Ipoacusia lieve neurosensoriale insorta a 6 anni
Buongiorno dottori,
mio figlio di sei anni questo inverno ha avuto diversi malanni stagionali e nonostante le varie cure e i lavaggi con soluzione ipertonica ha ancora del muco al naso. Negli ultimi due mesi circa ci siamo accorti che fa un po' fatica a sentire, in quanto ci chiede spesso di ripetere quello che diciamo e se gli si parla a bassa voce senza che ti stia guardando non sempre se ne accorge.
Premetto che alla fine del secondo trimestre di gravidanza ho contratto un'infezione primaria di Cytomegalovirus e quando mio figlio è nato, avendoglielo trasmesso per via placentare, è stato inserito nello screening di controllo per CMV e sottoposto a tutti gli esami audiologici del caso, con potenziali uditivi evocati ecc.... Tutto nella norma anche se a Ravenna avevano commesso un errore a sembrava che soffrisse di una ipoacusia moderata bilaterale, problema scongiurato a Ferrara, ripetendo i Potenziali...
L'anno scorso a 5 anni è stato sottoposto ad adenotonsillectomia per apnee frequenti.
Ieri gli abbiamo fatto esaguire gli esami audiometrici proprio per questa recente apparente difficolta' ad udire e questo è il referto:
REFERTO DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE (Modena, prof.ssa Genovese):
AUDIOMETRIA TONALE Ipoacusia mista destra e neurosensoriale sinistra con soglia intorno a 10-20 dB fino a 4000 Hz e 40 dB a 8000 Hz a destra; a sinistra
soglia intorno a 10 dB fino a 4000 Hz e 30 dB a 8000 Hz. ESAME AUDIOMETRICO VOCALE Curva di articolazione verbale in
accordo con il rilievo tonale. Soglia d'intellezione raggiunta bilateralmente. ESAME IMPEDENZOMETRICO Timpanogramma di
morfologia regolare con valori di compliance normali e picco pressorio a valori prossimi a 0 mmH2O a sinistra; picco pressorio e
di compliance non rilevabili a destra. Riflessi stapediali presenti per stimolazione ipsi e controlaterale a sinistra, non evocabili a
destra. CONCLUSIONI In data odierna si rileva un quadro di ipoacusia mista destra di entità lieve e neurosensoriale sinistra di
entità lieve.
Al momento non ci è stato consigliato null'altro e anzi siamo stati rassicurati ma sul momento mi sono dimenticata di chiedere se questa situazione può peggiorare (mi riferisco all'ipoacusia neurosensoriale e non a quella trasmissiva che mi auguro migliori dopo le cure del caso).
Comunque ancora non mi spiego come un difetto cosi' lieve possa produrre una difficolta' uditiva di tale livello, in quanto, ripeto, ultimamente il bambino ha davvero una certa difficoltà a sentire chiaramente...
Vi ringrazio anticipatamente del consulto e saluto cordialmente.
mio figlio di sei anni questo inverno ha avuto diversi malanni stagionali e nonostante le varie cure e i lavaggi con soluzione ipertonica ha ancora del muco al naso. Negli ultimi due mesi circa ci siamo accorti che fa un po' fatica a sentire, in quanto ci chiede spesso di ripetere quello che diciamo e se gli si parla a bassa voce senza che ti stia guardando non sempre se ne accorge.
Premetto che alla fine del secondo trimestre di gravidanza ho contratto un'infezione primaria di Cytomegalovirus e quando mio figlio è nato, avendoglielo trasmesso per via placentare, è stato inserito nello screening di controllo per CMV e sottoposto a tutti gli esami audiologici del caso, con potenziali uditivi evocati ecc.... Tutto nella norma anche se a Ravenna avevano commesso un errore a sembrava che soffrisse di una ipoacusia moderata bilaterale, problema scongiurato a Ferrara, ripetendo i Potenziali...
L'anno scorso a 5 anni è stato sottoposto ad adenotonsillectomia per apnee frequenti.
Ieri gli abbiamo fatto esaguire gli esami audiometrici proprio per questa recente apparente difficolta' ad udire e questo è il referto:
REFERTO DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE (Modena, prof.ssa Genovese):
AUDIOMETRIA TONALE Ipoacusia mista destra e neurosensoriale sinistra con soglia intorno a 10-20 dB fino a 4000 Hz e 40 dB a 8000 Hz a destra; a sinistra
soglia intorno a 10 dB fino a 4000 Hz e 30 dB a 8000 Hz. ESAME AUDIOMETRICO VOCALE Curva di articolazione verbale in
accordo con il rilievo tonale. Soglia d'intellezione raggiunta bilateralmente. ESAME IMPEDENZOMETRICO Timpanogramma di
morfologia regolare con valori di compliance normali e picco pressorio a valori prossimi a 0 mmH2O a sinistra; picco pressorio e
di compliance non rilevabili a destra. Riflessi stapediali presenti per stimolazione ipsi e controlaterale a sinistra, non evocabili a
destra. CONCLUSIONI In data odierna si rileva un quadro di ipoacusia mista destra di entità lieve e neurosensoriale sinistra di
entità lieve.
