Secondo voi, è necessaria la circoncisione parziale, totale o nulla?

Buonasera, scrivo per chiedere un consulto agli specialisti andrologi-urologi del settore.
Premetto che ho 27 anni, quando ero piccolo soffrivo di fimosi non serrata, cioè il glande del pene non riuscivo a scoprirlo per intero, ma solo l'estremità inziale della cappella, per via della pelle troppo stretta.
Con il passare degli anni, attraverso l'elasticizzazione della pelle sono riuscito in autonomia a risolvere questa fimosi, riuscendo dopo vari esercizi a scoprire per intero il glande, ma sempre con trazione del frenulo e relativo curvamento del glande in basso.
Lo scorso dicembre, dopo una visita dal mio urologo, ho effettuato una frenuloplastica in day surgery, ovvero un allungamento del frenulo corto che mi era stato diagnosticato e mi provocava fastidio in sede di autoerotismo.
Ho notato alcuni miglioramenti, ma continua quella curvatura del glande in basso quando tiro la pelle in giù, inoltre la stessa pelle non scende tantissimo, ma si ferma un pò dopo la corona del glande, secondo me dovuto al fatto che comunque qualcosa di congenito c'è perchè la pelle è stretta o corta da sempre.
Il mio urologo ha detto che per ora la circoncisione non serve, di risolvere attraverso creme o aloe vera (inutili), io invece vorrei effettuarla, anche perchè ho problemi di pulizia e ristagno urina, con conseguente formazione di smegma continuo.
Poi noto di avere forse un pò il prepuzio abbondante quando il pene è flaccido.
Risolverei con l'intervento anche una troppa sensibilità al glande e in sede di orgasmo.
Secondo voi una circoncisione in ospedale pubblico è fattibile quando comunque non vi è una fimosi evidente serrata o meno, ma un problema di frenulo corto non risolto completamente con la frenuloplastica?
Totale o parziale?
Un paziente può decide di effettuarla anche se un urologo non è sempre a favore?
Grazie a tutti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

rispondo alla sua ultima questione, che mi sembra la più importante, ricordandole che è sempre il chirurgo urologo, vista in diretta la sua situazione anatomica particolare, che dà l'eventuale indicazione all'intervento; poi, se il paziente non la condivide, questo è libero di scegliere altre strade o altra consulenza specialistica.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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