Nevo displastico: attesa istologico
Gentili dottori
Vi scrivo perché sono in attesa di ricevere un esame istologico per un nevo asportato sotto la pianta del piede tolto una settimana fa. Avevo questo nevo da circa 10 anni, non mi ha dato mai problemi, ma aveva un colorito scuro (quasi nero) e i bordi irregolari, dentati. Forma triangolare ma simmetrica. Diametro circa 6 mm. Non aree ulcerative, ne diverse pigmentazioni. Non ha mai sanguinato, ne si è ulcerato e non mi pare sia cresciuto in tutto questo tempo (è sempre rimasto uguale, brutto ma uguale). Ho deciso di fare una visita dermatologica di controllo, ed il primo dermatologo che mi ha visitato ha detto che assolutamente era da togliere, non potendo asserire se fosse benigno o maligno e che serviva un esame istologico per valutqrlo. Lo diagnostica come: nevo melanocitico atipico. Mi manda da un secondo dermatologo/chirurgo, il quale mi rassicura un pò, dicendomi che secondo lui è un nevo displastico che potrebbe evolvere in melanoma e mi dice di stare "relativamente tranquillo". Mi sottopongo all'asportazione chirurgica e quando il dottore toglie il nevo dice che è solo una lesione cutanea e che mi da la quasi certezza che non è nulla di preoccupante. Mi dice che avrò la risposta dell'istologico entro 15/16 gg lavorativi e che se c'è qualcosa mi chiameranno loro dall'ospedale. E' passata circa una sett. dall'intervento e ovviamente sono molto preoccupato per l'esito. Vi chiedo, se secondo voi un dermatologo/chirurgo possa già farsi un'idea della lesione una volta asportata, e se si sbilancia dicendomi di stare tranquillo, possa essere una notizia rassicurante da una parte. Il mio timore è che se si trattasse di un melanoma, dopo tutto il tempo trascorso possa aver metastatizzato da qualche parte. Ho fatto per altri controlli 3 mesi fa una RX toracica e un'ecografia epatica che non hanno evidenziato pacchetti linfonodali ne metastasi. Le analisi del sangue sembra vadano bene, i valori di VES, globuli bianchi, piastrine, elettroforesi proteica, LDH, ecc. tutto ok, anche i markers tumorali che feci per l'episodio di melena (CEA, CA 19,9 e cae 15.3) tutti negativi, cosi come gastroscopia e colonscopia entrambe negative. L'emocromo dopo la gastrite emorragica è tornato nella norma. So che il melanoma è un tipo di tumore molto aggressivo, quindi penso che se fosse stato ab origine una neoformazione maligna, ad oggi probabilmente non starei nemmeno qui a parlarne. Tuttavia ci sono stati dei casi di persone che hanno tolto dei nevi dopo 10 anni, che si sono rivelati essere dei melanomi, e questo mi ha gettato un pò nel panico...Vi chiedo in base alla vostra esperienza, se di solito la parte da esaminare viene inviata comunque subito al laboratorio di anatomia patologica, o se trascorrono dei giorni per questo. Premetto che il laboratorio si trova nello stesso ospedale dove ho effettuato l'operazione.
Ogni vostro parere, o rassicurazione qualora ce ne fossero i presupposti, sarà per me molto importante. Grazie mille in anticipo.
