La sindrome dell'ovaio policistico

Salve,sono una ragazza di 18 anni e l'anno scorso ho scoperto, attraverso varie analisi, di avere la sindrome dell'ovaio policistico. Non ho problemi di peso ma fin dalla terza media si è manifestata in me una forma di irsutismo prevalente soprattutto sul viso. Pertanto ho sempre fatto ricorso a cure laser per la peluria fino a che non mi è stato consigliato di andare da una ginecologa specialista che mi ha sottoposto ad analisi che alla fine hanno accertato un'eccessiva presenza di insulina e la sindrome. Da un anno seguo una cura per la quale assumo Metformina Teva 850 mg e una piccola dose di Flutamide 250 mg. Dopo tre mesi ha cominciato a funzionare e si sono ridotti notevolmente i peli sul viso, ma purtroppo quest'inverno sono ritornati nonostante io continui la cura. Pertanto vorrei sapere da lei se faccio bene a continuare questa cura o se ce ne sono di migliori.
La ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33

Quella com la metformina è un a terapia molto utilizzata in presenza di ovaio policistico e iperinsulinismo. Da quanto riferisce non si capisce l'entità della policistosi ovarica e soprattutto se oltre all'insulina ci sono altri dati alterati.

Se si è in presenza di un chiaro quadro di ovaio policistico, è corretto associare anche un trattamento estroprogestinico.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Anamnesi Familiare: Madre ipertiroidea

Anamnesi personale:
Fisiologica: nata da parto spontaneo a termine di gravidanza Peso alla nascita: 3600 gr
Sviluppo psicosomatico: regolare
Pubarca: 10 aa
Menarca: 11 aa Cicli successivi: oligomenorrea (40 gg) Alimentazione: Regolare (poca verdura Alvo: ego are Fumo: no
Alcoo I : no
Ritmo sonno-veglia: dorme otto ore per tutta la notte Attivita fisica: no
Allergie: no
Patologica remota: CEI. Broncopolmonite a 4 anni. Patologica prossima: oligomenorrea ed irsutismo.

Esame Obiettivo: altezza: 1.63
peso: 48 kg
BML 18.11 cute: grassa
capelli: normotrofici Acne: lieve (al volto)
Irsutismo: Grave (score = 22)
La paziente ha eseguito c/o la nostra clinica: Dosaggi ormonali basali
Tests dinamici per valutazione:
· Asse ipotalamo-ipofisi-ovaio
· Asse ipotalamo-ipofisi-surrene
· Metabolismo glucidico

Altre indagini:
Ecografia pelvica TA: Utero antiverso ad ecostruttura regolare misura il corpo 48x3350. Rapporto corpo-collo 48/50. Endometrio misura 13 mm capitato con spessoree max di 13 mm.Ovaio dx misura 26x18x29 mm (volume 7 cc). Ovaio sn 31x22x 15 mm (volume 5 cc). Entrambe le ovaie contengono numerosi follicoli:

Il risultato delle indagini eseguite evidenzia:
· Dosaggi ormonali basali: rapporto di LH/FSH > 2, FAI elevato, PRL nella norma, ormoni tiroidei nella norma.
· Prelievi seriati di LH/FSH: rapporto di LH/FSH > 2
· ACTH test: nella norma.
· OGTT: iperinsulinemia
Dagli esami eseguiti si evidenzia:
Sindrome dell'ovaio policistico.

