Vena pene ingrossata

Buon giorno. A novembre ho subito un intervento chirurgico per ernia inguinale dx. L'intervento è andato benissimo, solo che ora a due mesi di distanza o quasi, mi è sorto un problema.La vena superiore del pene si è ingrossata sembra quasi indurita e il pene ha formato delle sacche. Sono stato dal medico curante 15 giorni fa e mi ha dato come cura una pomata dal nome HIRUDOID 40000 unita a VOLTATRAUMA GEL da utilizzare direttamente sulla parte 2 volte al dì.
A dire il vero sono 15g che la utilizzo ma di miglioramenti neppure a parlarne. Il suo parere è che si sia rotta la vena a seguito dell'intervento e che ora vi è una flebite in via di guarigione. Io obiettivamente questa guarigione non la vedo e sono molto preoccupato anche perchè nelle erezioni notturne il dolore e l'inspessimento della vena tendono ad aumentare. Ho letto altri casi in cui i pazienti hanno uitlizzato REPARIL gel 2% volevo sapere se sarebbe il caso di modificare la cura e ancora meglio se questo fastidio regredirà definitivamente. Le preciso inoltre che dall'intervento non ho avuto alcun rapporto con mia moglie per ovvi motivi legati alla convalescenza. Un' ultima cosa: aver avuto il catetere sepur per solo due ore dopo l'intervento può aver causato questo problema? Grazie
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,

non mi spiego una relazione tra quanto ci descrive con sia l'ernioplastica che con il catetere vescicale.
La terapia che le ha prescritto il suo medico è corretta per casi di flebite/trombosi venosa, ma visto che lei non vede risultati mi sembrerebbe opportuno considerare una visita urologica o andrologica.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Sono stati descritti , e anche ho visto personalmente casi di linfangite dorsale del pene in esiti di ernioplastica inguinale ( il drenaggio linfatico del pene è infatti tributario dei linfondo inguinali) e questo sembra anche il suo caso. Tutti si sono risolti nel giro di circa 3 mesi. la terapia prescrittale è corretta.

