Anestesista

Buongiorno sono sindrome di Brugada, studio elettrofisiologico endocavitario negativo, mai sincopi no familiarità.
Debbo fare intervento in anestesia generale ma l'anestesista è in dubbio sull'uso del curaro.
Non è riportato nella lista dei farmaci da non utilizzare ma c'è pure scritto che la lista non è esaustiva.
Non ha idea di quale miorilassante usare visto che rallentano il battito.
Se qualche gentile anestesista ha avuto una paziente come me da potermi aiutare con delle informazioni, ringrazio sentitamente
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Dr. Salvatore Renzo Calabrese Anestesista 37 4
La sindrome di Brugada (BRS) causa morte improvvisa in pazienti con particolari caratteristiche elettrocardiografiche (blocco del fascio destro, caratteristico innalzamento del segmento ST nelle derivazioni da V1 a V3 e normale intervallo Q-t).
Ha una prevalenza bassissima: 5-20 casi ogni 10000 abitanti. Una prevalenza così bassa non consente la conduzione di studi che coinvolgano popolazioni sufficientemente ampie e statisticamente significative per definire chiaramente i rischi anestetici in pazienti di questo tipo.
Per quanto riguarda i farmaci che si usano per l'anestesia Ciconte et al. hanno suggerito che l'anestesia generale con induzione con propofol e mantenimento con sevoflurano è sicura anche nei pazienti con BRS ad alto rischio. I risultati con l'uso di propofol in pazienti con BRS suggeriscono che non ci sono prove che controindicano la dose in bolo di propofol nell'anestesia di pazienti con Brs, e che il farmaco può anche essere utilizzato per il mantenimento dell'anestesia, a condizione si evitano dosi elevate e tempi prolungati (ad esempio in pazienti ricoverarti in rianimazione per tempi lunghi).
Nella grande maggioranza dei casi, l'uso di oppioidi non è stato associato a complicanze, in particolare per quanto riguarda il fentanyl. Di conseguenza, gli oppioidi ad azione breve o ultra-breve sono da preferire, in quanto vengono eliminati rapidamente in caso di qualsiasi incidente durante l'anestesia. Inoltre, se gli oppioidi vengono utilizzati durante il periodo postoperatorio, la morfina è il farmaco di scelta.
Il ketorolac, il diclofenac e il paracetamolo non sono stati riportati causare complicanze.
Infine per quanto riguarda i curari non è prudente l'uso della succinilcolina; una bradicardia si verifica tipicamente quando la dose di succinilcolina viene ripetuta in un secondo bolo somministrato 3-8 minuti dopo la prima dose.
Contrariamente ai bloccanti neuromuscolari depolarizzanti (succinilcolina), i bloccanti non depolarizzanti (atracurium, vecuronio, cisatracurium e mivacurium) sono stati tutti utilizzati senza effetti avversi.
Tra i farmaci decurarizzanti la neostigmina causa cambiamenti del segmento ST nella Brs. Il suo uso è quindi controverso, perché può indurre il pattern ECG della malattia.
Invece l'uso di sugammadex per invertire il blocco neuromuscolare è un'opzione sicura, poiché non sembra avere effetti sulla colinesterasi o sui recettori nicotinici o muscarinici, riducendo così al minimo il rischio di effetti collaterali cardiovascolari.

Questi dati sono tratti da:
Brugada syndrome: anesthetic considerationsand management algorithm. Di Ángel esPiNosa e Altri.
Minerva anestesiologica 2019 February;85(2):173-88.

Naturalmente un consulto sul web non può mai sostituire il colloquio con il suo Anestesista che potrà prendere in considerazione tutti gli aspetti anamnestici e clinici che a me sfuggono e che possono modificare le scelte cui ho accennato.
Cordiali saluti

Dr. Salvatore Renzo Calabrese
www.recal.it

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Dr. Salvatore Renzo Calabrese Anestesista 37 4
La sindrome di Brugada (BRS) causa morte improvvisa in pazienti con particolari caratteristiche elettrocardiografiche (blocco del fascio destro, caratteristico innalzamento del segmento ST nelle derivazioni da V1 a V3 e normale intervallo Q-t).
Ha una prevalenza bassissima: 5-20 casi ogni 10000 abitanti. Una prevalenza così bassa non consente la conduzione di studi che coinvolgano popolazioni sufficientemente ampie e statisticamente significative per definire chiaramente i rischi anestetici in pazienti di questo tipo.
Per quanto riguarda i farmaci che si usano per l'anestesia Ciconte et al. hanno suggerito che l'anestesia generale con induzione con propofol e mantenimento con sevoflurano è sicura anche nei pazienti con BRS ad alto rischio. I risultati con l'uso di propofol in pazienti con BRS suggeriscono che non ci sono prove che controindicano la dose in bolo di propofol nell'anestesia di pazienti con Brs, e che il farmaco può anche essere utilizzato per il mantenimento dell'anestesia, a condizione si evitano dosi elevate e tempi prolungati (ad esempio in pazienti ricoverarti in rianimazione per tempi lunghi).
Nella grande maggioranza dei casi, l'uso di oppioidi non è stato associato a complicanze, in particolare per quanto riguarda il fentanyl. Di conseguenza, gli oppioidi ad azione breve o ultra-breve sono da preferire, in quanto vengono eliminati rapidamente in caso di qualsiasi incidente durante l'anestesia. Inoltre, se gli oppioidi vengono utilizzati durante il periodo postoperatorio, la morfina è il farmaco di scelta.
Il ketorolac, il diclofenac e il paracetamolo non sono stati riportati causare complicanze.
Infine per quanto riguarda i curari non è prudente l'uso della succinilcolina; una bradicardia si verifica tipicamente quando la dose di succinilcolina viene ripetuta in un secondo bolo somministrato 3-8 minuti dopo la prima dose.
Contrariamente ai bloccanti neuromuscolari depolarizzanti (succinilcolina), i bloccanti non depolarizzanti (atracurium, vecuronio, cisatracurium e mivacurium) sono stati tutti utilizzati senza effetti avversi.
Tra i farmaci decurarizzanti la neostigmina causa cambiamenti del segmento ST nella Brs. Il suo uso è quindi controverso, perché può indurre il pattern ECG della malattia.
Invece l'uso di sugammadex per invertire il blocco neuromuscolare è un'opzione sicura, poiché non sembra avere effetti sulla colinesterasi o sui recettori nicotinici o muscarinici, riducendo così al minimo il rischio di effetti collaterali cardiovascolari.

Questi dati sono tratti da:
Brugada syndrome: anesthetic considerationsand management algorithm. Di Ángel esPiNosa e Altri.
Minerva anestesiologica 2019 February;85(2):173-88.

Naturalmente un consulto sul web non può mai sostituire il colloquio con il suo Anestesista che potrà prendere in considerazione tutti gli aspetti anamnestici e clinici che a me sfuggono e che possono modificare le scelte cui ho accennato.
Cordiali saluti
Dr. Salvatore Renzo Calabrese
www.recal.it

Dr. Salvatore Renzo Calabrese
www.recal.it