Anestesia locale per asportazione nevo

Buonasera,
ho scritto qualche giorno fa un consulto simile in chirurgia plastica e ho ricevuto una prima risposta, purtroppo però il Dottore credo che essendo impegnato non ha più avuto modo di rispondermi e per questo provo a proporvi la domanda qua.

scrivevo:
<<mi piacerebbe asportare un nevo per motivi estetici ma vicino ad esso vedo esserci una vena. Per l'asportazione ovviamente verrà eseguita una anestesia locale (solitamente lidocaina o altro anestetico e una piccola quota di adrenalina); di solito viene iniettata nella cute, ma se malauguratamente venisse iniettato direttamente in vena data la vicinanza ad essa della neoformazione, cosa essa accadrebbe? (ad averla in circolo direttamente)>>

E il dottore cortesemente ha risposto:

<<senza dilungarmi sugli effetti dell'adrenalina immessa velocemente in circolo la conforto sul fatto che prima di iniettare l'anestetico locale si esegue una aspirazione proprio per valutare se l'ago è accidentalmente entrato in una venula. Se questo non la tranquillizza chieda eventualmente al Chirurgo Plastico di eseguire una anestesia senza adrenalina: per la semplice asportazione di un nevo aumenterà solo lievemente il tempo di emostasi.>>

Mi sorgeva quindi questa curiosità, ed ecco la mia domanda:
Se ho ben capito il problema è solo se si inietta adrenalina, ma se sempre accidentalmente venisse immesso velocemente in circolo l'anestetico in una venula quindi non ci sarebbero invece problemi (in assenza di adrenalina)?

Vi ringrazio molto per l'ascolto e le utili informazioni che rilasciate.
Grazie Dottori.
[#1]
Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Buon giorno, senza dilungarmi nemmeno io, le dico che anche la iniezione in circolo di anestetico locale non è affatto auspicabile.
Si possono verificare manifestazioni cardiocircolatorie, neurologiche etc..di vario grado,.anche dose dipendente.
Si tratta di un evento non frequente, accidentale ed indipendente dalla vicinanza visibile di una vene (come lei descrive).
Tale accadimento si riduce fino a quasi scomparire mettendo in atto un controllo costante della posizione dell'ago mentre si inietta (si apira e solo se non si vede sangue si inietta).
Spero di essere stata chiara, saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Chiarissima e gentilissima, Dottoressa.

Buon lavoro e grazie :)