Terapia e assunzione alcool

buonasera,
vi chiedo un consulto in riferimento allo stato di salute di mio padre premetto che è un cardiopatico
dunque nel
'83 ebbe infarto acuto del miocardio in sede anteriore.
'84 operato di bypass (3) ortocoronarico completo di mammaria discendente sx
2002 ima - coronarografia - angioplastica e due stand non medicati
2010 ima - coronarografia - angioplastica e due stand non medicati.
prove da sforzo negarive , ma al recupero risulta piccola insofferenza cardiaca.
2012 coronarografia per presunto principio di infarto.
la sua terapia è questa:
plavix 75 1 dopo cena
cardioaspirina dopo pranzo
ranitidina 300 la sera
triatec hct 2,5 12,5 1 alle 8 e una alle 20
congestor 2,5 1 al mattino
crestor 20 mg alle 22
eskim 1000g 2 prima di pranzo
ranexa 750 1 alle 8 e 1 alle 20

ora la domanda è questa:
mio padre di frequente si fa il suo bicchierino casereccio di vino specie in compagnia di mio fratello.a volte esagera pure.mia madre ha notato che dopo il pranzo o dopo cena mio padre cambia completamente in viso, diventa gonfio, occhi spalancati e con atteggiamenti da esaurimento nervoso.naturalmente questo non accade quando nn beve.naturalmente non arriva al punto di ubriacarsi.altrimenti le cose cambierebbero per mia madre..
ma il discorso cambia se beve anche un solo bicchiere di vino.
io vivo a 600km di distanza e mia madre mi dice parla tu con lui perche io faccio di tutto ma anche se gli dico di non beve..magari non beve ma mi guarda storto...
ora l'ultima spiaggia siete voi..ossia datemi una ragione per cui io possa convincerlo a non bere neanche quel bicchiere di vino..
eppure gli hanno sempre detto che un bicchiere puo tranquillamente bere...
avrei dovuto forse postare il tutto in psicologia
ma non l ho fatto perchè un cardiologo sa in base la terapia la somministrazione in concomitanza anche ad un bichiere di alcool cosa possa provocare..
ora è possibile che con questa nuova cura..datagli con l'ultimo infarto fosse cambiato il suo metabolismo e di conseguenza hanno un assorbimento differente nel suo corpo e nella sua mente??

grazie in anticipo

[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
E' difficile esserle di aiuto...solo lei e la sua famiglia possono far in modo che suo padre non esageri con l'alcool, non certo noi di MI. Una modica quantità (ossia un bicchiere di piccole dimensioni di vino, sopratutto rosso e solo durante i pasti principali) può addirittura essere di beneficio per il cuore; ovviamente quantità maggiori indipendentemente dai farmaci che assume o da altri fattori non può che essere deleterio...
Di più non posso dirle.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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