Noduli scroto

Da un paio di settimane avvertivo dolori allo scroto lato sinistro. Ho fatto visita urologica e poi ecografia prostatica da cui è risultata una prostata leggermente ingrossata ma che, a detta dell'urologo, non desta preoccupazioni attualmente. Poi, visto che i fastidi non passavano ho fatto un'ecografia ai testicoli ed è emerso un varicocele del III tipo a sinistra e uno del II tipo a destro, ma l'urologo mi dice che è improbabile che possano essere la causa dei miei fastidi. In questi giorni più volte ho fatto l'autopalpazione ma non avevo rilevato nulla. Ieri però ho rilevato distintamente al tatto tre piccole "palline" (qualche millimetro) dietro il testicolo destro molto mobili e dure una delle quali è leggermente dolorosa. I piccoli noduli non sono attaccati al testicolo, al tatto appaiono sferici e liberi di muoversi. Stranamente nell'ecografia ai testicoli questi noduli non sono emersi. Vorrei chiedere come è possibile che non siano emersi dall'ecografia e di che cosa può trattarsi: sono collegabili al varicocele ? Devo rifare l'esame ecografico segnalando quanto ho rilevato al tatto ?
Grazie
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

dalla sua descrizione sembrerebbe trattarsi di cisti, reperto abbastanza frequente e non collegabile al varicocele, eventualmente ripeta l'ecografia per avere un dato su cui confrontarsi nel tempo.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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Utente
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Grazie Dottore,
Vorrei un altro chiarimento se fosse possibile.
Ho letto che esistono due tipi di varicocele idiopatico e secondario e il secondo è più frequente dopo i 40 anni. Io ho 55 anni e non mi ero mai accorto di avere il varicocele fino al giorno dell'ecografia testicolare fatta per la prima volta. Non ho avuto alcun problema fino ad oggi né di infertilità (ho una figlia) né di altro tipo. Per questo mi è venuto qualche dubbio avendo letto che in alcuni casi di varicocele secondario si sospetta che il problema responsabile del blocco al flusso sanguigno sia la presenza di masse a livello pelvico o addominale. Io ho fatto una transrettale come dicevo nel messaggio precedente da cui è emersa una prostata leggermente ingrossata, un vescicale senza problemi e poi la testicolare da cui è emerso il varicocele di III tipo. Vorrei chiedere quali altri esami dovrei fare per esplorare le pelvi ed essere tranquillo sul fatto che non esistano cause gravi che hanno fatto insorgere il varicocele.
grazie
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Stia tranquillo e comunque se vuole faccia un'ecografia renale.

Ancora cordialità
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Utente
Utente
Gent.le Dottore,
Ho prenotato un'ecografia renale che farò mercoledì prossimo. Intanto però il mio medico curante mi ha fatto rifare l'ecocolordoppler allo scroto è il risultato è stato il seguente:

"Didimi volumetricamente nella norma, ad ecostruttura omogenea. Epididimi morfovolumetricamente nella norma. Cisti della testa dell'epididimo a sinistra del Dm di 5mm.
Minima quota di idrocele bilaterale. Ectasia del plesso pampiniforme bilateralmente ( varicocele di II grado a destra e di III-IV grado a sinistra ove si apprezza distribuzione retroepididimaria ed intrafunicolare). In particolare a livello di alcune ectasie venose del plesso
pampiniforme di sinistra si apprezzano segni di tromboflebite in atto."

Il mio medico mi dice che è una situazione rara "tromboflebite del plesso pamipniforme" e mi ha consigliato di consultare un urologo. Cercando su Internet ho trovato diverse indicazioni sul trattamento di questa patologia e soprattutto spesso viene suggerito di fare una visita angiologica per capire l'origine di questa tromboflebite. Vorrei avere un parere su come orientarmi perché francamente non so bene come muovermi: fare una visita angiologica ? fare altri esami ? trattare in qualche modo il varicocele e la tromboflebite ?
Grazie dell'aiuto.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

premesso che normalmente quando si esegue un ecodoppler del plesso pampiniforme se si riscontra un reflusso a destra l'ecografista dovrebbe fare contemporaneamente una ecografia renale, inoltre quando si riscontra un reflusso è sempre necessario indicare il calibro dei vasi venosi e purtroppo mi sembra che questi dati manchino con persistenza.
Per concludere un varicocele di IV grado da inevitabilmente segni di tromboflebite che ad un certo punto creano fastidi e dolorabilità costanti e quindi sarà lo specialista che valutando tali dati le proporrà o meno di intervenire chirurgicamente sul varicocele.

