Fibrosi al pene terapie?

Da 3 mesi, a seguito di un evento traumatico in cui ho sforzato i tessuti del mio pene, sto notando un progressivo incurvamento verso sinistra.

Ieri ho fatto l'esame ecocolordoppler penieno dinamico, che riporto in seguito:

Dopo iniezione intracavernosa di alprostadil 4 mcg si evidenzia una risposta erettiva incompleta (80%) che permette di evidenziare, al III medio, curvatura ventrale di circa 30 e lieve sinistro convessa di circa 10.

Corpi cavernosi simmetrici, presente a livello di suddetta curvatura suddetta area fibrotica, iperecogena settale di circa 3 cm.
Arterie cavernose a decorso rettilineo.
L'arteria cavernosa di sinistra risulta ipoplasica all'origine salvo riabilitarsi a livello del III medio prossimale mediante anastomosi cavernoso-dorsale.
Velocità di picco sistolico 141 cm/sec a destra e 140 cm/sec a sinistra (v.
n. età correlato> 25 cm/sec).
Velocità telediastolica di -2 cm/sec a destra e -4 cm/sec a sinistra (v.
n. < 5 cm/sec).


CONCLUSIONI: parametri emodinamici nei limiti di norma, in curvatura congenita ventrale con ispessimento settale del III medio

Utile terapia con antiossidanti (vit E) e iniezioni intracavernose a base di cortisone (Bentelan 1.5 mcg) prima di eventuali soluzioni chirurgiche

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In seguito a questo esame ho fatto anche una visita uro-andrologica, in cui lo specialista mi ha diagnosticato di IPP e mi ha detto che le iniezioni di cortisone non fanno che danni in quanto peggiorano l'ispessimento fibrotico, è che la vitamina e è inutile.
A sua detta, l'unica soluzione sarebbe la chirurgia corporoplastica di raddrizzamento, da effettuare dopo 5 mesi per aspettare lo stabilizzarsi della malattia.



A questo punto non so a quale specialista credere... È vero che le iniezioni di cortisone possono essere dannose?
Sul serio nessuna terapia è efficace tranne la chirurgia?


Ringrazio per l'attenzione e per le risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

l'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.

Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.

Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).

L’osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva anche una causa autoimmunitaria.

Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per le alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.

La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed anti fibrotici (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).

Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intra placca di farmaci antinfiammatori.

Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Grazie per la risposta ma queste informazioni mi erano già note.
Ho 19 anni e questa malattia mi sta angosciando al punto che mi sono informato ore e ore nelle ultime settimane.
Quello che mi chiedevo è se nel mio caso specifico i cortisonici possano essere utili o dannosi, o che terapie possano essere considerate
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

nel suo caso, dopo attenta valutazione clinica diretta, se la sua situazione clinica è all’inizio e modesta. come sembra, il trattamento deve essere di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed anti fibrotici (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).

Sono state provate poi anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia e le iniezioni intra placca di farmaci antinfiammatori come il cortisone.

Risenta ora il suo andrologo di riferimento e, se altri dubbi, bene sempre eventualmente sentire anche una terza campana.

Ancora un cordiale saluto.
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Dr. Giuseppe La Pera Andrologo, Urologo 160 8
caro ragazzo il pene crurvo è sempre stato per gli uomini fonte di preoccupazione ed angoscia. Non sempre bisogna ricorre a delle cure chirurgiche per risolvere la cuvatura. Va però differenziata la curvatura congenita da quella dovuta alla malattia di La Peyronie o induratio penis . Lei nella descrizione riporta la presenza di una trauma ora ritengo molto importante poter fare questa distinzione perché l'approccio è completamente differente. Recentemente per la cura della malattia di La Peyronie ci sono per fortuna nuove cure basate sulla infiltrazione intralesionale di un enzima chiamato Collagenasi che da dei buoni risultati. Le infiltrazioni di cortisone non sono più raccomandate dalle linee guida della Società Europea degli Urologi

Può vedere alcune informazioni sulla Collagenasi e sui risultati ottenuti sul mio sito
https://www.giuseppelapera.it/patologie/induratio-penis/

https://www.giuseppelapera.it/collagenasi-prima-e-dopo-il-trattamento/

mi tenga aggiornato

Dr. Giuseppe La Pera.
Specialista in Urologia ed Andrologia
www.giuseppelapera.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte.
Al momento sto prendendo Peyronex, integratore che comprende vitamina e e paba oltre che una serie di antiossidanti.
Posso chiedere qual'è la vostra opinione sui dispositivi di trazione?
Ho letto degli studi che sembravano ritenerli capaci di aiutare parecchio nel riottenere lunghezza e prevenire/raddrizare la curva nella fase acuta.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6444402/
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Dr. Giuseppe La Pera Andrologo, Urologo 160 8
i dispositivi che effettuano una trazione come il Vacum Device ed anche il penile estender possono avere una indicazione sempre nella malattia di La Peyronie . i risultati sono buoni se associati all'uso della Collagenasi se fatti senza infiltrazioni all'interno della lesione con vari farmaci come la Collagenasi hanno una efficacia molto più bassa

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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