Extrasistoli, fiato corto e fame d'aria

Salve Dottori e grazie in anticipo per la vostra attenzione.

Vorrei parlarmi del disturbo che mi condiziona negativamente le giornate: extrasistole ed una fastidiosissima fame d’aria.

Le extrasistole mi vengono soprattutto dopo i pasti, più frequentemente dopo cena. Mi viene la sensazione di tuffo alla gola e mi agito sempre tantissimo. Inoltre mi sembra di sentire il cuore in gola e il cuore stesso mi batte più forte quando mi alzo in piedi dopo essere stato seduto o dopo aver fatto le scale.
Per la fame d'aria, invece, la sensazione aumenta quando mi fisso mentalmente sugli atti della respirazione. Mi viene da "sbadigliare" o "sospirare" costantemente forzando anche i muscoli della respirazione. Come se non bastasse questi tentativi di sospiro a volte ti si bloccano di colpo e quindi devo ricominciare da capo per riottenere il sospiro.

Ho eseguito diversi esami:
- visita dal medico di base
- Ecocardiogramma (in questo caso il cardiologo ha visto una extrasistole proprio mentre eseguiva l'esame)
- Elettrocardiogramma
- visita da due cardiologi diversi (anche se al tempo avevo solo una leggera oppressione al petto e non ancora la fame d'aria);
- gastroscopia (con diagnosi di ernia iatale).

Ho letto in Internet che la fame d’aria potrebbe essere legata a problemi dell’apparato respiratorio o cardiologico. Per le extrasistoli non so a cosa pensare, ho già fatto un ECG ed un ECO!

Ultimamente ho fatto moltissime visite mediche e vorrei evitare altri esami.

Vorrei chiedere la Vostra gentile opinione. Potrebbe trattarsi di una patologia cardiaca (anche se ho fatto tanti esami in tal senso) o di una patologia ai polmoni?
Ho fatto per anni (anche se ancora una decina di anni fa) nuoto a livello agonistico e ho sempre passato le spirometrie senza problemi.

Vi ringrazio molto.
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente,
i suoi sintomi sembrano esser francamente ricollegabili all'ernia jatale, magari associata anche a reflusso o a stati di iperacidità, che spesso dà luogo proprio a fastidi come da lei descritti. Una buona e rigorosa dieta, associata a una terapia protettiva gastrica potrebbero esserle d'aiuto. Ne parli ovviamente anche al curante.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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