Tachicardia a riposo con forti tremori alle gambe

Gentili dottori, buonasera. Vi scrivo perché, dopo un periodo di relativo benessere, i miei sintomi si sono ripresentati, anche se in maniera leggermente diversa. Da un mese circa mi succede di svegliarmi dopo poche ore di sonno (3 o 4) e sempre nelle prime ore del mattino, senza apparentemente alcun tipo di fastidio né di dolore. Dopo una decina di minuti comincia una forte tachicardia (sui 90-100 bpm) e scosse alla gambe visibili anche all'esterno. A quel punto, naturalmente, interviene il panico e solitamente vado in bagno ad evacuare una discreta quantità di feci (non diarroiche). In genere torno a letto, ma riesco a sentirmi meglio sempre e solo nel giro di 50 minuti o un'ora. Il problema è che nell'ultima settimana questo "malore" mi sta capitando con una frequenza quasi quotidiana e sono molto spaventata. Mi sono decisa a scrivervi perché mi è successo poche sere fa mentre ero sul divano tranquillamente seduta e questa mattina intorno alle 6: tachicardia improvvisa, grosso tremore alle gambe, mancanza d'aria, salivazione azzerata, mani molto fredde e necessità di urinare spesso durante il malore e dopo un'ora comincio a sentirmi meglio. Cosa può essere? In un precedente consulto forse riportai l'esito di visita ed esami cardiologici: holter cardiaco h24, ECG, ECOCOLORDOPPLER, visita cardiologica. Ultimamente alla misurazione della pressione, risultava spesso bassina. Alla visita cardiologica invece, la prima volta c'era scritto tachicardia, la seconda volta bradicardia... In genere, quando mi sento bene (cioè quando non sento nulla) i miei battiti sono poco più di 60 al minuto, mentre avverto quello strano senso di oppressione già quando sono intorno agli 80bpm... Ma esiste una qualche correlazione tra ciclo mestruale o sindrome premestruale e tachicardia? Mi suggerite esami particolari non ancora fatti o di ripeterne qualcuno? Sono preoccupata, vi ringrazio della risposta che vorrete darmi. Cordialmente, S.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Se quando ha eseguito l'holter lei non avesse presentato tale sintomatologia sarebbe opportuno riprograrmmarne un altro, nella speranza che lei presenti i sintomi durante la registrazione.
Anche una prova da sforzo sarebbe opportuno.

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Cecchini, grazie per la sua risposta (nella quale speravo).
Quando eseguii l'holter non mi capitò di sentirmi così male, forse accusai una leggera tachicardia nel pomeriggio, ma non tutto il complesso di sintomi sopra descritto. In verità ho scelto come specialità "cardiologia" non sapendo neanche se fosse la scelta adatta. La prova da sforzo non mi è mai stata proposta e non l'ho mai fatta in assoluto, pertanto credo che seguirò la sua indicazione. Se mi permette, data la possibilità di potermi confrontare con lei, desidero chiederle se ritiene la mia sintomatologia associabile a stati ansiosi o attacchi di panico, poiché è la risposta che più spesso mi sono sentita dare. Vede, il modo in cui mi sento male mi dà la chiara sensazione di una specie di "crisi" dell'organismo, non saprei come spiegarmi meglio (ma il periodo in cui non mi è più capitato è stato quello in cui sono stata più stressata in assoluto, a causa di un lutto), per questo non credo alla genesi psichica di tali sintomi. Ieri sera, al cinema, sentivo come se la frequenza respiratoria aumentasse di tanto in tanto, con leggero aumento anche dei battiti.
L'holter precedente (effettuato in data 27-10-2015) diceva:
-Ritmo sinusale con frequenza media di 63 b/m' e oscillante tra 39 e 122 b/m'. Aritmie ipercinetiche: assenti. Aritmie ipocinetiche:assenti. Conduzione atrio ventricolare e intraventricolare: nella norma. Ripolarizzazione ventricolare: non si osservano variazioni significative.
Alla visita successiva (marzo 2016) dallo stesso cardiologo risultai bradicardica con pressione 100/70 (a digiuno).
Prima mi sembrava che la tachicardia fosse correlata ai pasti, adesso non più. Quando mi capita con maggiore frequenza però è nel periodo che precede o durante il ciclo mestruale. Farò comunque quanto mi ha detto e avrò piacere, se sarà per lei possibile, di risentirla per gli esiti degli esami. Grazie ancora. S.

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Quando vorra' inviarci l'esito degli esami saremo lieti di commentarli assieme

Arrivederci

cecchini
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