Tachicardia e farmaci
Gentili Dottori,
Vi scrivo per un parere.
Ho 45 anni e sono, da sempre, tendente alla tachicardia, spesso e volentieri su base ansiosa, ma non solo.
I battiti sono sempre più alti durante la mattinata (90 /100), che per me rappresenta il momento di maggiore fragilità, sia perché al mattino ho poche energie rispetto al resto della giornata, sia perché ho la pressione più bassa, mentre la sera sul divano sono intorno ai 75.
Secondo voi, in assenza di patologie cardiache (mi controllo regolarmente e ho solo un lieve prolasso della valvola mitralica) può essere consigliabile prendere un farmaco per abbassare i battiti e quindi far stancare meno il cuore?
Il mio cardiologo vorrebbe provare o Ivabradina o Inderal, quest'ultimo per sfruttare anche il suo effetto di profilassi emicrania / cefalea.
Secondo voi, discorso emicrania a parte, quale tra Ivabradina e Inderal è più indicato?
E, soprattutto, quale ha meno impatto sulla pressione? Temo soprattutto questo, avendola già molto bassa di mio (in estate anche 90 / 60, il resto dell'anno meglio).
Preciso che ho già fatto negli anni accertamenti per escludere anemia, problemi alla tiroide etc., ho però una lieve insufficienza venosa arti inferiori diagnosticata anni fa e sicuramente da ricontrollare.
Grazie mille e scusate la lungaggine del messaggio.
Vi scrivo per un parere.
Ho 45 anni e sono, da sempre, tendente alla tachicardia, spesso e volentieri su base ansiosa, ma non solo.
I battiti sono sempre più alti durante la mattinata (90 /100), che per me rappresenta il momento di maggiore fragilità, sia perché al mattino ho poche energie rispetto al resto della giornata, sia perché ho la pressione più bassa, mentre la sera sul divano sono intorno ai 75.
Secondo voi, in assenza di patologie cardiache (mi controllo regolarmente e ho solo un lieve prolasso della valvola mitralica) può essere consigliabile prendere un farmaco per abbassare i battiti e quindi far stancare meno il cuore?
Il mio cardiologo vorrebbe provare o Ivabradina o Inderal, quest'ultimo per sfruttare anche il suo effetto di profilassi emicrania / cefalea.
Secondo voi, discorso emicrania a parte, quale tra Ivabradina e Inderal è più indicato?
E, soprattutto, quale ha meno impatto sulla pressione? Temo soprattutto questo, avendola già molto bassa di mio (in estate anche 90 / 60, il resto dell'anno meglio).
Preciso che ho già fatto negli anni accertamenti per escludere anemia, problemi alla tiroide etc., ho però una lieve insufficienza venosa arti inferiori diagnosticata anni fa e sicuramente da ricontrollare.
Grazie mille e scusate la lungaggine del messaggio.
Gentilissima,
suggerisco di iniziare Corlentor 5 mg, 1 cp x 2/die ore 8-20, dato che riduce la FC solo a riposo, e non da sforzo, e inoltre non abbassa la pressione arteriosa
Per l'emicrania suggerisco invece la Terapia Neurale, può approfondire l'argomento sul sito internet www.neuralia.eu
Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti,
Dott. Baldi Mario
suggerisco di iniziare Corlentor 5 mg, 1 cp x 2/die ore 8-20, dato che riduce la FC solo a riposo, e non da sforzo, e inoltre non abbassa la pressione arteriosa
Per l'emicrania suggerisco invece la Terapia Neurale, può approfondire l'argomento sul sito internet www.neuralia.eu
Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti,
Dott. Baldi Mario
Utente
Gentile Dott.Baldi,
La ringrazio molto per la sua risposta e per i suoi consigli, che terrò sicuramente in considerazione.
Mi scuso per non averle risposto prima, ho avuto un problema alle mail e non mi è mai arrivata la notifica di Medicitalia della sua risposta.
Grazie ancora.
La ringrazio molto per la sua risposta e per i suoi consigli, che terrò sicuramente in considerazione.
Mi scuso per non averle risposto prima, ho avuto un problema alle mail e non mi è mai arrivata la notifica di Medicitalia della sua risposta.
Grazie ancora.
Utente
Mi scusi Dott.Baldi, in attesa di vedere il mio Cardiologo, mi sono dimenticata di chiederle se c'è interazione tra Ivabradina e Laroxyl.
Con quest'ultimo sono in fase di scalaggio dopo mesi di terapia di profilassi per il mal di testa, e avendo avuto buoni risultati non escludo di usarlo nuovamente in futuro, se dovessi averne bisogno, mi chiedevo quindi se i 2 farmaci siano compatibili.
Grazie ancora.
Con quest'ultimo sono in fase di scalaggio dopo mesi di terapia di profilassi per il mal di testa, e avendo avuto buoni risultati non escludo di usarlo nuovamente in futuro, se dovessi averne bisogno, mi chiedevo quindi se i 2 farmaci siano compatibili.
Grazie ancora.
Non ci sono interazioni o interferenze fra i 2 farmaci, può associarli senza problemi
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 496 visite dal 01/09/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.
Consulti simili su aritmie
Consulti su terapie e farmaci
Altri consulti in cardiologia
- Rilevata fibrillazione atriale
- tachicardia a riposo notturna: cause e approfondimenti?
- Extrasistolie ventricolari: devo preoccuparmi?
- Pacemaker a 79 anni: scelta giusta o mancano esami per calcificazioni coronariche?
- Atrio sinistro ai limiti alti: è legato all'obesità? Cosa fare?
- Aritmie e fibrosi cardiaca: studio elettrofisiologico necessario?