Al momento non ci è stato consigliato null'altro e anzi siamo stati rassicurati ma sul momento mi sono dimenticata di chiedere se questa situazione può peggiorare (mi riferisco all'ipoacusia neurosensoriale e non a quella trasmissiva che mi auguro migliori dopo le cure del caso).
Comunque ancora non mi spiego come un difetto cosi' lieve possa produrre una difficolta' uditiva di tale livello, in quanto, ripeto, ultimamente il bambino ha davvero una certa difficoltà a sentire chiaramente...
Vi ringrazio anticipatamente del consulto e saluto cordialmente.
[#1]
Gentile Signora, quando una patologia si presenta come cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica, che probabilmente , nel suo caso, è responsabile della componente "trasmissiva" dell'ipoacusia definita "mista". E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'articolazione temporo mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite . Il fatto che per riventilare la cassa timpanica si pensi spesso ai Drenaggi Trans Timpanici conferma che il problema è sentito, ma anche qui si punta su una forzatura chirurgica (che comprende a volte anche l'Adenotonsillectomia) piuttosto che sul ripristino del miglior drenaggio timpanico possibile, cioè una tuba ben funzionante.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio". e fra i "casi significativi".
Forse, a lato del trattamento farmacologico, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, specie in un bambino di 6 anni.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica, che probabilmente , nel suo caso, è responsabile della componente "trasmissiva" dell'ipoacusia definita "mista". E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'articolazione temporo mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite . Il fatto che per riventilare la cassa timpanica si pensi spesso ai Drenaggi Trans Timpanici conferma che il problema è sentito, ma anche qui si punta su una forzatura chirurgica (che comprende a volte anche l'Adenotonsillectomia) piuttosto che sul ripristino del miglior drenaggio timpanico possibile, cioè una tuba ben funzionante.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio". e fra i "casi significativi".
Forse, a lato del trattamento farmacologico, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, specie in un bambino di 6 anni.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Egr. dottore,
La ringrazio vivamente per la Sua sollecita e nitida risposta e per i link che mi ha inviato dei quali approfitterò senz'altro per approfondire quanto mi ha accennato.
Tra l'altro meno di un anno fa mio figlio è stato sottoposto a visita odontoiatrica e gnatologica proprio per accertarci che non vi fosse una problematica di tipo malocclusivo ma non è emerso nulla in tal senso.
Dopo aver richiesto il consulto ho ripreso in mano tutta la documentazione clinica di mio figlio, e mi mi à balzato all'occhio che da quando è nato in tutti i controlli audiometrici effettuati in regime di screening per il CMV congenito era emersa una lieve ipoacusia a componente trasmissiva. Il problema è sempre stato trattato esclusivamente con farmaci cortisonici per via inalatoria (anche con i trattamenti termali previsti per tale patologia) ma evidentemente non è mai stato debellato...
L'ipoacusia neurosensoriale però non era mai stata segnalata prima, se non, come scrivevo nella richiesta di consulto, in seguito a due ABR entrambi risultati "errati" nei quali era emersa una ipoacusia moderata, poi smentita al controllo di II livello a Ferrara (quando aveva da poco compiuto i 2 anni e stava già sviluppando il linguaggio senza apparenti problemi).
Pur nutrendo fiducia nella professoressa Elisabetta Genovese, audiologa al Policlinico di Modena, che da decenni lavora prevalentemente in ambito pediatrico, mi ha lasciato un pò perplessa il suo atteggiamento di "vigile attesa".perchè al momento mi sembra che la difficoltà uditiva di mio figlio sia concretamente più rilevante di quanto registrato tramite gli esami strumentali. Mi riservo di fargli fare un ulteriore controllo se dovessero persistere le criticità una volta terminata la terapia consigliatami (clenil+fisiologica, con aerosol, 2 volte al giorno per una settimana).
Nel ringraziarla ancora una volta del tempo dedicatomi, le porgo cordiali saluti.
La ringrazio vivamente per la Sua sollecita e nitida risposta e per i link che mi ha inviato dei quali approfitterò senz'altro per approfondire quanto mi ha accennato.
