Bodybuilding
Salve sono un ragazzo di 20 anni e pratico da circa 2 anni bodybuilding, sono sempre stato contrario all'utilizzo di farmaci nella mia disciplina sportiva e per questo non ho mai utilizzato nessun medicinale. nel corso di questi 2 anni ho usato integratori come creatina aminoacidi e glutammina sempre sotto controllo medico. Ogni tanto mi capitava di utilizzare integratori importati da altri paesi ma in fin dei conti erano molto simili ai nostri italiani con i classici stimolanti come caffeina taurina ecc. Circa 2 mesi fa mi è stato regalato un integratore che non conteneva i classici stimolanti ma ben si del "Clenbuterolo" lo provai per poco tempo e poi dopo una ricerca per vedere di quale tipo di sostanza si trattava sono andato dal mio medico curante; il quale mi ha detto che generalmente era un integratore di aminoacidi creatina e questo farmaco che veniva utilizzato per la cura dell'asma. Il mio medico mi ha detto che non era molto salutare e che ormai che avevo terminato l'integratore di evitare di riprenderlo per un bel po di tempo. Ora mi chiedo conosco molti atleti che ne fanno uso e alcuni con piccoli problemi come il mio, ovvero un leggero prolasso alla valvola mitrale; mi chiedo che rischi possono correre questi atleti e quelli che ho corso io nell'assumere questa sostanza. Grazie in anticipo
[#1]
Allergologo
Egregio utente,
il farmaco in questione è utilizzato per la cura dell'asma poiché rientra nel gruppo dei "beta-agonisti", che agiscono provocando broncodilatazione.
L'effetto però non è limitato ai bronchi e i beta-agonisti rientrano nella lista delle sostanze dopanti anche per l'azione sul sistema cardiocircolatorio e sul tessuto muscolare.
I possibili effetti collaterali riguardano quindi anche il cuore indipendentemente dal Suo piccolo difetto congenito e, come per tutti i farmaci, al di là della questione etica, ne è consigliata l'assunzione esclusivamente a fini terapeutici.
Saluti,
il farmaco in questione è utilizzato per la cura dell'asma poiché rientra nel gruppo dei "beta-agonisti", che agiscono provocando broncodilatazione.
L'effetto però non è limitato ai bronchi e i beta-agonisti rientrano nella lista delle sostanze dopanti anche per l'azione sul sistema cardiocircolatorio e sul tessuto muscolare.
I possibili effetti collaterali riguardano quindi anche il cuore indipendentemente dal Suo piccolo difetto congenito e, come per tutti i farmaci, al di là della questione etica, ne è consigliata l'assunzione esclusivamente a fini terapeutici.
Saluti,
[#2]
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta, volevo specificarle che ho scoperto la sostanza in questione dal problema di mia madre, che sporadicamente ha assunto il medicinale in questione. Credo che in generale non ho bisogno della sostanza in quanto per ottenere dei risultati effettivi nel mio sport bisogna utilizzzare quantitativi decisamente superiori. Ho preso la passione per lo sport da mia madre, però resto sicuramente preoccupato in quanto anche se usato da mia madre sotto dosaggi consigliati dal medico , leggo notevoli articoli riguardo la pericolosità del medicinale in questione. Soprattuto poichè mia madre ha un prolasso mitralico come il mio. Qual'è la sua opinione, Grazie ancora
[#3]
Allergologo
Una percentuale non trascurabile di asmatici riferisce tachicardia e/o tremori dopo l'assunzione del broncodilatatore per via locale inalatoria.
Si immagini, in "proporzione", la capacità di indurre effetti sistemici di un farmaco per via generale. Pertanto La inviterei a considerare anche la possibilità che l'idea che si è fatto in merito ai «quantitativi decisamente superiori» possa essere sbagliata.
Per quanto riguarda Sua madre, si tratta di una condizione diametralmente opposta poiché utilizza il farmaco in senso terapeutico.
Personalmente non ho mai prescritto un broncodilatatore per os, poiché per la terapia per via inalatoria si possono utilizzare metodi differenti (diversi devices, uso del distanziatore) così da renderla perfettamente efficace. Legga pure questa informazione come la possibilità di ripensare (ovviamente con il medico, meglio ancora se specialista allergologo/pneumologo) la terapia dell'asma.
Saluti,
Si immagini, in "proporzione", la capacità di indurre effetti sistemici di un farmaco per via generale. Pertanto La inviterei a considerare anche la possibilità che l'idea che si è fatto in merito ai «quantitativi decisamente superiori» possa essere sbagliata.
Per quanto riguarda Sua madre, si tratta di una condizione diametralmente opposta poiché utilizza il farmaco in senso terapeutico.
Personalmente non ho mai prescritto un broncodilatatore per os, poiché per la terapia per via inalatoria si possono utilizzare metodi differenti (diversi devices, uso del distanziatore) così da renderla perfettamente efficace. Legga pure questa informazione come la possibilità di ripensare (ovviamente con il medico, meglio ancora se specialista allergologo/pneumologo) la terapia dell'asma.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.6k visite dal 11/07/2013.
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