Se vuole altre informazioni me lo chieda
[#3]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Questi sono i dati più importanti ell’anamnesi:
irsutismo prevalente soprattutto sul viso. eccessiva presenza di insulina e la sindrome dell’ovaio policistico, ma purtroppo quest'inverno sono ritornati nonostante io continui la cura. Madre ipertiroidea, Menarca: 11 aa Cicli successivi: oligomenorrea (40 gg), Broncopolmonite a 4 anni.
Patologica prossima: oligomenorrea ed irsutismo.
· OGTT: iperinsulinemia, Dagli esami eseguiti si evidenzia:Sindrome dell'ovaio policistico.
In letteratura internazionale è ben descritta l’associazione fra ovaio policistico e iperinsulinemia, una alterazione dell’asse HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, porta a questa alterazione. E’ questo che va corretto, l’uso di farmaci non è altro che sintomatico, infatti il problema si è ripresentato, nonostante la prosecuzione della terapia. Il problema risiede da un’altra parte che va indagata. Lei riferisce soltanto che gli esami della tiroide sono normali, ma ormai nella continua analisi di problemi come il suo, nonostante questi vengano definiti “normali”, una attenta analisi dimostra che non lo sono affatto. Un minimo spostamento dai valori cosiddetti “normali” può essere indice invece di una alterazione ormonale della tiroide, che influisce, con la sua disregolazione, sulle altre ghiandole, soprattutto quelle sessuali. Per questo motivo, in studio ho esami strumentali che mi permettono di rilevare le minime alterazioni e condurre in maniera precisa il ragionamento diagnostico, che altrimenti risulterebbe complicato e farebbe girare la persona come una trottola, alla ricerca d una soluzione. E’ evidente, dall’anamnesi che lei ha alterazioni ormonali, soprattutto tioridei e dell’ovaio e corpo luteo. L’iperinsulinemia risulta da una insulino-resistenza, determinta da una iniziale sindrome metabolica, che nonostante il peso regolare, si può essere instaurata. Non ho a disposizione dati sulla composizione corporea, elaborazione diagnostica nutrizionale, risultato metabolico finale, analisi della distribuzione elettrolitica extracellulare, che sono fondamentali. Come vede, una attenta nalisi può risolvere la patologia, ma vanno eseguiti accertamenti più approfonditi, l’uso dei farmaci, come lei ha sperimentato, non risolvono il problema, soprattutto l’inserimento di estroprogestinici, che potrebbero aggravare la sintomatologia, inserendosi in maniera anomala sull’asse PNEI, alterando la fisiologia già precaria dell’assetto endocrino, e sono solo sintomatici.
Saluti
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Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
viale Oriano, 27
24047 Treviglio (Bg)
Studio: viale Ariosto, 9
Tel: 0363-41183
Mobile 333-3164013

Gentile Utente 13167,
mi posso solo basare su quanto da Lei espresso, non avendo la possibilità di effettuare un esame Clinico.
Il trattamento della policistosi ovarica si propone di controllare o far regredire l'irsutismo, di ridurre i fattori di rischio e di ripristianre una "normale" fertilità: la terapia è pertanto curativa e nelle pazienti giovani, come Lei, e non ancora nell'ottica di una prossima prole, va espletato un trattamento ciclico con etinilestradiolo in associazione con un androgeno ad effetto progestinico, come il ciproterone acetato.
Lo schema migliore è etinilestradiolo alla dose di 0.05 mgr/die per 4 settimane, in associazione a ciproterone acetato alla dose di 50 mgr/die nei primi 10 giorni di etinilestradiolo: questo trattamento consente, nella maggior parte dei soggetti curati, la regressione dell'irsutismo, la regolarizzazione chimica dei cicli mestruali e la scomparsa nelle immagini ecotomografiche delle microcisti ovariche.
Una considerazione a margine del problema: capisco che l'endocrinologia è un pò l'aspetto filosofico della Medicina, ma non si possono accettare discriminazioni valutative sui valori ormonali all'interno del range di normalità adottato dal laboratorio di riferimento; se ci si mette a discutere sugli spostamenti dei valori, ma pur sempre considerati normali in quel laboratorio, allora è vero tutto ed il contrario di tutto.
Il valore può variare per l'orario del prelievo, per l'insito ritmo circadiano dell'elemento esaminato, per il giorno del ciclo mestruale etc.etc.; anche per tutto ciò sono stati creati valori di riferimento ai quali attenersi e non per creare ulteriori confusioni nel paziente ed anche nel Medico.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo.

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