Tra l'altro meno di un anno fa mio figlio è stato sottoposto a visita odontoiatrica e gnatologica proprio per accertarci che non vi fosse una problematica di tipo malocclusivo ma non è emerso nulla in tal senso.
Dopo aver richiesto il consulto ho ripreso in mano tutta la documentazione clinica di mio figlio, e mi mi à balzato all'occhio che da quando è nato in tutti i controlli audiometrici effettuati in regime di screening per il CMV congenito era emersa una lieve ipoacusia a componente trasmissiva. Il problema è sempre stato trattato esclusivamente con farmaci cortisonici per via inalatoria (anche con i trattamenti termali previsti per tale patologia) ma evidentemente non è mai stato debellato...
L'ipoacusia neurosensoriale però non era mai stata segnalata prima, se non, come scrivevo nella richiesta di consulto, in seguito a due ABR entrambi risultati "errati" nei quali era emersa una ipoacusia moderata, poi smentita al controllo di II livello a Ferrara (quando aveva da poco compiuto i 2 anni e stava già sviluppando il linguaggio senza apparenti problemi).
Pur nutrendo fiducia nella professoressa Elisabetta Genovese, audiologa al Policlinico di Modena, che da decenni lavora prevalentemente in ambito pediatrico, mi ha lasciato un pò perplessa il suo atteggiamento di "vigile attesa".perchè al momento mi sembra che la difficoltà uditiva di mio figlio sia concretamente più rilevante di quanto registrato tramite gli esami strumentali. Mi riservo di fargli fare un ulteriore controllo se dovessero persistere le criticità una volta terminata la terapia consigliatami (clenil+fisiologica, con aerosol, 2 volte al giorno per una settimana).
Nel ringraziarla ancora una volta del tempo dedicatomi, le porgo cordiali saluti.
[#3]
Eventualmente giri alla Dottoressa questo mio articolo:
http://www.studiober.com/wp-content/uploads/2011/11/3-Dental-Malocclusion-and-otitis-BIS.pdf
Il trattamento che propongo è compatibilissimo anche con la "Vigile attesa".
Cordiali saluti ed auguri
http://www.studiober.com/wp-content/uploads/2011/11/3-Dental-Malocclusion-and-otitis-BIS.pdf
Il trattamento che propongo è compatibilissimo anche con la "Vigile attesa".
Cordiali saluti ed auguri
[#5]
Utente
Salve dottori,
ho portato mio figlio da uno specialista gnatologo che dopo averlo esaminato e sottoposto a OPT ha escluso (per la seconda volta, era già stato visitato da un ortodontista l'anno prima) che soffra di malocclusione.
Noi genitori continuiamo ad avere il dubbio che non ci senta in modo "brillante", perchè molto spesso alza la voce e quando gli si dice qualcosa in un suo momento di distrazione non sente se non chiamato attirando così l'attenzione.
Insomma la perplessità riguarda il fatto che il lievissimo deficit evidenziato dall'audiometria (sugli 8000 hz) non riguardi solo i toni acuti ma anche la voce umana, sebbene abbia risposto correttamente alla ripetizione di tutti i vocaboli proposti all'esame audiometrico vocale.
Altro dubbio (purtroppo non ho pensato di chiedere alla dottoressa al momento della visita) riguarda il fatto che il tipo di ipoacusia neurosensoriale possa peggiorare nel tempo....se si è possibile intervenire in qualche modo?
Grazie anticipatamente a chi vorrà darmi qualche delucidazione su entrambe le questioni.
Cordialità.
ho portato mio figlio da uno specialista gnatologo che dopo averlo esaminato e sottoposto a OPT ha escluso (per la seconda volta, era già stato visitato da un ortodontista l'anno prima) che soffra di malocclusione.
Noi genitori continuiamo ad avere il dubbio che non ci senta in modo "brillante", perchè molto spesso alza la voce e quando gli si dice qualcosa in un suo momento di distrazione non sente se non chiamato attirando così l'attenzione.
Insomma la perplessità riguarda il fatto che il lievissimo deficit evidenziato dall'audiometria (sugli 8000 hz) non riguardi solo i toni acuti ma anche la voce umana, sebbene abbia risposto correttamente alla ripetizione di tutti i vocaboli proposti all'esame audiometrico vocale.
Altro dubbio (purtroppo non ho pensato di chiedere alla dottoressa al momento della visita) riguarda il fatto che il tipo di ipoacusia neurosensoriale possa peggiorare nel tempo....se si è possibile intervenire in qualche modo?
Grazie anticipatamente a chi vorrà darmi qualche delucidazione su entrambe le questioni.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 04/05/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.