Angina da sforzo dopo intervento di angioplastica
Buongiorno, ho 59 anni, dopo un infarto miocardico di piccola entità, preso in tempo, sono stato ricoverato 15 minuti dopo la comparsa dei primi sintomi dolorosi e subito messo in sicurezza presso l'unità coronarica di Pietra Ligure,
Il 13 di novembre ho subito un primo intervento di angioplastica per una coronaria chiusa al 95% con esito positivo.
Il 13 di dicembre, ho subito un intervento di completamente alla seconda coronaria che era chiusa al 75%.
Sino a 15 giorni fa, la mia vita era ripresa felicemente: praticavo giornalmente camminate sul tappeto rotante a passo veloce mantenendo il cuore sotto i 110 battiti, per una durata di circa un'ora e percorrendo giornalmente circa una decina di chilometri . Tutto questo senza sintomi. Improvvisamente 15 giorni fa, mentre facevo esercizio, ho sentito un bruciore che partiva dal braccio sinistro e si diffondeva sulla scapola sino alla zona del petto, a mano a mano che il ritmo cardiaco aumentava. Ho subito smesso e mi sono recato in ospedale, dove mi hanno ricoverato e mi hanno praticato una nuova coronarografia: il referto è stato negativo, gli stent facevano il loro dovere. Il cardiologo mi disse che il dolore poteva essere conseguenza di vasi secondari dove non era possibile intervenire. Mi è stata variata la terapia e mi viene aggiunto del Ranexa da 375 mg da assumere due volte al giorno.
Dopo la dimissione ho constatato che la situazione è notevolmente peggiorata e non riuscivo a fare nemmeno una rampa di scale senza che Intervenisse il bruciore che iniziava puntualmente dal braccio sx per diffondersi alla scapola e quindi al petto. Sono tornato in ospedale dove mi hanno sottoposto ad un cardiogramma da sforzo: dopo i 110 battiti compariva il dolore in forma leggere ed il tracciato cardiografico non subiva modifiche. Quindi, per escludere tutto, mi hanno sottoposto ad una tac dell'aorta, anch'essa risultata negativa. Mi hanno dimesso senza altri controlli, ma la mia vita è diventata un vero inferno. Ora Faccio fatica a fare anche pochi passi. In cardiologia Mi hanno consigliato di continuare a camminare in modo moderato per sviluppare la circolazione collaterale.
Ciò che non mi spiego è questo repentino cambiamento.... per quasi due mesi tutto bene, facevo cose che non facevo da almeno 10 anni, poi improvvisamente questa situazione debilitante.
La situazione dolorosa termina immediatamente non appena sono a riposo...Voi cosa ne pensate?
Ho esami del sangue perfetti, non fumo più da un anno e mezzo e pressione sanguigna 125,70 con 60 battiti a riposo.
Stavo pensando di recarmi a Montecarlo presso il centro Grace per sentire la così detta altra campana. Mi date un vostro parere per favore?
Saluto cordialmente
Il 13 di novembre ho subito un primo intervento di angioplastica per una coronaria chiusa al 95% con esito positivo.
Il 13 di dicembre, ho subito un intervento di completamente alla seconda coronaria che era chiusa al 75%.
Sino a 15 giorni fa, la mia vita era ripresa felicemente: praticavo giornalmente camminate sul tappeto rotante a passo veloce mantenendo il cuore sotto i 110 battiti, per una durata di circa un'ora e percorrendo giornalmente circa una decina di chilometri . Tutto questo senza sintomi. Improvvisamente 15 giorni fa, mentre facevo esercizio, ho sentito un bruciore che partiva dal braccio sinistro e si diffondeva sulla scapola sino alla zona del petto, a mano a mano che il ritmo cardiaco aumentava. Ho subito smesso e mi sono recato in ospedale, dove mi hanno ricoverato e mi hanno praticato una nuova coronarografia: il referto è stato negativo, gli stent facevano il loro dovere. Il cardiologo mi disse che il dolore poteva essere conseguenza di vasi secondari dove non era possibile intervenire. Mi è stata variata la terapia e mi viene aggiunto del Ranexa da 375 mg da assumere due volte al giorno.
