Ablazione tpsv

Buongiorno. Avrei bisogno di una risposta, se possibile, senza volerr essere pretenzioso o maleducato, abbastanza rapida, perchè entro 15 giorni dovrò prendere l'importante decisione.
Soffro di tpsv, ma devo dire non in modo invalidante. Ho avuto frequenti episodi nel 2012, circa una decina, poi, dal 2012 all'autunno scorso rarissime volte, diciamo 3/4 volte in 7 anni. Lo scorso autunno 3 episodi in 4 mesi. A gennnaio scorso mi sono recato dall'aritmologo che mi ha rinnovato (come nel 2012 un suo precedente collega) l'indicazione all'ablazione. A gennaio sono quindi entrato in lista e ho telefonato, mi hanno detto che fra una quindicina di giorni sarei stato chiamato, che hanno atteso perchè il mio caso non era urgente e hanno dato delle priorità ad altri più gravi. Da quando faccio terapia con isoptin 120, 1 capsula al giorno, non ho più avuto disturbi e un battito regolare a 60/65 bpm. Come sempre succede, quando si sta bene passa la voglia di fare le cose e così ho chiesto se era possibile evitare l'ablazione. L'aritmologo mi ha detto che il mio caso non è grave e tantomeno invalidante, che se volevo potevo anche rinviare o addirittura rinunciare, avvertendomi però che il problema non è risolto con l'isoptin ma soltanto tenuto a bada, e forse nemmeno si può dire quanto sia davvero l'isoptin o il semplice caso, visto che la TPSV è casuale. Mi ha quindi confermato che comunque questo difetto resterà sempre latente, che potrei stare bene 5 anni come domani stesso avere un attacco. Mi ha confermato che, nel momento dell'attacco, non ho una frequenza esagerata, pur essendo 160 bpm elevata. Per dirla tutta, mi ha detto che sono un soggetto che posso gestire come voglio, farla o non farla, con la situazione attuale, ma di non illudermi di non avere altri problemi o anche di aggravarmi col tempo. Mi ha quindi consigliato di farla, ma non mi ha pressato.
Se possibile, avrei necessità di un vostro parere, magari anche un consiglio disinteressato, come esperti. Mi conviene farla oppure posso evitarlo visto che non è per me invalidante questa situazione e conduco una vita tranquilla? L'isoptin 120 sta tenendo a bada o è più un fatto casuale che stia nuovamente bene come negli ultimi 6/7 anni?
Da quello che ho capito chi fa l'ablazione è perchè ha una quotidianità un pò compromessa, oppure frequenti attacchi...nel mio caso non è così. Al contempo la tentazione di togliere il dente c'è tutta...ma ne vale la pena in una situazione tranquilla come la mia?.
Vi sarei molto grato se vorrete chiarirmi.
Cordiali saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Concordo con il suo cardiologo.
Sinceramente se con una terapia innocua e ben tolerata come Isoptin la situazione per lei fosse serena non vedo necessita' di esefguire una ablazione.
Se poi la situazione dovesse sfuggire al controllo farmacologico un tentativo di ablazione deve essere preso in considerazione.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Grazie par la sua cortese risposta Dott. Cecchini.
Ma secondo lei prima o poi sono destinato o è anche possibile che resti sempre così, cioè casuale? Forse è una domanda stupida e se si me ne scuso.
L'altra domanda è questa. Ma è vero che in un attacco di tpsv 160 battiti, pur essendo tanti,, sono ancora relativamente bessi rispetto ad un TPSV più severa? Infine...sono guarito da hcv con terapia eradicante, ma è chiaro che il fegato, pur essendo ancora sano, è leggermente fiibrotico...una cura perpetua con isoptin può dare problemi epatici a lungo termine?.
Grazie se potrà ancora chiarirmi.
Buon lavoro.
Cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Alla prima domanda e' impossibile rispondere per ragioni di buon senso.
LA frequenza che si raggiunge con una TPSV non e' indice di gravita della setssa.
L' Isoptin non determina problemi epatici a quei dosaggi

