Intervento rimozione punti interni corporoplastica Nesbit

Buonasera,
Sono un ragazzo di 24 anni e circa due anni fa sono stato operato di corporoplastica secondo Nesbit. La curvatura era di tipo ventrale e piuttosto accentuata, circa 50 gradi. Il raddrizzamento è stato abbastanza soddisfacente anche se al momento non ho avuto ancora rapporti sessuali. Comunque la curvatura è stata totalmente corretta. In sede d'intervento poi mi è stata anche fatta una circoncisione parziale. Niente da dire sull'intervento, se non per i punti interni che sono stati inseriti. A distanza di due anni sono tutti lì dove sono stati messi durante l'intervento e la situazione non si è evoluta minimamente da due anni a questa parte. Tralasciando il fatto che il chirurgo non mi disse se erano riassorbibili o meno, credo che ormai si può immaginare fossero non riassorbibili. Il problema è che quando mi masturbo mi danno moltissimo fastidio. Danno molto spesso un effetto puntura. E proprio tre giorni fa è uscito quello che credo essere una specie di ematoma sottocutaneo in quanto si è formata una piccola bozza proprio in corrispondenza di un punto che dà particolarmente fastidio. Non oso immaginare cosa possa succedere durante un rapporto sessuale. Perderei immediatamente l'erezione a causa del dolore come succede spesso dirante la mastubazione. Ora la domande che vi pongo sono:
1) è possibile che i punti interni siano non riassorbibili?
2) poichè mi danno fastidio parecchio, si potrebbero togliere magari con un piccolo intervento? E se sì, come avverrebbe l'intervento? Non ditemi che dovrei passar di nuovo l'inferno tra anestesia spinale (svenivo ogni due minuti a causa del panico). Per non parlare del catetere...
3) si potrebbe intervenire magari con anestesia locale (tipo quella per la circoncisione) e senza catetere?

Spero possiate rispondermi al piu presto perchè solo al pensiero di cosa dovrò passare di nuovo mi viene lo sconforto. E a causa di tutto ció sono arrivato a 24 anni e non ho potuto mai fare nulla sessualmente parlando!
Grazie in anticipo a chiunque
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo tutti i quesiti che ci pone sarebbe opportuno le rigirasse al suo urologo di riferimento, il chirurgo che l'ha operata.

Da questa postazione difficile dire quale tipo di punti sono stati utilizzati (assorbibili, non assorbibili od altro) e se è possibile rimuoverli questi punti senza crearle poi importanti problemi post-intervento di rimozione.

Con pazienza e senza ansie inutili bene ora ricontattare il suo urologo di fiducia.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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Salve dottor Beretta, grazie innanzitutto della risposta.
Ho chiesto qui su medicitalia una risposta in merito al mio problema, non escludendo comunque il fatto che a breve andrò a visita dal chirurgo che mi operò due anni fa. Speravo quindi in qualche informazione in piu da parte sua. Ovviamente mi rendo anche conto che da dietro un computer non è possibile sapere come si è svolto il tutto. Era mia curiosità però sapere come ha agito nella maggior parte dei casi che ha affrontato durante la sua carriera quando si è trovato in queste situazioni.
Grazie ancora in anticipo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

io, ad esempio, ho fortunatamente sempre usato punti riassorbibili e forse per questo motivo non ho avuto mai la necesità di una loro successiva rimozione ma in alcuni casi ed alcuni chirurghi preferiscono altri materiali e strategie chirurgiche.

Un cordiale saluto.
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Utente
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Ah ho capito. Rimane infatti comunque la strana motivazione dell'utilizzo di punti non riassorbibili in quella zona. Mi sono sempre chiesto come mai abbia usato punti del genere in una zona che deve essere sottoposta comunque a notevoli sfregamenti. Non lo capirò mai. Probabilmente li ha utilizzati per evitare la rottura di qualche punto che poi avrebbero comportato un reintervento, ma non sono chirurgo quindi non lo saprò mai.
In ogni caso grazie della risposta. A breve prenoterò una visita e vediamo cosa è possibile fare, e speriamo di risolvere una volta per sempre questo problema!

Grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene; detto questo poi le consiglio non drammatizzare mai queste problematiche post-chirurgiche che hanno sempre molti margini di risoluzione, anche spontanea, nel tempo.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Mah, guardi dottor Beretta, essendo passati piu di due anni, non credo ormai ci sia più speranza di una risoluzione spontanea. Non credo esistano punti riassorbibili che durino così a lungo. Evidentemente il chirurgo che mi operò due anni fa già sapeva che sarei tornato lì per toglierli, e avrà pensato bene di mettere quel tipo di punti per non avere problemi di apertura nella fase di cicatrizzazione delle ferite interne. E su questo non posso dargli torto, perchè credo che sarebbe stata più grave una riapertura dei punti interni mentre le ferite dovevano rimarginarsi, piuttosto che un intervento per una rimozione dopo che le ferite si sono richiuse. E non ha voluto rischiare!

Fattostà che lei essendo chirurgo, saprà bene quando possa gravare anche psicologicamente questo problema. Mi sono operato due anni fa con tutto il casino che comportava l'intervento, perchè la mia vita sessuale era praticamente nulla con la curvatura che avevo (e con la fimosi abbastanza avanzata). Ok, intervento riuscito e ora scopro che probabilmente dovró rioperarmi per una rimozione di punti. Mi ritrovo ancora a distanza di due anni a non poter vivere una felice vita sessuale. Mi sento insicuro con l'altro sesso, non posso prendere iniziative per fare qualcosa, perchè nel mio subconscio una voce mi dice: SE DOVESSI TROVARTI A LETTO CON UNA RAGAZZA, COSA SUCCEDEREBBE?
Ogni volta che passo con la mano sui punti mi faccio male, e io conosco il mio corpo...figuriamoci con la penetrazione o con la mano della ragazza...mi farei male ogni due secondi, perdendo di conseguenza erezione e il tutto andrebbe a farsi benedire! Cioè ora che finalmente il pene è stato raddrizzato, mi trovo con un altro problema che non mi permette comunque di aver una penetrazione agevole...

Non so come si dovrà reintervenire, se si puó accedere dall'esterno invece che riaprire di nuovo da sotto il glande, se verrà usato di nuovo il catetere, se l'anestesia sarà di nuovo quella spinale, una serie di domande che mi stanno portando un pò di depressione sinceramente.
E se mi rioperassi risolvendo questo problema dei punti e accadesse un altro problema, come dovrei sentirmi?

Chiedo scusa per la lunga risposta, ma sono parole che mi sono uscite spontaneamente. Mi sento giù di morale in questo momento, e non ho la stessa forza che avevo prima dell'intervento vero e proprio...sapendo già tutto ció che dovrò passare...di nuovo...

Grazie comunque per la pronta risposta
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

queste sono tutte prospettive pre- intra e post-chirurgiche che devono essere attentamente discusse in diretta sempre con il suo urologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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