Anestesia in chirurgia ginecologica paz.ex ima

Gentilissimo Dottore,
Le sarei infinitamente grato se mi concederà un consiglio. Le spiego la situazione per la quale le chiedo quanto sopra.
Mia mamma, 65 anni, è stata invitata dal suo Ginecologo, dopo accertamenti diagnostici (isteroscopia) effettuati, a sottoporsi a titolo di prevenzione ad un in intervento di resettoscopia per asportazione di un sospetto polipo endometriale, rilevato in corso di ecografia di 5,9 mm a margini regolari; l'isteroscopia eseguita successivamente rilevava il seguente esito: ISC: adeguata; CC: regolare; ISTMO: normale; CAVITA' : macroscopicamente regolare con patologia endocavitaria; O:T: non valutabili; MUCOSA: lesione iperplastica atipica (alfa) particolarità: sulla parete laterale sinistra presenza di formazione pseudopolipoide biancastra. Esame istologico: descrizione macrscopica: scarsissimi frustoli; Giudizio diagnostico: muco, emazie, lembi di epitelio cilindrico cubico endometriale con segni di debole stimolazione estrogenica.
La situazione pregressa di mia mamma, la vede nel novembre 2005 sottoposta ad angioplastica con applicazione di stent medicati su tre coronarie, in seguito a infarto miocardico infero laterale trombolisato.
Sofferente di ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete 2 in terapia dietetica con ottimo compenso: glicemia basale 113 mg/dl, poliatrite siero negativa in buon compenso, non in terapia. Terapia attuale: Congescor 1/2 c (betabloccante, che in terapia abbassa notevolmente frequenza cardiaca 55 / min. p. arteriosa 90/55,60)- Ascriptin 1/4 c., Plavix /antiaggregante
piastrinico clopidogrel 1 c. - Antra 20 mg, statine. Eseguita il
25.09.06 scintigrafia miocardica con test da sforzo: l'esame non
indica la presenza di ischemia miocardica inducibile, la funzione ventricolare sn è nella norma (FE dopo sforzo 65%). PA 140/80 misurata in ambulatorio in terapia (presumibile ipertensione da camice bianco) FC 52 in ambulatorio, toni ritmici, soffio sistolico puntuale e sul meso non segni di scompenso cardiaco. In sede di visita pre operatoria è
stata prescritta la sospensione di Ascriptin e Plavix una settimana prima dell'intervento e sostituendo con Clexane 4000 1 fs. c. al dì.
Profilassi antibiotica con Vancocina 1 g e Gentalyn 120 mg. Allergia ad amoxicillina.
Le è stato prescritto l'uso di calze a compressione da
indossarsi il giorno dell'intervento. In sede di visita
anestesiologica le è stata prima prospettata l'adozione di anestesia periferica spinale ovvero epidurale e le è stato assegnato un fattore di rischio alto.
Inoltre c'è l'eventualità di effettuare laparotomia o laparoscopia se necessita, da valutarsi in sede di intervento Ma questi due interventi richiedono anestesia generale.
Parlando successivamente con il Chirurgo che effettuerà l'intervento, lo stesso si è reso disponibile ad effettuare la semplice resettoscopia in regime di anestesia locale, che comporterebbe una notevole riduzione del rischio.
Si tenga conto del fatto che in numerose occasioni, in seguito al monitoraggio degli esami ematici prescritti in questi mesi i valori della creatinchinasi e LDH, enzimi muscolari, (infatti non è stata rilevata necrosi cardiaca in atto) sono sempre stati oltre i valori di riferimento, gli ultimi rilevati a Luglio CPK 314 UI/L LDH 541 UI/L, con punte per la creatinchinasi di 600 UI/L. Potrebbe essere causale all'assunzione di statine in terapia, ma dopo la sospensione per due mesi, gli stessi valori, sono sì diminuiti ma restano comunque superiori alla norma, tanto da indurre il sospetto di eventuale presenza di miopatie. Effettuato EMG da cui non risulta nulla di significativo, si è prospettata in caso di prosecuzione dei valori elevati l'effettuazione di biopsia muscolare.
Ora, vorrei avere delucidazioni sul fattore di rischio che lei può avere in base alla situazione anamnesica personale, infatti oltre al rischio cardiologico,(eventuale arresto cardiaco ?) quali interazioni si potrebbero avere con l'assuzione di farmaci anestesiologici, nell'eventualità'che l'anestesia locale possa essere insufficiente ? Ho letto di eventuali problemi derivanti da presenza di miopatie, in particolare con compresenza di polimiosite. Premesso che l'intervento è comunque da fare, sarebbe opportuno, valutandolo con il Ginecologo, procrastinarlo, per effettuare nel frattempo un accertamento con biopsia muscolare ?
Grazie per la risposta.
[#1]
Dr. Massimo Vecchietti Anestesista 13 1
Non vedo problemi particolari per un intervento di isterectomia eseguito NON in VIDEOLAPAROSCOPIA, ma a cielo aperto, utilizzando come tecnica anestesiologica una combinata sottodurale più catetere peridurale per l'analgesia postoperatoria. Essenziale la sospensione sia di ASA che del Plavix almeno una settimmana prima dell'intervento e sostituzione con Eparina a basso peso molecolare.
Certamente il rischio anestesiologico è da considersi aumentato, ma assolutamente compatibile con una corretta conduzione anestesiologico/chirurgica.

[#2]
Dr. Dario Galante Anestesista 25 1
La descrizione, perfetta, che lei fa delle condizioni cliniche di sua madre permette di darle una risposta rassicurante.
Sua mamma può sottoporsi con tranquillità all'intervento chirurgico in anestesia generale più un'anestesia locoregionale peridurale che consentirà non solo di controllare il dolore postoperatorio ma di "aiutare" l'anestesia generale controlando meglio anche il dolore intraoperatorio e riducendo al contempo l'uso degli altri anestetici con notevole diminuzione dei rischi da interazione farmacologica.
Quanto alle problematiche di un'eventuale miopatia, il problema è risolvibile anche senza effettuare una biopsia: è sufficiente, infatti, che l'anestesista utilizzi solo farmaci e tecniche che non interferiscano con una simile eventuale patologia. Procrastinare un intervento a volte non serve, anzi aumenta gli stati di ansia e le inutili preoccupazioni. Trovo indispensabile la sostituzione con eparina o meglio con eparine a basso peso molecolare, come già consigliato, almeno una settimana prima con controllo dell'assetto coagulativo che non creerà problemi per l'anestesia peridurale e per le perdite di sangue intraoperatorie. Non si preoccupi dell frequenza cardiaca bassa a causa dei betabloccanti che sua madre dovrà continuare ad assumere fino al giorno dell'intervento. Essi, infatti, hanno un'azione anche protettiva nei confronti del cuore.
In sintesi credo che la migliore tecnica di anestesia sia rappresentata da un TIVA (Total intravenous anesthesia) ben conosciuta dagli anestesisti, più peridurale continua con cateterino.
Quanto al rischio anestesiologico esso è certamente più alto ma non più di tante altre condizioni cliniche. La buona prova da sforzo è uno degli esami più importanti che sua madre ha effettuato e che rappresenta anche un test per lo "stress operatorio" molto più di tanti altri esami spesso inutili.
Spero di esserle stato di aiuto e rimango a sua disposizione per ulteriori consigli

Dario Galante,MD
University Hospital "Ospedali Riuniti" of Foggia. Italy.

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