Urinocoltura e spermiocoltura

Salve,
la mia ragazza ha effettuato una visita ginecologica con relativo pap-test dalla quale è stata diagnosticata una "flogosi sostenuta da flora mista. Numerose lesioni citopatiche come da flogosi virale" ed in seguito a questa diagnosi le è stata prescritta una cura.
In relazione a questa diagnosi ho effettuato una visita andrologica per verificare se potevo aver contratto anche io eventuali infezioni e l'andrologo mi ha prescritto i seguenti controlli:

- Urinocoltura
- Coltura del liquido seminale
- Chlamidia tracomatis pcr su liquido seminale
- Micoplasma su liquido seminale

che hanno dato tutte esito negativo.
La mia domanda è questa: visto che nell'esame della mia ragazza si parla anche di una flogosi virale (quindi credo dovuta ad un virus) non meglio definita, dagli esami da me effettuati è possibile verificare una mia eventuale infezione dallo stesso o da altri virus visto che, se non ho capito male, questi esami identificano solo delle infezioni batteriche? Oppure ho bisogno di ulteriori accertamenti?
Grazie per le risposte.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore,

Le "lesioni citopatiche come da flogosi virale" potrebbero far pensare ad una infezione da papilloma Virus,( il virus che provoca i condilomi ) cosa che deve indurla a farsi controllare e far controllare la sua ragazza in maniera abbastanza scrupolosa
Rapporti protetti !!
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta

volevo aggiungere che nel risultato del pap test c'è uno schema nel quale possono essere selezionate varie voci tra cui quelle relative a lesioni HSIL, LSIL, CIN1 2 o 3 ma nessuna di queste è stata selezionata. Questo non esclude la presenza di HPV? Io questo pap test l'ho fatto vedere anche all'andrologo e lui non mi ha parlato di HPV. Quelle lesioni non possono essere riconducibili ad un altro virus?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore,

probabilmente la dizione "aspecifica" della prima risposta era legata alla impossibilità di definire precisamente il virus;
per questo le avevo consigliato controlli abbastanza frequenti
cari saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per l'ulteriore risposta,

approfitto della sua gentilezza per riproporle il quesito presente nella mia prima domanda, gli esami da me effettuati (Urinocoltura, Coltura del liquido seminale, Chlamidia tracomatis pcr su liquido seminale, Micoplasma su liquido seminale) permettono di individuare eventuali infezioni virali o solamente infezioni batteriche?

Di nuovo grazie per la disponibilità.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore,

solo infezioni batteriche
cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora

e allora perchè l'andrologo secondo lei non mi ha fatto fare altri accertamenti visto che gli avevo portato il risultato del pap test? E quali ulteriori accertamenti dovrei fare per controllare se ho contratto anche io quell' infezione virale?

Grazie ancora per l'infinita disponibilità
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La sua ragazza presenta: "flogosi sostenuta da flora mista. Numerose lesioni citopatiche come da flogosi virale" mentre lei ha: “una serie di puntini più o meno del colore della carne e della grandezza di una capocchia di spillo sulla corona del pene e su una parte della superficie superiore del glande (tra la corona e la punta).” Mi sembra abbastanza ovvio che le sue lesioni siano della stessa origine, virale, che in questi casi il maggiore implicato è il Papilloma.
Queste manifestazioni esterne, sono la dimostrazione della presenza del virus nell’organismo, quindi ogni azione venga eseguita sulle lesioni superficiali, non incide assolutamente sul virus che è all’interno dell’organismo. Quindi va individuato, e portato via.
La medicina convenzionale, per i accertare la presenza dei virus esegue la PCR Polymerase Chain Reaction, che normalmente non viene applicata e ha una sensibilità limitata, quando i virus sono di scarso numero.
Per questo motivo, tenendo presente la letteratura internazionale, la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, integrandole con la medicina biologica, ho strutturato una metodica che mi permette di individuare, in tempo reale, la presenza di agenti patogeni, seguire il ragionamento diagnostico e terapeutico, individuare esattamente quelle problematiche che producono quei sintomi, con tutto l’iter che è stato percorso, per arrivare a quegli aggravamenti.
Tutto questo ragionamento deriva dalla possibilità di eradicazione di questi agenti patogeni, soprattutto i virus.
Come vede, con tecniche e ragionamento ampliato, si riesce a raggiungere la spiegazione di sintomi, bloccare sull’insorgere la malattia, poiché immediatamente, ho la possibilità di individuare immediatamente gli agenti patogeni che effettivamente, ne sono responsabili.

Saluti





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Dr. Alessandro Valdiserri Ginecologo, Andrologo 140
Gentile Utente,
quello che lei definisce “una serie di puntini più o meno del colore della carne e della grandezza di una capocchia di spillo sulla corona del pene e su una parte della superficie superiore del glande (tra la corona e la punta)” potrebbero essere una lesione da HPV.
Le consiglio di sottoporsi ad una peniscopia.
Cordiali saluti.
Dott. Alessandro Valdiserri

Dott. Alessandro Valdiserri
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Master Universitario in Andrologia

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