "vaccino", se indicato) e del reflusso gastroesofageo.
D'altra parte, l'uso del salbutamolo si configura anche come "marcatore" di attività di malattia: dunque una necessità non occasionale deve indicare una rivalutazione clinica. Nel Suo caso, inoltre, la stessa presenza di una patologia ansiosa pone ogni volta un quesito di diagnosi differenziale, soprattutto se l'ansia non risulta adeguatamente controllata.
Saluti,
ogni prescrizione segue un ragionamento su beneficio e rischio atteso dall'assunzione del farmaco in questione.
Il tremore può essere un effetto indesiderato del salbutamolo, che peraltro è anche in grado di indurre tachicardia. Sciacquare bene la bocca dopo l'uso può essere utile a limitare il problema.
In linea generale però devono essere messe in atto tutte le misure idonee al miglior controllo possibile dell'asma (in modo da ridurre il numero degli eventi acuti e quindi la somministrazione di salbutamolo): la prevenzione ambientale (se si tratta di allergeni in qualche modo "controllabili"), l'eventuale assunzione di altri farmaci per l'asma, il contemporaneo trattamento della rinite (compreso il "vaccino", se indicato) e del reflusso gastroesofageo.
D'altra parte, l'uso del salbutamolo si configura anche come "marcatore" di attività di malattia: dunque una necessità non occasionale deve indicare una rivalutazione clinica. Nel Suo caso, inoltre, la stessa presenza di una patologia ansiosa pone ogni volta un quesito di diagnosi differenziale, soprattutto se l'ansia non risulta adeguatamente controllata.
Saluti,
[#2]
Ex utente
Salve dott... prima di tutto la ringrazio per avermi risposto e poi volevo dirle che prendo tutte le precauzioni possibili ed immaginabili, la finestra della stanza è 24 ore su 24 aperta quindi areata, per il reflusso gastroesofageo assumo già Lansoprazolo da diversi anni, ho la rinite allergica e l'otorino mi ha prescritto per 15 gg Avamys spray più lavaggi nasali e devo dire che mi sono trovata abbastanza bene solo che, l'Avamys mi portava agitazione e disturbo del sonno quindi ho fatto solo i 15 gg, adesso solo quando ne sento la necessità l'utilizzo. Il Ventolin mi è stato prescritto anni fa ma avendo paura di usarlo, l'ho sempre tenuto in borsa, preferivo sforzarmi e rimettere e quindi espellere il muco che mi causava l'asma, piuttosto che utilizzare il medicinale, Siccome qualche gg fa ebbi un attacco sempre lieve ringraziando Dio, passato in pochi minuti, il mio medico curante mi disse di utilizzare il Ventolin anche se non ho l'asma e mi sento solo chiusa perché può essere che entra catarro nei bronchi e crea il broncospasmo così, quella sera indecisa sul da farsi, ho fatto lo spruzzo che poi, non credendo di aver fatto bene, ne feci un altro e rimasi sbalordita sull'efficacia, non ebbi neanche il tempo di riaprire la bocca che l'asma era già passata. Adesso anche ieri sera avevo extrasistole e stamattina mi sono svegliata agitata ma sia battiti cardiaci che pressione erano nella norma, adesso mi chiedo se per puro caso avessi un altro attacco, posso fare ugualmente il Ventolin?
[#3]
Allergologo
In pratica sta agendo solo sulla prevenzione ambientale senza un "vero" trattamento della rinite. Allo stesso modo non fa riferimento a terapie per l'ansia.
Lo spray nasale cortisonico non può essere ritenuto responsabile dei disturbi che riferisce.
L'ostruzione si verifica principalmente per la contrazione della muscolatura bronchiale (aspetto sul quale agisce il broncodilatatore che l'ha «sbalordita») piuttosto che per effetto della secrezione mucosa.
Il farmaco di riferimento in acuto per l'asma resta il broncodilatatore rapido.
Allo stesso modo resta l'impressione che abbia bisogno di una rivalutazione specialistica del problema allergico e anche dell'ansia.
Saluti,
Lo spray nasale cortisonico non può essere ritenuto responsabile dei disturbi che riferisce.
L'ostruzione si verifica principalmente per la contrazione della muscolatura bronchiale (aspetto sul quale agisce il broncodilatatore che l'ha «sbalordita») piuttosto che per effetto della secrezione mucosa.
Il farmaco di riferimento in acuto per l'asma resta il broncodilatatore rapido.
Allo stesso modo resta l'impressione che abbia bisogno di una rivalutazione specialistica del problema allergico e anche dell'ansia.