Un cordiale saluto
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
Un aggiornamento sulla mia situazione perché avrei bisogno di un consiglio.
Ho fatto l'ecografia renale e non è stato riscontrato nulla a carico dei vasi. Tutto nella norma. I dolori forti al testicolo si erano progressivamente sopiti. Avevo comunque consultato un urologo (il terzo) per capire come muovermi e mi ha consigliato di intervenire con l'embolizzazione del varicocele. Ho fatto un'ecografia scrotale per la terza volta per verificare la situazione e il trombo riscontrato due settimane prima era sparito, il radiologo che mi ha fatto l'ecografia mi ha detto che era possibile che si fosse sciolto. Data la situazione lui stesso mi ha detto che a questo punto si poteva fare l'intervento di embolizzazione. Ho fatto l'intervento il 3 novembre, preciso che da alcuni giorni prima dell'intervento i disturbi erano quasi spariti. Dal 3 settembre al 13 non ho avuto alcun disturbo, sono stato attento a non fare sforzi così come consigliato dal medico che mi ha fatto l'intervento. Purtroppo Lunedì scorso è iniziato di nuovo il fastidio al testicolo sinistro, all'inizio un dolorino sempre nella stessa zona sotto il testicolo poi, nei giorni successivi, il dolore seppure intermittente, si è fatto più intenso molto simile a quello che avevo quando è cominciata questa storia un mese e mezzo fa. A questo punto mi chiedo:
è possibile che passati solo 10 giorni ci sia già stata una recidiva del varicocele ? Io toccandomi non sento più il groviglio che sentivo prima, comunque a sinistra qualcosa sento ancora al tatto
ho fatto tre ecografie viste da tre urologi diversi e tutti mi hanno confermato la diagnosi (varicocele di IV tipo) è possibile che ci siamo altre patologie al testicolo non visibili all'ecografia e che siano la vera causa del mio dolore ? E se sì quali altri indagini dovrei fare ?
Purtroppo non sono in grado di ricontattare chi mi ha fatto l'operazione perché è assente all'estero per un lungo periodo e so già che dovrò cominciare una nuova trafila di consulti, ma prima vorrei conoscere la sua opinione. So bene che la medicina non è scienza esatta e non mi aspetto miracoli... Grazie comuqne.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
quindi per farci capire, oggi è presente ancora un varicocele di IV° grado?
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Utente
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Gentile Dottore,
innanzitutto grazie per la rapida risposta.
Non sono in grado di dirle se il varicocele c'è ancora. Ho fatto l'operazione il 3 novembre come ho scritto prima. Dopo di che per 10 giorni non ho avvertito alcun fastidio fino all'inizio di questa settimana dove i dolori al testicolo sinistro sono ricominciati. Non ho fatto alcun esame dopo l'operazione per verificare se il varicocele ci fosse ancora. Al tatto, ma tenga conto che non sono un medico, non mi sembra di sentire lo stesso "groviglio" sotto il testicolo sinistro che sentivo prima dell'operazione, però qualcosa c'è ancora, tastando l'altro testicolo non si sente nulla. Proprio per questo e per il fatto che riavverto i dolori le chiedevo se è possibile che dopo dieci giorni dall'operazione il varicocele sia ricomparso o peggio ancora se è possibile che l'operazione non sia riuscita e quindi è rimasto così com'era. Per operazione intendo l'embolizzazione ovviamente.
Grazie
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

anche ipotizzando che sia stato il varicocele a darle la dolorabilità che lamentava, dopo l'intervento anche se il varicocele è scomparso, può rimanere comunque una dolorabilità, tuttavia è impossibile stabilirlo da questa postazione infatti con la visita è possibile capire se esistano anche altre cause come ad esempio una infiammazione/infezione capace di generare tale dolorabilità.

Ancora cordialità
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie della sua risposta. Mi scusi se la disturbo ancora ma sono abbastanza abbattuto e disorientato. Ho tenuto un diario dall'inizio per controllare l'evoluzione e glielo riassumo perché forse renderà più chiaro il quadro.
27 settembre ho avvertito il primo dolore.

