Spiegazione referto ecg

Gentili Medici,
essendo da due anni circa in menopausa e avendo notato da alcuni mesi un certo rialzo pressorio (pressione mediamente nella norma “alta”, ma con frequenti misurazioni sui 140/95 mmHg), unitamente a blandi disturbi scarsamente specifici, mi sono sottoposta a visita cardiologica con ECG, e questo è il responso:
“La paziente avverte da qualche tempo, specie a riposo, sensazione di cardiopalmo ritmico con rare extrasist. Non fuma, fa vita sedentaria. I recenti esami ematochimici sono normali, compreso assetto lipidico; rari episodi di toracoalgia, verosimilmente di natura somatica. Respiro libero su tutto l’ambito. Area cardiaca nei limiti; toni cardiaci ritmici, non apprezzabili soffi di rilievo. PA 130/90. ECG: ritmo sinusale, FC 76; lievi atipie della ripolarizzazione in sede laterale. Commento: il periodo del climaterio è caratterizzato da numerose manifestazioni cardiovascolari, di norma di tipo funzionale, come i disturbi lamentati dalla paziente. Si consiglia controllo tra tre mesi con ECG; terapia con 20 mg. di Plaunac al mattino + mezza compressa di Lobivon a mezzogiorno. In caso di persistenza del fenomeno, possibilità di effettuare test da sforzo + ecocardiocolordoppler”.
Alle mie domande (sono una persona ansiosa), il cardiologo ha aggiunto poi a voce: “Non si preoccupi, non è nulla di importante; ci rivediamo tra tre mesi e magari allora faremo qualche approfondimento”.
Io però sono alquanto perplessa e allarmata: sarei molto grata a chi mi volesse fornire maggiori delucidazioni su quella anomalia dell’ECG e sulla terapia consigliatami. Grazie in anticipo.
N.B.: un ECG e un ecocardiodoppler eseguito due anni fa erano risultati del tutto nella norma.
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.8k 150
Il reperto elettrocardiografico, così come descritto ed in assenza di una visione diretta, appare aspecifico e non riconducibile ad una determinata patologia cardiaca. Infine, non è possibile nè corretto esprimere opinioni su una terapia prescritta da altri senza poter visitare direttamente il paziente, ma con i limiti di un consulto a distanza essa appare corretta.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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