Ipersensibilità post-circoncisione: cosa fare?
Buongiorno,
Ho 27 anni.
Da dopo la circoncisione due anni fa ho sempre sofferto di ipersensibilità al glande.
Sono andato dall'andrologo e mi ha detto che va tutto bene e devo solo "allenarmi" facendo sesso, però con tre ragazze con cui ho provato non sono riuscito, e anche il sesso orale mi provoca dolore (soprattutto dove c"era il frenulo).
Ho tentato di usare Fortacin spray ma pare che la cosa non si risolva, il fastidio permane e inoltre soffro di evidenti problemi di erezione a causa dell'ansia.
Non so più che fare, i pensieri si negativizzano sempre di più e non riesco a vivere bene questi momenti intimi.
Considerando che ho molte poche occasioni di avere rapporti con ragazze, non posso permettermi di buttarle via in questo modo.
Mi cresce l'angoscia fino a sfociare in un senso di depressione
Ho 27 anni.
Da dopo la circoncisione due anni fa ho sempre sofferto di ipersensibilità al glande.
Sono andato dall'andrologo e mi ha detto che va tutto bene e devo solo "allenarmi" facendo sesso, però con tre ragazze con cui ho provato non sono riuscito, e anche il sesso orale mi provoca dolore (soprattutto dove c"era il frenulo).
Ho tentato di usare Fortacin spray ma pare che la cosa non si risolva, il fastidio permane e inoltre soffro di evidenti problemi di erezione a causa dell'ansia.
Non so più che fare, i pensieri si negativizzano sempre di più e non riesco a vivere bene questi momenti intimi.
Considerando che ho molte poche occasioni di avere rapporti con ragazze, non posso permettermi di buttarle via in questo modo.
Mi cresce l'angoscia fino a sfociare in un senso di depressione
Gentile lettore,
l'ipersensibilità del glande post-circoncisione è una condizione nota, spesso chiamata "post-circumcision pain syndrome" o "sensibilità genitale post-chirurgica".
La gestione di questa condizione richiede generalmente un approccio complesso.
Inizialmente forse bene riconsiderare una nuova visita specialistica, eventualmente con un andrologo diverso, per escludere complicanze chirurgiche (es. cicatrici, fibrosi) o neuropatie.
Comunque, se l'ipersensibilità è significativa, bene discutere con il suo medico di famiglia l'eventuale uso di farmaci specifici (es. anestetici locali a base di lidocaina o prilocaina oppure, in estremis, antidepressivi triciclici a basse dosi).
L'ansia da prestazione e la depressione sono strettamente legate. La terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di psicoterapia possono aiutare a gestire l'ansia, migliorare l'autostima e affrontare gli attuali pensieri negativi.
Ancora , insieme a un partner consenziente, o anche da soli, si può tentare una desensibilizzazione graduale attraverso delle stimolazioni controllate, iniziando con tocchi leggeri e aumentando poi progressivamente l'intensità.
A volte tecniche come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga possono aiutare a ridurre l'ansia durante i momenti intimi.
Considerando l'impatto psicologico significativo, è fondamentale affrontare sia gli aspetti fisici che quelli emotivi.
Bene non dimenticare un posotivo supporto psicologico.
Un cordiale saluto.
l'ipersensibilità del glande post-circoncisione è una condizione nota, spesso chiamata "post-circumcision pain syndrome" o "sensibilità genitale post-chirurgica".
La gestione di questa condizione richiede generalmente un approccio complesso.
Inizialmente forse bene riconsiderare una nuova visita specialistica, eventualmente con un andrologo diverso, per escludere complicanze chirurgiche (es. cicatrici, fibrosi) o neuropatie.
Comunque, se l'ipersensibilità è significativa, bene discutere con il suo medico di famiglia l'eventuale uso di farmaci specifici (es. anestetici locali a base di lidocaina o prilocaina oppure, in estremis, antidepressivi triciclici a basse dosi).
L'ansia da prestazione e la depressione sono strettamente legate. La terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di psicoterapia possono aiutare a gestire l'ansia, migliorare l'autostima e affrontare gli attuali pensieri negativi.
Ancora , insieme a un partner consenziente, o anche da soli, si può tentare una desensibilizzazione graduale attraverso delle stimolazioni controllate, iniziando con tocchi leggeri e aumentando poi progressivamente l'intensità.
A volte tecniche come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga possono aiutare a ridurre l'ansia durante i momenti intimi.
Considerando l'impatto psicologico significativo, è fondamentale affrontare sia gli aspetti fisici che quelli emotivi.
Bene non dimenticare un posotivo supporto psicologico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 32 visite dal 01/12/2025.
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