27 settembre-22 ottobre
ho fatto diversi esami (3 ecografie testicolari, una transrettale prostatica, diversi esami del sangue, esame delle urine, un'ecografia renale), sono stato visitato da tre urologi diversi e dal mio medico di base più volte. Da tutti gli esami non è emerso nulla di anomalo se non la presenza del varicocele di IV tipo a sinistra e del II tipo a destra. Ho chiesto a tutti quelli che mi hanno visitato se secondo loro i dolori che avvertivo erano provocati dal varicocele e mi hanno detto che era possibile, anche se il primo urologo che mi ha visitato era abbastanza scettico e mi ha prescritto solo Ananase per due settimane. Non ho avuto alcun beneficio apparente e i disturbi sono continuati.

22 ottobre-3 novembre
In questo periodo, quindi dopo un mese dall'insorgenza, I dolori sono progressivamente scomparsi, senza che io facessi nulla di particolare. Avevo sospeso anche l'Ananase da qualche giorno.

3 novembre-13 novembre
Il 3 novembre mi sono operato.Il medico che mi ha operato prima dell'operazione mi aveva detto che i dolori/bruciori che avvertivo erano dovuti a suo parere dal ristagno del sangue che infiammava le pareti. Mi è sembrata una spiegazione ragionevole ed è anche per questo che ho deciso di fare l'intervento.
Non ho avuto nessun fastidio fino al 13 novembre. Non ho preso medicinali di nessun tipo.

13 novembre è ricominciato il dolore che dura ormai da una settimana. Il dolore/bruciore sotto il testicolo sinistro in certi momenti è molto intenso come lo era all'inizio. Il sollievo lo ottengo o stando disteso (la notte non ho nulla) o immergendo il testicolo in acqua fredda come facevo prima dell'operazione. L'intensità del dolore è la stessa durante il giorno.

Siccome mi sto convincendo anch'io che il problema sia dovuto ad un'infiammazione/infezione il mio disorientamento deriva dal fatto che: gli esami non hanno mostrato nulla (forse non ho fatto quelli giusti) e se l'infiammazione, come mi ha spiegato il medico che mi ha operato, derivava dal ristagno del sangue provocato dal varicocele, perché l'infiammazione è ritornata dopo l'operazione.
Mi pare chiaro che devo rifare tutta la trafila daccapo ma francamente non so da dove ricominciare.
Grazie
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

come già le avevo detto se il dolore fosse stato dovuto al varicocele è possibile che permanga anche dopo l'operazione, se dipende da una infiammazione/infezione andrebbe ricercata con esami culturali che lei non ha mai fatto, tuttavia un'ecografia testicolare con ecodoppler dovrebbe chiarire tante cose, la cosa importante è eseguirla presso uno specialista competente.

Un cordiale saluto
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
solo un aggiornamento.
Sono tornato dal dottore che mi aveva operato di varicocele a cui avevo mandato un messaggio tempo fa ed essendo ritornato in Italia mi ha subito chiamato. Ha rifatto l'ecografia testicolare, devo riconoscere con molta attenzione, visto quello che gli ho raccontato. Mi ha detto che dall'ecografia il varicocele è praticamente risolto e che il decorso post è corretto. Per cui il dolore che ho non ha a che fare col varicocele, i testicoli, a suo dire, appaiono essere "perfetti" senza segni di infiammazione. Ha quindi ipotizzato una possibile neuropatia e mi ha prescritto un elettromiografia. Ne ho parlato col mio medico di base che mi ha anche prescritto una TAC addome-pelvi che farò venerdì. Avendo escluso il varicocele anch'io mi sono concentrato sull'analizzare con più attenzione il dolore che avverto. L'area da cui parte è sempre la parte sotto del lato sinistro dello scroto, il dolore è di tipo "urente" e non è continuo. In certi casi lo avverto anche nell'ano. Quando si allenta fino a sparire completamente avverto una sensazione di "freddo" nella zona e un contemporaneo indolenzimento dell'inguine e gluteo sinistro. Se mi siedo sul water il dolore sparisce quasi immediatamente e a letto disteso si allenta fino a sparire, infatti la notte dormo senza problemi. Il mio medico mi dice che potrebbe essere a questo punto una neuropatia del nervo pudendo.
La terrò aggiornato
Grazie
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Da questa postazione abbiamo dei limiti che solo attraverso la visita e la visione degli esami sarebbe possibile superare, quindi non le resta che seguire le indicazioni dello specialista.

Ancora cordialità
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