Circoncisione problematica: nodo e pelle in eccesso dopo 7 mesi. Cosa fare?
Salve, ad aprile mi sono sottoposto a circoncisione a causa di una brevità del frenulo balano prepuziale.
dopo un paio di mesi ho fatto una visita di controllo poiché dopo poco dalla caduta dei punti si è formato un nodo sul frenulo e una piccola sacca al lato del glande.
Il chirurgo mi ha detto che sarebbe andato via nel giro di pochi mesi.
I mesi passavano e la situazione restava invariata.
Ad oggi, dopo 7 mesi, è rimasto quel nodino sul glande che oltre ad essere antiestetico è anche abbastanza fastidioso durante i rapporti perché lo sento tirare e subito dopo si arrossa tutto e la pelle mi rimane spesso attaccata al glande e devo sempre spostarlo.
Sono andato in visita da un altro urologo chirurgo che mi ha detto che effettivamente è ancora un po' gonfio e la cicatrizzazione non è stata perfetta e che è stata lasciata troppa pelle che tende a stringere proprio sotto la corona.
Mi ha consigliato di aspettare un altro po' affinché continuasse a sgonfiarsi e la situazione si assestasse un altro po'.
Mi ha anche detto che si potrebbe intervenire di nuovo sia eliminando quel nodo sia togliendo più pelle che risulta fastidiosa.
Ora, chiedo consiglio a voi... cosa fare?
Credevo di risolvere subito invece mi trovo in una situazione di disagio sia fisico che psicologico tanto da aver smesso di avere rapporto.
Potrei anche abituarmi alla pelle in eccesso ma quel nodo non solo è brutto ma da anche fastidio.
Vorrei evitare di ritornare sotto ai ferri ma se è l'unico modo per risolvere lo farò.
dopo un paio di mesi ho fatto una visita di controllo poiché dopo poco dalla caduta dei punti si è formato un nodo sul frenulo e una piccola sacca al lato del glande.
Il chirurgo mi ha detto che sarebbe andato via nel giro di pochi mesi.
I mesi passavano e la situazione restava invariata.
Ad oggi, dopo 7 mesi, è rimasto quel nodino sul glande che oltre ad essere antiestetico è anche abbastanza fastidioso durante i rapporti perché lo sento tirare e subito dopo si arrossa tutto e la pelle mi rimane spesso attaccata al glande e devo sempre spostarlo.
Sono andato in visita da un altro urologo chirurgo che mi ha detto che effettivamente è ancora un po' gonfio e la cicatrizzazione non è stata perfetta e che è stata lasciata troppa pelle che tende a stringere proprio sotto la corona.
Mi ha consigliato di aspettare un altro po' affinché continuasse a sgonfiarsi e la situazione si assestasse un altro po'.
Mi ha anche detto che si potrebbe intervenire di nuovo sia eliminando quel nodo sia togliendo più pelle che risulta fastidiosa.
Ora, chiedo consiglio a voi... cosa fare?
Credevo di risolvere subito invece mi trovo in una situazione di disagio sia fisico che psicologico tanto da aver smesso di avere rapporto.
Potrei anche abituarmi alla pelle in eccesso ma quel nodo non solo è brutto ma da anche fastidio.
Vorrei evitare di ritornare sotto ai ferri ma se è l'unico modo per risolvere lo farò.
Gentile lettore,
la situazione che descrive è una complicanza post-chirurgica, con la formazione di un nodulo cicatriziale e un eccesso di prepuzio residuo.
L'approccio del secondo urologo è prudente e sostanzialmente condivisibile, suggerendo di attendere per vedere se la situazione si assesta in modo spontaneo.
Tuttavia, considerando il suo disagio fisico e psicologico, l'impatto sulla vita sessuale e la persistenza del problema a sette mesi dall'intervento, è ragionevole anche valutare una eventuale revisione chirurgica.
L'attesa prolungata potrebbe infatti non risolvere il problema e prolungare il suo disagio. Un intervento mirato potrebbe invece correggere il nodulo e rimuovere l'eccesso di pelle, risolvendo così la complicanza post-chirurgica.
In sintesi, se il disagio persiste e non vi sono segni di miglioramento, una revisione chirurgica per rimuovere il nodulo e l'eccesso di pelle potrebbe essere la soluzione definitiva.
Ridiscuta ora i pro e i contro di questo eventuale reintervento con il suo urologo di fiducia, valutandone per bene gli eventuali rischi e i benefici.
Un cordiale saluto.
la situazione che descrive è una complicanza post-chirurgica, con la formazione di un nodulo cicatriziale e un eccesso di prepuzio residuo.
L'approccio del secondo urologo è prudente e sostanzialmente condivisibile, suggerendo di attendere per vedere se la situazione si assesta in modo spontaneo.
Tuttavia, considerando il suo disagio fisico e psicologico, l'impatto sulla vita sessuale e la persistenza del problema a sette mesi dall'intervento, è ragionevole anche valutare una eventuale revisione chirurgica.
L'attesa prolungata potrebbe infatti non risolvere il problema e prolungare il suo disagio. Un intervento mirato potrebbe invece correggere il nodulo e rimuovere l'eccesso di pelle, risolvendo così la complicanza post-chirurgica.
In sintesi, se il disagio persiste e non vi sono segni di miglioramento, una revisione chirurgica per rimuovere il nodulo e l'eccesso di pelle potrebbe essere la soluzione definitiva.
Ridiscuta ora i pro e i contro di questo eventuale reintervento con il suo urologo di fiducia, valutandone per bene gli eventuali rischi e i benefici.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 92 visite dal 17/11/2025.
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