Vi scrivo perché sono in attesa di ricevere un esame istologico per un nevo asportato sotto la pianta del piede tolto una settimana fa. Avevo questo nevo da circa 10 anni, non mi ha dato mai problemi, ma aveva un colorito scuro (quasi nero) e i bordi irregolari, dentati. Forma triangolare ma simmetrica. Diametro circa 6 mm. Non aree ulcerative, ne diverse pigmentazioni. Non ha mai sanguinato, ne si è ulcerato e non mi pare sia cresciuto in tutto questo tempo (è sempre rimasto uguale, brutto ma uguale). Ho deciso di fare una visita dermatologica di controllo, ed il primo dermatologo che mi ha visitato ha detto che assolutamente era da togliere, non potendo asserire se fosse benigno o maligno e che serviva un esame istologico per valutqrlo. Lo diagnostica come: nevo melanocitico atipico. Mi manda da un secondo dermatologo/chirurgo, il quale mi rassicura un pò, dicendomi che secondo lui è un nevo displastico che potrebbe evolvere in melanoma e mi dice di stare "relativamente tranquillo". Mi sottopongo all'asportazione chirurgica e quando il dottore toglie il nevo dice che è solo una lesione cutanea e che mi da la quasi certezza che non è nulla di preoccupante. Mi dice che avrò la risposta dell'istologico entro 15/16 gg lavorativi e che se c'è qualcosa mi chiameranno loro dall'ospedale. E' passata circa una sett. dall'intervento e ovviamente sono molto preoccupato per l'esito. Vi chiedo, se secondo voi un dermatologo/chirurgo possa già farsi un'idea della lesione una volta asportata, e se si sbilancia dicendomi di stare tranquillo, possa essere una notizia rassicurante da una parte. Il mio timore è che se si trattasse di un melanoma, dopo tutto il tempo trascorso possa aver metastatizzato da qualche parte. Ho fatto per altri controlli 3 mesi fa una RX toracica e un'ecografia epatica che non hanno evidenziato pacchetti linfonodali ne metastasi. Le analisi del sangue sembra vadano bene, i valori di VES, globuli bianchi, piastrine, elettroforesi proteica, LDH, ecc. tutto ok, anche i markers tumorali che feci per l'episodio di melena (CEA, CA 19,9 e cae 15.3) tutti negativi, cosi come gastroscopia e colonscopia entrambe negative. L'emocromo dopo la gastrite emorragica è tornato nella norma. So che il melanoma è un tipo di tumore molto aggressivo, quindi penso che se fosse stato ab origine una neoformazione maligna, ad oggi probabilmente non starei nemmeno qui a parlarne. Tuttavia ci sono stati dei casi di persone che hanno tolto dei nevi dopo 10 anni, che si sono rivelati essere dei melanomi, e questo mi ha gettato un pò nel panico...Vi chiedo in base alla vostra esperienza, se di solito la parte da esaminare viene inviata comunque subito al laboratorio di anatomia patologica, o se trascorrono dei giorni per questo. Premetto che il laboratorio si trova nello stesso ospedale dove ho effettuato l'operazione.
Ogni vostro parere, o rassicurazione qualora ce ne fossero i presupposti, sarà per me molto importante. Grazie mille in anticipo.
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Non credo che mentre eseguiva l'intervento possa avere avuto ulteriori informazioni sulla natura della lesione.
Se si è espresso così evidentemente perché la diagnosi clinica e convinzione era di "nevo displastico " rimosso solo per ragioni precauzionali.
Aspetti tranquillo l'esito
Tanti saluti
Se si è espresso così evidentemente perché la diagnosi clinica e convinzione era di "nevo displastico " rimosso solo per ragioni precauzionali.
Aspetti tranquillo l'esito
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Dott. Catania,
La ringrazio per la risposta. L'unica cosa che penso il dottore possa aver notato asportando la lesione è l'eventuale radicazione in profondità della stessa, considerando anche il tempo piuttosto lungo di permanenza del nevo sulla cute. Concordo con quanto lei mi abbia detto, e le comunicherò l'esito dell'istologico non appena ne avrò notizia. Mi perdoni se abuso della sua disponibilità per chiederle un'altra cosa. Ho notato che probabilmente è saltato un punto di sutura della lesione. Premetto che i punti sono quelli di tipo riassorbibile. La lesione è esattamente posizionata nel piede dx sotto il mignolo...pertanto posizione soggetta a sollecitazione...Il resto dei punti è a posto, ma temo si sia aperta un pò la ferita nella parte appena sottostante il mignolo (dove si piega il dito).. Per fortuna non sanguina, eccetto una puntina di rosso sulla benda ogni tanto, e non è molto profonda (l'asportazione è stata fatta a livello del derma credo). Venerdì mi farò controllare i punti dal medico (non quello che mi ha operato). Continuo ad applicare acqua ossigenata e betadine sulla ferita 2 volte al gg, cercando di non tenerla esposta. Le chiedo se secondo lei in questi casi occorre rimettere il punto saltato, o se di solito si lascia rimarginare da sola la ferita, magari applicando qualche crema cicatrizzante tipo connettivina plus. La ringrazio molto dottore per la risposta che mi fornirà, e l'aggiornerò su eventuali spero "buone notizie" in sett. prossima. Grazie.