Cordialità

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie mille della repentina risposta, ho capito quindi che devo avere pazienza e continuare con la terapia. Un'ultima domanda:
Il fastidio che a volte avverto al testicolo destro, che comunque da una visita medica non risulta ingrossato,nè al tatto causa dolore, può essere dovuto a questo problema della vena del pene o devo collegarlo al fatto che la mia era un'ernia inguinoscrotale molto voluminosa e quindi anche questo fastidio passerà con il tempo?
Grazie ancora
Saluti
[#4]
Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Ritengo più plausibile la seconda ipotesi e anche in questo caso si tratterebbe solo di avere pazienza.
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie mille, molto esauriente.
Buon lavoro
[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si è probabile che si tratti di una tromboflebite di una vena superficiale del pene. Ed è anche probabile che sia da mettere in relazione con il recente intervento di alloplastica correttiva di ernia obliqua esterna. E' possibile tanto in seguito a legatura e sezione dei vasi epigastrici superficiali o di loro rami, quanto alla llegatura delle vene epigastriche inferiori. E abbstanza raro per la verità, così come le linfangiti peniene che però presentano un quadro clinico del tutto diverso. Per quanto riguarda il fastidio a carico del testicolo destro, omolaterale alla plastica per ernia, basterà effettuare un esame ecografico per diagnosticare la presenza o meno di una falsa di idrocele.
Continuare con le terapie topiche e con la somministrazione di farmaci antidolorofici e/o antiinfiammatori è l'unica cosa da fare.
Mi tenga ancora informato se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema.
Cordialmente
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#7]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
alla fine di questi dotti post: una considerazione banale: il più delle volte guarisce da sola, oppure non da fastidi so sorta. Per cui tranquillo.
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
assolutamente vero quello che ipotizza il Collega CAVALLINI. Spesso residua un piccolissimo cordoncino fibroso di minima rilevanza.
Ancora un affettuoso saluto e mi faccia comunque sapere l'evoluzione della storia clinica.
Prof. Giovanni MARTINO
[#9]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie per tutte le vostre risposte, tengo a precisare che dalla dimissione relativo all'intervento di ernia si legge che si trattava di voluminosa ernia diretta.
sto continuando la terapia con HIRUDOID 40000 e VOLTATRAUMA, ma sto ottenendo un effetto contrario.Invece di regredire l'ingrossamento sta aumentando e si sta estendendo al prepuzio fino a provocare bruciore e fastidio. Il mio medico sostiene che devo continuare la terapia. Cosa devo fare? E' da 15 gg che faccio terapia.
[#10]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
da quello che descrive, sembra essere di fronte ad un fatto acuto tromboflebitico, ma comprenderà quanto posso essere approssimativa una diagnosi fatta via mail. Probabilmente occorrerà modificare o intensificare le terapie in atto e verificare la correttezza della diagnosi. quando si riferisce al Suo Medico, intende il Chirurgo che L'ha operata? Lo ha consultato?
Mi tenga informato dell’evoluzione della faccenda, e ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
questo è un po differente da quanto detto nel primo post. Si faccia rivedere dal suo chirurgo e ci faccia sapere
[#12]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
IL chirurgo non l'ho contattato, sono stato dal medico curante. Domattina ritornerò da lui e in seguito fisserò un appuntamento con il chirurgo.
Grazie mille
[#13]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Faccia sapere se vuole. Per intanto se vuole seguire un vecchi consiglio di tenere il pene contro la pancia fissato con cerotto non stertto.
[#14]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio dott Cavallini!
Ho effettuato visita chirurgica dal medico stesso che ha effettuato l'intervento di ernia. Secondo il suo parere si tratta di una trombo flebite della vena superiore del pene, non riconducibile all'intervento bensì ad un trauma successivo.
Sto continuando l'utilizzo, sulla parte interessata, del farmaco HIRUDOID 40000, tuttavia questa vena non tende a sgonfiare,e risulta sempre dura al tatto, secondo lei sarebbe il caso di assumere altri farmaci per via orale? Il medico curante asserisce di no l'unica soluzione potrebbe essere a suo dire l'Eparina, ma nn lo ritiene opportuna. Lei cosa ne pensa?
Grazie mille e buona giornata
[#15]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Va bene così, usare eparina mi pare eccessivo.
[#16]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
sarei davvero curioso di sapere a quale trauma "successivo" il Collega Curante si riferisce. E Lei, diretto interessato, conferma la possibilità che questo trauma "sucessivo" sia davvero accaduto? L'unica possibilità è una traumatologia locale, da stiramento o schiacciamento?
Io credo che arrampicarsi sugli specchi serve a poco...sono complicanze possibili...
Occorre semmai far regredire l'episodio acuto, se di tromboflebite acuta si tratta. In quest'ultimo caso, il ricorso a farmaci "eparinoidi" è corretto, ma non è detto che sia sufficiente. Potrebbe, ed uso volutamente il condizionale non avendo presente il problema, essere di aiuto anche un apporto antibiotico. Ma è tutto da decidere.
Mi tenga informato della evoluzione del quadro clinico s elo ritiene opportuno. Affettuosi auguri ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#17]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio dott Martino, come lei be asserisce anche io rimango scettico relativamente al trauma dal momento che come ho precisato più volte, successivamente all'intervento nn ho avuto alcun tipo di rapporto sessuale. A questo punto mi viene da pensare che il solo urinare mi abbia creato un trauma, ipotesi al cui pensiero mi viene da ridere. Concordo pienamente con lei anche se nn sono un tecnico della materia, che questa tromboflebite sia la conseguenza naturale dell'intervento. Ormai la vena superiore è ingrossata d aessere dura e dolente quando provo a estendere il prepuzio per coprire il glande.
L'Hirudoid 40000 sarà un ottimo farmaco, ma a me non sta dando effetti, ritegno anche io sarebbe il caso di fare uso di qualche antibiotico per via orale, cosa a cui il mio medico curante è contrario in quanto sostiene che non esiste un antibiotico per questa patologia.
Non so più a che santo votarmi per riuscire ad ottenere una guarigione definitiva.
Grazie della sua disponibilità