Saluti,
[#4]
Ex utente
Allora sono un tipo ansioso si ma riesco a gestire il mio stato d'animo abbastanza bene, un tempo ricorrevo ogni gg al pronto soccorso per tachicardia , mi dicevano che fosse l'ansia ma poi dopo diversi accertamenti ho scoperto di soffrire da reflusso gastroesofageo che può portare tachicardia e dolori al petto, soffro di allergie alla parietaria quindi allergia perenne in quanto questo tipo di muffa si trova in tutto l'arco dell'anno, oltre questa allergia ho setto nasale deviato, turbinati infiammati cronici, congiuntivite allergica. I problemi di salute li ho non me li invento quindi non vedo cosa centri l'ansia in quanto sono stati refertati come asma bronchiale grave-severa anche se ringraziando a Dio non ho mai avuto gravi attacchi asmatici (i miei zii e i miei cugini ne soffrono). Anche il mio medico curante diceva che soffrivo di ansia ma poi quando ha visto i referti si è ricreduta, io non mi invento le cose, so riconoscere una crisi di ansia da un altro malanno, infatti capita che mi prendo di ansia facilmente ma lo capisco e mi distraggo subito e in pochi istanti passa tutto, come a causa di una mancanza di forze anni fa mi dissero ansia, poi epilessia e infine è che porto la pressione bassa e quindi dovrei fare uso di integratori alimentari soprattutto in estate perché si abbassa tutto in una volta, può essere anche all'ansia non lo so non sono medico ma mi capitava anche di non poter stare in mezza alla folla o stare ferma senza far nulla che inizio subito a sentirmi mancare ma reagisco come mi hanno detto di fare in neurologia e funziona alla grande.
[#5]
Allergologo
Cara signora,
NESSUNO ha detto che non ha l'asma.
NESSUNO ha detto che si inventa le cose.
Rilegga attentamente i miei scritti e poi mi sveli dove secondo Lei avrei negato la Sua asma o dove Le avrei dato della visionaria.
Asma e ansia non si escludono a videnda, anzi possono senz'altro coesistere nella stessa persona, generando un "problema" di diagnosi differenziale dal momento che hanno sintomi in comune.
Visto che ha voluto darmi altri "dettagli", completerò la mia opera con la professionalità che ho il dovere e il piacere di onorare sempre.
Sappia dunque che un'asma «grave-severa» non si tratta solo col salbutamolo al bisogno.
Inoltre per questo evidente stato d'ansia, che in qualche modo condiziona il Suo quotidiano, non sembra sufficiente «reagire come hanno detto in neurologia», sebbene questo possa essere relativamente efficace per gli episodi "maggiori" di agorafobia.
Se Le è stato detto che tutto questo dipende dalla pressione bassa, mi dispiace per Lei ma anche per chi propone questo tipo di diagnosi.
Ho risposto alla Sua richiesta al fine di migliorare la Sua qualità di vita. Se Lei ritiene soddisfacente la Sua qualità di vita attuale - che, mi consenta, a me appare decisamente migliorabile - va bene anche così: pure accontentarsi è legittimo.
Cordialmente,
NESSUNO ha detto che non ha l'asma.
NESSUNO ha detto che si inventa le cose.
Rilegga attentamente i miei scritti e poi mi sveli dove secondo Lei avrei negato la Sua asma o dove Le avrei dato della visionaria.
Asma e ansia non si escludono a videnda, anzi possono senz'altro coesistere nella stessa persona, generando un "problema" di diagnosi differenziale dal momento che hanno sintomi in comune.
Visto che ha voluto darmi altri "dettagli", completerò la mia opera con la professionalità che ho il dovere e il piacere di onorare sempre.
Sappia dunque che un'asma «grave-severa» non si tratta solo col salbutamolo al bisogno.
Inoltre per questo evidente stato d'ansia, che in qualche modo condiziona il Suo quotidiano, non sembra sufficiente «reagire come hanno detto in neurologia», sebbene questo possa essere relativamente efficace per gli episodi "maggiori" di agorafobia.
Se Le è stato detto che tutto questo dipende dalla pressione bassa, mi dispiace per Lei ma anche per chi propone questo tipo di diagnosi.
Ho risposto alla Sua richiesta al fine di migliorare la Sua qualità di vita. Se Lei ritiene soddisfacente la Sua qualità di vita attuale - che, mi consenta, a me appare decisamente migliorabile - va bene anche così: pure accontentarsi è legittimo.
Cordialmente,
[#6]
Ex utente
Mi è stato detto che dipende dalle pressione bassa quei mancamenti che avvertivo, non nascondo che soffro d'ansia e che per ciò soffro di tachicardia e extrasistole, ma siccome riesco a reagire mi è stato sconsigliato di assumere calmanti, se poi mi sento troppo male cosso al pronto soccorso e mi danno delle gocce li. Ascolti per quanto riguarda l'asma mi è stata diagnosticata grave-severa mi spieghi come faccio ad avere un asma definita tale con i bronci perfetti e ben funzionanti? Come faccio ad avere un'asma tale se il mio problema è solo quando magari mangio qualcosina in più e a crearla è lo stomaco? Mi avevano prescritto il Foster ma perché farlo se non ho problemi polmonari e la mia asma è rara e come già detto dipende dallo stomaco confermato anche dallo pneumologo? Cosa dovrei assumere?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 35.1k visite dal 16/07/2013.
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Approfondimento su Asma
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