Arrivederci
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
La ringrazio.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Mi scusi dottore, vorrei chiederle ancora una cosa: quando si può parlare di frequenza degli attacchi, tale da detrminare necessità di ablazione? Perchè ad esempio il mio medico mi ha detto che 2/3 volte all'anno sono poche mentre un mio amico, che sta studiando per specializzarsi in cardiologia, mi ha detto che 2/3 volte all'anno sono già sufficienti per giustificare un'ablazione, che vanno considerati come frequenti.
Potrebbe dirmi a chi darebbe ragione lei? Almeno mi levo questo ultimo dubbio.
Grazie.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Dica alla sua amica aspirante cardiologa di aspettare a dare consigli

Arrivederci
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
A parte il fatto che ho scritto "amico" e non amica. Però che risposta sarebbe la sua, mi scusi? Mi dica come la pensa evitando magari giudizi che a me non interessano. Mi dica come la pensa con chiarezza, se vuole farlo, altrimenti non risponda che tanto una risposta del genere equivale a non rispondere. Scusi la schiettezza, ma se lei replica in zto modo rispondo altrettanto. Fermo restando che io sono la parte più "debole" nella questione. Si utilizza il servizio per avere rsiposte chiare e non vage e da cui estrapolare il pensero dello specialista.
Saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Guardi che sia un suo amico od una sua amica NON interessa affatto.
Dico soltanto di esprimersi quando ne avranno il titolo e non aprire la bocca per dare aria ai denti.


La mia risposta alla sua domanda e' la seguente: se con una banale terapia con Isoptin lei avesse recidive rarissime dell'aritmia, non vedrei necessita' di eseguire una ablazione
Opzione alla quale si puo' ricorrere quando vogliamo

Con questo la saluto

cecchini
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Le ripongo la domanda: può cortesemente dirmi che cosa intende lei per rarssime? Perchè la mia domanda sopra scritta in precedenza questo voleva intendere. Eviti dissserzioni di altro genere, che a me non interessano...il mio amico può fare e dire quello che vuole, e anche quando lo vuole, titoli o non titoli accademici. Ritornando al tema di base...che cosa intende per rarissimi? I 2/3 all'anno, per lei sono rarissimi o sono frequenti? Perchè, essenndo lei l'esperto, è questo che mi interessa sapere da lei e non certo il resto. Su quyesto io voglio besarmi...tutto il resto sono chiacchere inutili.
Grazie.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Se poi le non vorrà rispondermi in modo CHIARO E DEFINITIVO, onde evitare ullteriored inutili disquisizioni, spero che lo faccia qualcun altro...perchpè a me preme sapere con esattezza che cosa si intende per eventi rari o frequenti. Il servizio è finalizzato ad avere risposte chiare e non commenti inutili. Vale per il paziente come per l'esperto.
Con questo la saluto anche io.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Per chiarire meglio...perchè ruitengo sia doveroso specificare...se 2/3 episodi vanno ritenuti rari allora prenderò una decisione, se vanno ritenuti frequenti la prenderò all'opposto. Più chiaro di così non posso essere.
Saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Lei ha episodi rari.
Guardi è inutile chemlei si inalberi perché il sottoscritto gratuitamente e di sera, quando la gente si riposa , sta dandole una mano.
Quindi eviti le MAIUSCOLE che equivalgono ad urlare in un blog.


Con questo la saluto e si rivolga ad altri cardiologi su questo sito perché io non le rispondero piu perché lei non comprende la fatica che si fa a rispondere a quesiti dopo12 ore di lavoro

Cecchini
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Come vuole.
La faccio cancellare da questo sito

La saluto
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dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Che tragedia...non ci dormirò la notte.
Chi non ha capacità di discernimento e di autocritica usa mezzucci. Se le da soddisfazione proceda pure.