La ringrazio per la risposta. L'unica cosa che penso il dottore possa aver notato asportando la lesione è l'eventuale radicazione in profondità della stessa, considerando anche il tempo piuttosto lungo di permanenza del nevo sulla cute. Concordo con quanto lei mi abbia detto, e le comunicherò l'esito dell'istologico non appena ne avrò notizia. Mi perdoni se abuso della sua disponibilità per chiederle un'altra cosa. Ho notato che probabilmente è saltato un punto di sutura della lesione. Premetto che i punti sono quelli di tipo riassorbibile. La lesione è esattamente posizionata nel piede dx sotto il mignolo...pertanto posizione soggetta a sollecitazione...Il resto dei punti è a posto, ma temo si sia aperta un pò la ferita nella parte appena sottostante il mignolo (dove si piega il dito).. Per fortuna non sanguina, eccetto una puntina di rosso sulla benda ogni tanto, e non è molto profonda (l'asportazione è stata fatta a livello del derma credo). Venerdì mi farò controllare i punti dal medico (non quello che mi ha operato). Continuo ad applicare acqua ossigenata e betadine sulla ferita 2 volte al gg, cercando di non tenerla esposta. Le chiedo se secondo lei in questi casi occorre rimettere il punto saltato, o se di solito si lascia rimarginare da sola la ferita, magari applicando qualche crema cicatrizzante tipo connettivina plus. La ringrazio molto dottore per la risposta che mi fornirà, e l'aggiornerò su eventuali spero "buone notizie" in sett. prossima. Grazie.
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Utente
Salve dott.
Allora sono stato dal primo dermatologo che mi aveva visitato il quale mi ha detto che in effetti c'è stata una diastasi della ferita. Un punto deve aver ceduto creando la separazione dei tessuti. Tuttavia mi ha detto che la ferita si sta rimarginando, anche se in modo un pò disordinato, mi ha tolto i punti e mi ha detto di continuare a medicare la ferita 2 volte al gg applicando anche la connettivina. Per il momento c'è ancora questa diastasi che sanguina leggermente, e che comunque mi sembra che lentamente si stia rimarginando...a me non interessa dell'aspetto estetico, stando sotto al piede, l'importante è che non si infetti o crei problemi.
Capitolo istologico: ancora non ho il referto, e a distanza di 3 sett. mi sembra assurdo... ho chiamato l'ospedale e mi hanno detto che hanno subito dei ritardi nella consegna...Il medico che mi ha operato è in ferie, e io spero vivamente che qualora ci fosse qualcosa l'ospedale mi chiami. Le chiedo, ma i campioni di tessuto prelevato di solito dopo quanto vengono inviati per l'esame istologico? Anche se il medico è in ferie, verrei comunque avvisato nel caso ci fosse qualcosa secondo lei? Le lesioni sospette vengono analizzate prima oppure al pari di quelle normali? che cos'è davvero questo nevo displastico? è un'entità dermatologicamente definita o di libera interpretazione dermatologico/patologica? ho sentito pareri contrastanti in merito...
Grazie per tute le delucidazioni che vorrà fornirmi
Allora sono stato dal primo dermatologo che mi aveva visitato il quale mi ha detto che in effetti c'è stata una diastasi della ferita. Un punto deve aver ceduto creando la separazione dei tessuti. Tuttavia mi ha detto che la ferita si sta rimarginando, anche se in modo un pò disordinato, mi ha tolto i punti e mi ha detto di continuare a medicare la ferita 2 volte al gg applicando anche la connettivina. Per il momento c'è ancora questa diastasi che sanguina leggermente, e che comunque mi sembra che lentamente si stia rimarginando...a me non interessa dell'aspetto estetico, stando sotto al piede, l'importante è che non si infetti o crei problemi.