Dopo la dimissione ho constatato che la situazione è notevolmente peggiorata e non riuscivo a fare nemmeno una rampa di scale senza che Intervenisse il bruciore che iniziava puntualmente dal braccio sx per diffondersi alla scapola e quindi al petto. Sono tornato in ospedale dove mi hanno sottoposto ad un cardiogramma da sforzo: dopo i 110 battiti compariva il dolore in forma leggere ed il tracciato cardiografico non subiva modifiche. Quindi, per escludere tutto, mi hanno sottoposto ad una tac dell'aorta, anch'essa risultata negativa. Mi hanno dimesso senza altri controlli, ma la mia vita è diventata un vero inferno. Ora Faccio fatica a fare anche pochi passi. In cardiologia Mi hanno consigliato di continuare a camminare in modo moderato per sviluppare la circolazione collaterale.
Ciò che non mi spiego è questo repentino cambiamento.... per quasi due mesi tutto bene, facevo cose che non facevo da almeno 10 anni, poi improvvisamente questa situazione debilitante.
La situazione dolorosa termina immediatamente non appena sono a riposo...Voi cosa ne pensate?
Ho esami del sangue perfetti, non fumo più da un anno e mezzo e pressione sanguigna 125,70 con 60 battiti a riposo.
Stavo pensando di recarmi a Montecarlo presso il centro Grace per sentire la così detta altra campana. Mi date un vostro parere per favore?
Saluto cordialmente
[#1]
Se la coronarografia e la prova da sforzo sono risultate invariate e' consigliabile eseguire una scintigrafia da sforzo, per valutare se sdavvero ha dei territori che sviluppano ischemia sotto sforzo.
La saluto
cecchini
La saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Guardi dopo quanto ha fatto si può escludere che i suoi sintomi dipendano da problemi cardiaci...
Sicuramente sta facendo una doppia antiaggregazione piastrinica che non faceva prima delle angioplastiche.....mi viene da pensare a un problema gastrico che potrebbe giustificare i sintomi....Per completezza senta il parere di un gastroenterolo.
Ciordialità
Sicuramente sta facendo una doppia antiaggregazione piastrinica che non faceva prima delle angioplastiche.....mi viene da pensare a un problema gastrico che potrebbe giustificare i sintomi....Per completezza senta il parere di un gastroenterolo.
Ciordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#3]
Utente
Buongiorno
Ringrazio per le risposte.
Dott. cecchini,Relativamente alla scintigrafia, concordo, ma mi è stata sconsigliata per via della quantità di liquido di contrasto a cui sono stato sottoposto negli ultimi tempi, ma, sicuramente sarebbe stato il passo successivo, lei ritiene possa già sottopormi?
Consideri le 3 coronarografie dal 13 dicembre ad oggi e la tac all'aorta della scorsa settimana.
Grazie anche a lei Dott. Mariano, Io effettivamente soffro di ernia eiettale, ma il dolore che avverto è identico a quello che ho avvertito la sera del primo ricovero, quando mi applicarono il primo stent. A questo punto non escludo nulla
Grazie ancora
Ringrazio per le risposte.
Dott. cecchini,Relativamente alla scintigrafia, concordo, ma mi è stata sconsigliata per via della quantità di liquido di contrasto a cui sono stato sottoposto negli ultimi tempi, ma, sicuramente sarebbe stato il passo successivo, lei ritiene possa già sottopormi?
Consideri le 3 coronarografie dal 13 dicembre ad oggi e la tac all'aorta della scorsa settimana.
Grazie anche a lei Dott. Mariano, Io effettivamente soffro di ernia eiettale, ma il dolore che avverto è identico a quello che ho avvertito la sera del primo ricovero, quando mi applicarono il primo stent. A questo punto non escludo nulla
Grazie ancora
[#5]
La scintigrafia non prevede l'uso di alcun contrasto ma solo di una sostanza radioattiva che decade dopo poche ore.
Se il sospetto e' quello di una ischemia legata ad una malattia dei piccoli vasi confermare o smentire tale diagnosi non e' certo da poco.
Arrivederci
cecchini
Se il sospetto e' quello di una ischemia legata ad una malattia dei piccoli vasi confermare o smentire tale diagnosi non e' certo da poco.
Arrivederci
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 14.9k visite dal 13/02/2017.
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