Capitolo istologico: ancora non ho il referto, e a distanza di 3 sett. mi sembra assurdo... ho chiamato l'ospedale e mi hanno detto che hanno subito dei ritardi nella consegna...Il medico che mi ha operato è in ferie, e io spero vivamente che qualora ci fosse qualcosa l'ospedale mi chiami. Le chiedo, ma i campioni di tessuto prelevato di solito dopo quanto vengono inviati per l'esame istologico? Anche se il medico è in ferie, verrei comunque avvisato nel caso ci fosse qualcosa secondo lei? Le lesioni sospette vengono analizzate prima oppure al pari di quelle normali? che cos'è davvero questo nevo displastico? è un'entità dermatologicamente definita o di libera interpretazione dermatologico/patologica? ho sentito pareri contrastanti in merito...
Grazie per tute le delucidazioni che vorrà fornirmi
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Utente
Grazie dott. Catania per la risposta.
Per quanto riguarda la diastasi che si è creata, le chiedo se secondo lei è normale che a distanza di quasi un mese dall'intervento la ferita continui a sanguinare leggermente (trovo sempre la garza con un pò di sangue) e lasciare un leggero alone giallo intorno alla puntina di sangue? c'è una specie di buco in corrispondenza della piegatura del mignolo del piede, che lentamente si sta richiudendo, nel senso che al tatto mi sembra meno profondo, anche se la larghezza dello stesso rimane tale...il medico che mi ha controllato i punti dice che non ci sono infezioni, ma di continuare a medicare la ferita con betadyne una volta al giorno e connettivina 2 volte al giorno...se continuo a metterci antibiotici la ferita immagino non si dovrebbe infettare...il fatto è che si trova in un punto delicato dove non è facile la cicatrizzazione...lei cosa mi consiglia?
Per quanto riguarda la diastasi che si è creata, le chiedo se secondo lei è normale che a distanza di quasi un mese dall'intervento la ferita continui a sanguinare leggermente (trovo sempre la garza con un pò di sangue) e lasciare un leggero alone giallo intorno alla puntina di sangue? c'è una specie di buco in corrispondenza della piegatura del mignolo del piede, che lentamente si sta richiudendo, nel senso che al tatto mi sembra meno profondo, anche se la larghezza dello stesso rimane tale...il medico che mi ha controllato i punti dice che non ci sono infezioni, ma di continuare a medicare la ferita con betadyne una volta al giorno e connettivina 2 volte al giorno...se continuo a metterci antibiotici la ferita immagino non si dovrebbe infettare...il fatto è che si trova in un punto delicato dove non è facile la cicatrizzazione...lei cosa mi consiglia?
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Utente
Dott. è arrivato l'esito dell'esame istologico:
Nevo melanocitico composto con margini di resezione valutabili indenni. Losanga di cute delle dimensioni di cm 2 x 1,2 dopo fissazione, sede di lesione piana e pigmentata del diametro massimo di cm 0,8. Material tutto incluso
Il dermatologo mi ha detto che posso stare tranquillo. Vista comunque l'atipia del nevo, mi sottoporrò scrupolosamente d'ora in avanti ad una visita dermatologica ogni 6 mesi, poiché il nevo displastico è un precursore del melanoma, e trovandomi io in un età delicata dal punto di vista di nascita di neoformazioni credo sia la strada giusta da seguire.
Un caro saluto
Nevo melanocitico composto con margini di resezione valutabili indenni. Losanga di cute delle dimensioni di cm 2 x 1,2 dopo fissazione, sede di lesione piana e pigmentata del diametro massimo di cm 0,8. Material tutto incluso
Il dermatologo mi ha detto che posso stare tranquillo. Vista comunque l'atipia del nevo, mi sottoporrò scrupolosamente d'ora in avanti ad una visita dermatologica ogni 6 mesi, poiché il nevo displastico è un precursore del melanoma, e trovandomi io in un età delicata dal punto di vista di nascita di neoformazioni credo sia la strada giusta da seguire.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 63.8k visite dal 24/07/2014.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).